mercoledì 11 luglio 2012

Trapani, in costruzione una nave ospedale per il Madagascar ed i missionari cattolici

I centomila euro che sono stati donati dal Senato italiano nel 2010 non sono bastati


Una nave ospedale per il Madagascar. È questo il sogno di Giancarlo Ungaro, medico trapanese che ha puntato sulla riconversione di un vecchio rimorchiatore sovietico, il Tramati Junior costruito nel 1990, poi utilizzato come motopesca dalla marineria di Mazara del Vallo (TP) attualmente in cantiere a Trapani per dare un supporto ad azioni sanitarie ordinarie e straordinarie (come terremoti o epidemie). La nave è stata assegnata all'associazione guidata da Ungaro, "Trapani per il Terzo Mondo ONLUS", dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Una volta riadattata, la nave potrà funzionare come ospedale galleggiante: offrirà sala radiologica, operatoria, laboratorio analisi, unità odontoiatrica, in grado di operare in qualsiasi parte del mondo. Potrà intervenire anche in caso di calamità naturali o in scenari di guerra. La sua attività sarà effettuata all'ormeggio di un porto il più vicino possibile alla zona d'intervento. Container trasportati a bordo e tende da campo autogonfiabili potranno essere usati per costruire una base temporanea a terra, sempre secondo le indicazioni dei partner locali, dei missionari o dei governanti.
COLLABORERA' CON I MISSIONARI- In Madagascar Trapani per il terzo mondo può contare sulla collaborazione dei Missionari Salesiani, Gesuiti, Camilliani, Nazarene: sull'isola ogni giorno le cause di morte, specie tra i bambini, sono dovute a malattie curabili come, ad esempio, la diarrea, le infezioni post-traumatiche, gli esiti di ustioni, le crisi respiratorie, ma per le quali manca la possibilità economica da parte delle famiglie di acquistare i farmaci ed una minima assistenza sanitaria.
SITO E OFFERTE- La nave ospedale (che ha anche un sito presso il quale effettuare delle donazioni volontarie, www.naveospedale.it, o regalare le apparecchiature di bordo) prenderà il mare entro fine anno (il suo nome verrà scelto dalle segnalazioni dei ragazzi delle scuole trapanesi e degli internauti). Sarà gestita da un apposito comitato di volontari che supervisionerà la sua attività. La onlus trapanese, attiva da oltre dieci anni nel campo della solidarietà internazionale, ha puntato soprattutto sul Madagascar. Qui ha sostenuto la gestione di un orfanotrofio a Fianarantsoa, che ospita circa 400 bambini e nella stessa città, in collaborazione con un'altra associazione, ha realizzato un ospedale pediatrico con  sala operatoria polispecialistica,  inaugurato ufficialmente nel 2008. Secondo i piani dell'associazione vengono inviate in missione periodicamente presso quest'ospedale alcune equipe costituite da personale sanitario e parasanitario, che operano a titolo di volontariato, per effettuare interventi chirurgici e formare il personale locale.
I PARTNER- Ricca la lista di partner e patrocinatori dell'iniziativa. Si va dalla Guardia Costiera alla Regione Siciliana passando per la Provincia Regionale di Trapani e il Comune, insieme al Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio (il più antico ordine cavalleresco della cristianità, il cui Gran Priore è il Cardinale Renato Raffaele Martino, già presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace). Tra i sostenitori privati la Onlus Progetto Africa, il Centro Ispettoria Salesiani di Catania e molti altri.
Antonino D'Anna

