giovedì 27 settembre 2012

Il reddito pro capite più alto, il debito pubblico più basso: ecco i Paesi primi della classe


La singolare classifica è stata redatta da CNNmoney, sulla base della banca dati del Fondo Monetario Internazionale. 
Il più basso debito pubblico del mondo? Lo vanta il Madagascar: appena il 5% del prodotto interno lordo. Il più alto Pil pro capite? E’ del Lussemburgo, 106.958 euro, una cifra da capogiro che ha un solo termine di paragone, il Qatar (paese dove il Pil pro capite ha superato per la prima volta nel 2012 i 100.000 euro). Solo che il Lussemburgo gode anche di una distribuzione piuttosto equa delle risorse economiche, l’inflazione è moderata e il tasso di disoccupazione è estremamente basso (il 60% dei lavoratori sono stranieri). Il Paese con maggiori prospettive di sviluppo? La Mongolia, dove il Pil nazionale è cresciuto del 17,3% nel 2011 e promette di fare altrettanto nel 2012.
Nel mondo, dunque, non ci sono solo Paesi in crisi e politiche economiche “lacrime e sangue”. E non ci sono neanche solo i Bric (Brasile, Russia, India, Cina). In effetti i Paesi dove l’economia va a gonfie vele sono tanti (dal Sudamerica all’Europa dell’Est all’Asia), ma, come in tutti i campi, ci sono le supereccellenze.
E scoprire quali sono riserva non poche sorprese. Per esempio sono in pochi a sapere che la Mongolia è leader mondiale negli investimenti, che arrivano al 63,6% del Pil. Al secondo posto c’è la Cina, ma con “solo” il 48,4%. Poco noto anche il record del Madagascar (il più basso debito pubblico del mondo), che pure si accompagna a un’economia non proprio florida: il Pil pro capite è l’equivalente di appena 470 dollari.
Altra sorpresa: il Paese che registrerà la maggiore crescita al mondo del Pil nel 2012 è la Libia: +76%, un tasso incredibilmente alto. Che però ha una spiegazione immediata: l’economica del Paese africano è stata ferma per mesi a causa della guerra civile. Sarà così anche in Sierra Leone (crescita prevista nel 2012 +35,8%), Iraq (+11,1%) e, in parte, anche in Afghanistan (+7,2%). Non si tratta quindi di una crescita mostruosa e improvvisa per la Libia, quanto della ripresa della normale attività economica, a cominciare dall’estrazione degli idrocarburi, che prima del 2011 copriva il 70% del Pil e con la guerra si è praticamente fermata.
Nessuna sorpresa sul nome della più grande economia del mondo: si tratta degli Stati Uniti, con un prodotto interno lordo che nel 2012 dovrebbe raggiungere i 15,6 trilioni di dollari (15.600 miliardi). Una cifra che per tutti gli altri Paesi del mondo, compresa l’emergentissima Cina, rimane un miraggio. Il Pil cinese dovrebbe raggiungere i 7,9 trilioni nel 2012, ricorda Cnn, “ma anche con un tasso annuo di crescita del 7% o del 10% ci vorranno decenni prima che il prodotto interno lordo cinese si avvicini a quello degli Stati Uniti”.
La Repubblica.it


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