La singolare classifica è stata redatta da CNNmoney,
sulla base della banca dati del Fondo Monetario Internazionale.
Il più basso debito pubblico del mondo? Lo vanta il Madagascar:
appena il 5% del prodotto interno lordo. Il più alto Pil pro capite? E’ del
Lussemburgo, 106.958 euro, una cifra da capogiro che ha un solo termine di
paragone, il Qatar (paese dove il Pil pro capite ha superato per la prima volta
nel 2012 i 100.000 euro). Solo che il Lussemburgo gode anche di una
distribuzione piuttosto equa delle risorse economiche, l’inflazione è moderata
e il tasso di disoccupazione è estremamente basso (il 60% dei lavoratori sono
stranieri). Il Paese con maggiori prospettive di sviluppo? La Mongolia, dove il
Pil nazionale è cresciuto del 17,3% nel 2011 e promette di fare altrettanto nel
2012.
Nel mondo,
dunque, non ci sono solo Paesi in crisi e politiche economiche “lacrime e
sangue”. E non ci sono neanche solo i Bric (Brasile, Russia, India, Cina). In
effetti i Paesi dove l’economia va a gonfie vele sono tanti (dal Sudamerica
all’Europa dell’Est all’Asia), ma, come in tutti i campi, ci sono le
supereccellenze.
E scoprire quali sono riserva non poche sorprese. Per esempio
sono in pochi a sapere che la Mongolia è leader mondiale negli investimenti,
che arrivano al 63,6% del Pil. Al secondo posto c’è la Cina, ma con “solo” il
48,4%. Poco noto anche il record del Madagascar (il più basso debito pubblico
del mondo), che pure si accompagna a un’economia non proprio florida: il Pil
pro capite è l’equivalente di appena 470 dollari.
Altra sorpresa: il Paese che registrerà la maggiore crescita al
mondo del Pil nel 2012 è la Libia: +76%, un tasso incredibilmente alto. Che
però ha una spiegazione immediata: l’economica del Paese africano è stata ferma
per mesi a causa della guerra civile. Sarà così anche in Sierra Leone
(crescita prevista nel 2012 +35,8%), Iraq (+11,1%) e, in parte, anche in
Afghanistan (+7,2%). Non si tratta quindi di una crescita mostruosa e
improvvisa per la Libia, quanto della ripresa della normale attività economica,
a cominciare dall’estrazione degli idrocarburi, che prima del 2011 copriva il
70% del Pil e con la guerra si è praticamente fermata.
Nessuna sorpresa sul nome della più grande economia del mondo:
si tratta degli Stati Uniti, con un prodotto interno lordo che nel 2012
dovrebbe raggiungere i 15,6 trilioni di dollari (15.600 miliardi). Una cifra
che per tutti gli altri Paesi del mondo, compresa l’emergentissima Cina, rimane
un miraggio. Il Pil cinese dovrebbe raggiungere i 7,9 trilioni nel 2012, ricorda
Cnn, “ma anche con un tasso annuo di crescita del 7% o del 10% ci vorranno
decenni prima che il prodotto interno lordo cinese si avvicini a quello degli
Stati Uniti”.
La Repubblica.it
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