Questo articolo è di aprile 2010
NAVE OSPEDALE PER IL MADAGASCAR

Un contributo straordinario di centomila euro, da destinare al progetto “nave ospedale” dell’associazione “Trapani per il terzo mondo – onlus”, è stato assegnato nell’ambito delle risorse che la finanziaria indirizza a interventi di particolare rilevanza sociale e locale su indicazione dei singoli parlamentari.La proposta avanzata dal senatore Antonio d’Alì, ed immediatamente accolta dal Senato, consentirà la messa in opera di una serie di interventi di completamento e lavori sulla imbarcazione scelta dalla associazione trapanese per diventare un piccolo presidio sanitario navigante: “Ho ritenuto di avanzare immediatamente questa proposta di contributo allorchè tutta la città ha preso atto della straordinaria importanza sociale dell’iniziativa della Onlus ‘Trapani per il terzo Mondo’. Sono certo che l’associazione diffonderà nel mondo un’immagine positiva della città anche nella componente umanitaria e solidaristica e, soprattuto, porterà sollievo alle popolazioni del Madagascar delle quali, purtroppo conosciamo lo stato di indigenza e di necessità”.
I soci fondatori dell’associazione sono attivi dal 1997, con costituzione formale in Onlus dal 2000, e fino ad oggi hanno realizzato, in Madagascar diversi interventi a sostegno della popolazione.
“Trapani per il Terzo Mondo” ha iniziato con il raccogliere fondi per costruire scuole ed infrastrutture primarie in alcuni villaggi malgasci (scuola elementare Maneva-Alakamisy (Betafo); scuola di taglio e cucito presso l’orfanotrofio di Ankofafa (Fianarantsoa); acquisto di attrezzature sanitarie oculistiche; escavazione di cinque pozzi d’acqua a Bemaneviki; acquisto di attrezzature sanitarie per gli ospedali di Fianarantsoa, Bemaneviky Antsirabe e per il carcere di Antsirabe; il 5 novembre 2006 è stata inaugurata a Fianarantsoa la clinica pediatrica).
Ai progetti sanitari partecipano medici e chirurghi trapanesi, tutti impegnati come volontari ed a titolo gratuito (ciascuno si paga anche il 50% del biglietto di viaggio fino in Madagascar). L’idea di allestire una nave ospedale è il passaggio di perfezionamento del programma di sostegno sanitario. Infatti può risultare più semplice spostarsi lungo le coste malgasce piuttosto che raggiungere i villaggi attraverso la carente rete stradale.
Acquisito un vecchio peschereccio l’associazione ha avviato i lavori di carenaggio e manutenzione che si sono protratti dal novembre 2009 al marzo 2010. Oggi la nave ospedale è ancorata nelle acque antistanti il cantiere navale in attesa dell’inizio del secondo stralcio dei lavori (cui sono destinati i centomila euro).
La nave sarà attrezzata con shelter (cabine prefabbricate mobili) che ospiteranno ambulatori e una piccola sala operatoria. Sarà impiegata inizialmente in Madagascar ma potrà essere destinata ad interventi di soccorso in caso di calamità naturali ed emergenze, per il trasporto di aiuti umanitari; per campagne di vaccinazioni; attività di ricerca, raccolta dati; promozione di progetti di educazione sanitaria.
Un contributo straordinario di centomila euro, da destinare al progetto “nave ospedale” dell’associazione “Trapani per il terzo mondo – onlus”, è stato assegnato nell’ambito delle risorse che la finanziaria indirizza a interventi di particolare rilevanza sociale e locale su indicazione dei singoli parlamentari. La proposta avanzata dal senatore Antonio d’Alì, ed immediatamente accolta dal Senato, consentirà la messa in opera di una serie di interventi di completamento e lavori sulla imbarcazione scelta dalla associazione trapanese per diventare un piccolo presidio sanitario navigante: “Ho ritenuto di avanzare immediatamente questa proposta di contributo allorchè tutta la città ha preso atto della straordinaria importanza sociale dell’iniziativa della Onlus ‘Trapani per il terzo Mondo’. Sono certo che l’associazione diffonderà nel mondo un’immagine positiva della città anche nella componente umanitaria e solidaristica e, soprattuto, porterà sollievo alle popolazioni del Madagascar delle quali, purtroppo conosciamo lo stato di indigenza e di necessità”.
I soci fondatori dell’associazione sono attivi dal 1997, con costituzione formale in Onlus dal 2000, e fino ad oggi hanno realizzato, in Madagascar diversi interventi a sostegno della popolazione.
“Trapani per il Terzo Mondo” ha iniziato con il raccogliere fondi per costruire scuole ed infrastrutture primarie in alcuni villaggi malgasci (scuola elementare Maneva-Alakamisy (Betafo); scuola di taglio e cucito presso l’orfanotrofio di Ankofafa (Fianarantsoa); acquisto di attrezzature sanitarie oculistiche; escavazione di cinque pozzi d’acqua a Bemaneviki; acquisto di attrezzature sanitarie per gli ospedali di Fianarantsoa, Bemaneviky Antsirabe e per il carcere di Antsirabe; il 5 novembre 2006 è stata inaugurata a Fianarantsoa la clinica pediatrica).
Ai progetti sanitari partecipano medici e chirurghi trapanesi, tutti impegnati come volontari ed a titolo gratuito (ciascuno si paga anche il 50% del biglietto di viaggio fino in Madagascar). L’idea di allestire una nave ospedale è il passaggio di perfezionamento del programma di sostegno sanitario. Infatti può risultare più semplice spostarsi lungo le coste malgasce piuttosto che raggiungere i villaggi attraverso la carente rete stradale.
Acquisito un vecchio peschereccio l’associazione ha avviato i lavori di carenaggio e manutenzione che si sono protratti dal novembre 2009 al marzo 2010. Oggi la nave ospedale è ancorata nelle acque antistanti il cantiere navale in attesa dell’inizio del secondo stralcio dei lavori (cui sono destinati i centomila euro).
La nave sarà attrezzata con shelter (cabine prefabbricate mobili) che ospiteranno ambulatori e una piccola sala operatoria. Sarà impiegata inizialmente in Madagascar ma potrà essere destinata ad interventi di soccorso in caso di calamità naturali ed emergenze, per il trasporto di aiuti umanitari; per campagne di vaccinazioni; attività di ricerca, raccolta dati; promozione di progetti di educazione sanitaria. 

1 commento:

  1. Salve ho letto il vostro progetto , molto interessante. Chiede perdono , ma non sono riuscita a vedere se quanto descritto ha avuto una realizzazione efficiente ed in vigore attualmente. Sono Infermiera Professionale dal 1982, a me piace navigare . Se avete utilità del mio operato , sono disponibile auguro a chi leggerà questa mail una felice serata .

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