È pronta, dopo otto mesi di lavorazione, la versione malgascia del film Don Bosco, prodotto dalla LUX. |
Vide nel 2004 con la regia di
Lodovico Gasparini. Il film sarà trasmesso dalla televisione nazionale
malgascia in concomitanza con l’arrivo dell’urna di Don Bosco il prossimo 16
agosto. ANS ha intervistato don Luca Treglia, direttore di Radio Don Bosco e
realizzatore del doppiaggio.
Come Radio Don Bosco ha affrontato
il doppiaggio del film?
Anzitutto vorrei ringraziare i miei
collaboratori della Radio che hanno accettato di collaborare in questa impresa:
è un omaggio della nostra emittente a Don Bosco, dal quale prendiamo il nome.
Nelle prime riunioni di preparazione per la peregrinazione dell’urna in
Madagascar venne fuori l’idea di sottotitolare in malgascio la versione
italiana. Feci osservare che molta gente non sapeva ancora leggere e scrivere e
che i televisori avevano schermi piccoli per cui sarebbe stato difficile per la
gente seguire il film e leggere i sottotitoli. Azzardai l’idea di fare il
doppiaggio in malgascio. Mi attivai per contattare la Lux Vide, proprietaria
del Film, a cui va il mio particolare ringraziamento per aver messo a
disposizione il master internazionale. Poi abbiamo tradotto il testo e lo
abbiamo adattato alla cultura malgascia. Ho cercato di capire e studiare la
tecnica del doppiaggio. Non ho mai fatto un doppiaggio, anche se il video, in
forma amatoriale, è sempre stato il mio hobby preferito. Una volta individuata
la metodologia e il software necessario, abbiamo cominciato la grande
avventura.
Ci sono stati momenti difficili
durante la lavorazione?
Certo. Personalmente, appena
iniziate le sessioni di doppiaggio, sono stato raggiunto dalla notizia del
ricovero di mio padre in ospedale e, data la situazione grave, sono dovuto
rientrare in Italia dove ho fatto in tempo a vedere mio padre ancora in vita.
Dopo la sua morte sono stato un paio di settimane vicino a mia mamma...
Inevitabilmente la mia testa e il mio cuore andavano al film da doppiare.
Rientrato a Ivato ho trovato i miei collaboratori un po’ scoraggiati per via
dei pochi progressi fatti. Mi sono rimboccato le maniche, ho cercato di dare
entusiamo... e la lavorazione è ripartita. Un altro momento difficile, ma
bello, direi tipicamente salesiano, è stato lavorare con i ragazzi. Un film su
Don Bosco non può non avere ragazzi; ci occorrevano voci di ragazzi per il
doppiaggio delle scene di massa. Ci siamo rivolti al nostro Centro “Notre Dame
de Clairvaux”, che si occupa di ragazzi poveri e in difficoltà. Abbiamo
insegnato loro a recitare... a volte con tanta fatica; in sala di registrazione
erano presenti circa trenta ragazzi; alla fine ogni sforzo è stato ripagato.
Il film prevede tanti attori: da dove
li avete presi?
Una delle cose che ci ha spaventato
subito è stato il numero degli attori; ma non ci siamo scoraggiati. La Radio ha
già una equipe di attori che realizzano i radiodrammi, molto apprezzati dagli
ascoltatori. Ma erano insufficienti. Abbiamo coinvolto i collaboratori della
radio: personale di servizio, giornalisti, animatori, perfino il guardiano, il
giardiniere, la cuoca... E il lavoro finale è stato molto buono. A dirlo non
siamo noi, ma i tecnici italiani che hanno curato la sincronizzazione e che
hanno apprezzato la qualità del doppiaggio. Vorrei ringraziare Missioni Don
Bosco e i suoi tecnici che hanno realizzato l’edizione finale e ci sono stati
vicini durante la fase di lavorazione.
Don Bosco sta per arrivare in
Madagascar. Come sta vivendola gente questo momento?
C’è tanta attesa e tanto entusiasmo.
Don Bosco era conosciuto come “Radio Don Bosco”. Abbiamo cercato di far
conoscere la figura di Don Bosco attraverso delle pubblicazioni: per i ragazzi
abbiamo tradotto il fumetto di Teresio Bosco e Alarico Gattia in lingua
malgascia; e realizzato numerosi programmi radiofonici e televisivi sulla
figura di Don Bosco, sul suo carisma e sul lavoro dei salesiani in Madagascar.
E poi anche questo film... che certamente farà conoscere di più Don Bosco.
La cosa bella è che non solo la chiesa malgascia, ma tutto il popolo malgascio è pronto ad accogliere Don Bosco.
La cosa bella è che non solo la chiesa malgascia, ma tutto il popolo malgascio è pronto ad accogliere Don Bosco.
ANS
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