Può sembrare strano sentire parlare di pirateria nel terzo millennio ma è così: gli attacchi dei pirati alle navi mercantili e non solo è in continuo aumento. Se fino a qualche anno fa erano solo degli episodi sporadici oggi se ne registrano uno al giorno. Non solo navi mercantili in transito nelle zone calde sono l'obbiettivo di questi gruppi organizzati di banditi sulle loro lance super motorizzate armati di kalashnikov ma anche piccole e grandi imbarcazioni a vela in navigazione. Le zone infestate sono molte, dal tratto di mare tra India e Corno d'Africa alle coste della Penisola Arabica sino a interessare le coste del Madagascar e delle Maldive.
La grave situazione ha messo in crisi anche gli organizzatori delle più importanti regate oceaniche. Due importanti regate come laVasco da Gama Rally e il Blue Water Rally hanno modificato il loro percorso originale per schivare le zone interessate dagli attacchi di pirati. Ora sembra essere a rischio anche la più blasonata e seguita Volvo Ocean Race. La prestigiosa regata intorno al mondo per equipaggi, la partenza è prevista il prossimo ottobre, dopo la tappa in SudAfrica a Città del Capo dovrebbe fare rotta per Abu Dhabi passando nell'area considerata a più alto rischio. Questo ha messo in allarme gli organizzatori che, di concerto con le autorità militari e marittime, si sono attivati per cercare nuove rotte, sicure per gli equipaggi.
«Non possono passare di lì in sicurezza, è semplicemente così – dichiara un portavoce delle forze navali europee Eunavfor - il consiglio che diamo agli organizzatori della Volvo Ocean Race è semplicemente lo stesso che diamo a qualsiasi velista che voglia passare nell'area: non lo fate».
La tensione è crescente e anche gli equipaggi sono preoccupati ma il patron della Volvo Ocean Race, Knut Frostad, sta già pensando a rotte alternative da decidere all'ultimo momento per non dare vantaggi ai pirati;
Fonte VelaeMotore.it
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