lunedì 11 aprile 2011

Se l'auto elettrica va all’università

Dicono che l'auto elettrica sarà il futuro. Possibile ma in Italia la conoscono ancora in pochi. E ancora meno hanno le idee chiare sul suo funzionamento, sulla manutenzione, le ricariche e i costi. La ricerca fa passi da gigante ma la comunicazione un po' meno. È per questo che la Nissan ha provato a fare un passo in più. "A unire due futuri", ovvero i giovani e l'auto elettrica. In che modo? Per esempio, portando la Leaf, primo modello elettrico della casa giapponese, "Car of the year 2011", all'interno del Politecnico di Milano. Più esattamente rendendola l'oggetto di una lezione alla facoltà di Ingegneria, corso di meccanica. L'interesse è stato altissimo così come la voglia di capire cosa è veramente questo tipo di automobile, al di là di qualunque tipo di demagogia ecologica. Quali potrebbero essere i vantaggi, come si usa e perché costa ancora così tanto.
In realtà, anche i futuri tecnici, gli ingegneri di domani non ne sapevano molto. Soprattutto dell'aspetto commerciale, dei costi reali, del problema delle infrastrutture. E persino di chi le costruisce (tanto da mettere al primo posto la Toyota, leader delle ibride). Il 2012 dovrebbe essere l'anno del grande debutto dell'auto a emissioni zero ma ancora oggi la conoscenza di questo nuovo prodotto è molto limitata. Un po' come i numeri della prima diffusione. Per la Leaf si tratta al momento di 26 mila ordini fra Giappone e Usa e l'interesse di 13 mila clienti potenziali per l'Europa (per ora è stata lanciata solo in Inghilterra, Irlanda e Portogallo).
L'Italia sarà l'ultimo paese dove sbarcherà la vettura giapponese. Il motivo? La mancanza di un piano di incentivi che si traduce in un prezzo di listino troppo alto (circa 35 mila euro), una sostanziale carenza di infrastrutture (colonnine di rifornimento) ed esenzioni di vario genere per chi acquista questi modelli. "Per quanto riguarda il prezzo, hanno detto gli uomini Nissan, bisognerà attendere dieci anni e una produzione a regime per raggiungere lo stesso livello di quelle con motore tradizionale dello stesso segmento. Motivo per cui servono gli incentivi. Per il momento ci si potrebbe accontentare di consumi molto ridotti: per fare 100 km con la Leaf bastano 2 euro, ne occorrono invece 7,7 e 10 rispettivamente per un modello equivalente diesel e a benzina. Ma quanti sono a saperlo?

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