mercoledì 1 giugno 2011

REFERENDUM CONFERMATO, MA SU NUOVE NORME

SI SI SI SI


Tornano ad essere quattro i SI per il referendum
ANCHE AL MINISTERO NON SANNO CHE PESCI PRENDERE

IL CASO DEGLI ITALIANI ALL'ESTERO


Lucio Malan, senatore del Pdl, affermando di non riuscire a capire «come si possa votare per abrogare norme che non esistono più», solleva però un problema di diritto. Gli italiani residenti all'estero hanno già ricevuto il plico contenente le schede per votare ai referendum, tra queste anche quella sul nucleare che la Cassazione però ha indicato che deve essere modificata. «Gli italiani all'estero hanno votato e votano su un quesito diverso da quello che sarà votato in Italia», ha affermato Malan. Infatti le schede devono arrivare ai consolati entro le ore 16 di giovedì 9 giugno e molti hanno già inviato i plichi. Secondo Stefano Saglia, sottosegretario allo Sviluppo Economico,  la decisione della Cassazione «è un mostro giuridico e costituzionale».

ROMA (Reuters) - La Corte di Cassazione ha deciso oggi di confermare il referendum sul nucleare del 12-13 giugno, chiarendo però che il quesito si applicherà alla nuova normativa contenuta nel decreto Omnibus, come ha annunciato un portavoce della Corte Suprema. Dunque ora il ministero dell'Interno dovrà stampare nuove schede, anche se agli elettori all'estero sono state già inviate quelle vecchie.
Le associazioni ambientaliste e i partiti di centrosinistra esultano per quella che considerano una sconfitta del governo che ad aprile, dopo l'incidente nucleare di Fukushima, aveva deciso in fretta di sospendere la costruzione di nuove centrali, cercando di aggirare il referendum.
Ma per vincere davvero, i referendari devono assicurarsi il quorum del 50% più uno dei votanti, soglia che in Italia non si è più raggiunta dopo il 1995.
Intanto, sempre oggi, l'Autorità per la garanzia nelle comunicazioni ha bacchettato la Rai, perché gli spazi informativi sui referendum del 12-13 giugno sono stati collocati finora in orari che contano pochi spettatori.

REFERENDUM CONFERMATO, MA SU NUOVE NORME
Questa mattina, dopo aver ascoltato per circa un'ora le ragioni dei sostenitori del referendum e del governo che invece voleva annullare la consultazione, i 17 giudici dell'Ufficio centrale elettorale si sono riuniti per decidere il destino del referendum, alla luce del decreto Omnibus approvato definitivamente dalla Camera il 25 maggio scorso e firmato il giorno dopo dal presidente della Repubblica.
In teoria, era la prima volta che la Cassazione era chiamata a decidere su una questione del genere: un governo che abroga la decisione al centro del quesito referendario, quella di costruire le centrali nucleari a 24 anni da un voto popolare che le mise al bando, dopo l'incidente nucleare di Chernobyl.
"Con l'emendamento vengono abrogate esattamente le norme che sono oggetto del quesito referendario", aveva detto in aula al Senato il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani.
Ma i promotori del referendum hanno insistito fin dall'inizio sul fatto che la norma voluta dal governo sospende ma non annulla la costruzione delle centrali, rimandandola a valutazioni future sulla sicurezza, come dice il comma 1 dell'articolo 5 della legge "Omnibus". Non caso, lo stesso presidente del Consiglio Silvio Berlusconi aveva sottolineato che il ritorno del nucleare in Italia non era stato annullato, ma solo rinviato: "Se avessimo fatto il referendum avremmo rinunciato al nucleare per lungo tempo. Invece io spero che tra uno o due anni si potrà ritornare sulla scelta, dopo che sarà stata fatta chiarezza sulla tecnologia".
Il precedente citato dai referendari risaliva al 1978, quando il governo dell'epoca aveva cercato di bypassare il voto modificando la normativa sottoposta a consultazione. La Cassazione, dopo un pronunciamento della Consulta, trasferì il quesito sulla nuova legge.
Oggi dunque la Cassazione ha dato ragione ai referendari, e ha deciso di confermare il referendum, che si terrà insieme ai due sull'acqua pubblica e a quello sul legittimo impedimento, sul testo della nuova legge, in particolare il già citato comma 1 e il comma 8 dell'articolo 5.
Si tratta dei commi che in sostanza danno mandato al governo, pur annullando la costruzione delle nuove centrali, di attuare successivamente il programma di energia nucleare in base alle risultanze di una verifica condotta sia dall'agenzia italiana che dall'Unione europea sulla sicurezza degli impianti.

ESULTANO ASSOCIAZIONI E CENTROSINISTRA
La decisione della Cassazione è stata accolta positivamente dai sostenitori del referendum, che era stato promosso nel 2010 dall'Italia dei Valori.
"Si afferma la serena forza della Costituzione contro il tentativo maldestro di raggirare i cittadini", ha commentato coi giornalisti l'avvocato Gianluigi Pellegrino, che davanti alla Corte Suprema rappresenta le posizioni del Pd.
"E' un bene per il Paese che, come richiesto dal Wwf nella sua memoria inviata ieri, la Corte di Cassazione, confermando il referendum sul nucleare, abbia richiamato di fatto governo e Parlamento al pieno rispetto della sovranità popolare che si esprimerà con il voto referendario tutelato dalla Costituzione", ha detto in una nota Stefano Leoni, presidente del Wwf Italia.
I radicali hanno parlato di "ottima decisione", mentre il segretario di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero, ha detto che "adesso è necessario un grande sforzo collettivo di tutti per far vincere i Si e sfiduciare dal basso e per sempre Berlusconi".
Al contrario, il leader dei Verdi Angelo Bonelli lancia "un appello a tutti affinchè questo referendum non si trasformi in un voto pro o contro Berlusconi. Questi referendum riguardano tutto il Paese: sono tanti anche gli elettori di centro destra contrari al nucleare...".
Italo Bocchino, numero due di Fli, ha invitato gli iscritti al partito di Gianfranco Fini ad andare a votare "nel pieno rispetto e coerentemente con il principio di cittadinanza attiva", pur lasciando libertà di coscienza. Ma il finiano Fabio Granata ha già invitato invece a votare "sì".
Contestano invece la decisione della Cassazione alcuni esponenti della maggioranza, come Lucio Malan, del Pdl: "Non si riesce davvero a capire come si possa tenere un referendum per abrogare norme che non esistono più".

SCHEDE E QUORUM
Ma superato lo scoglio del vaglio della Corte Suprema, ora per la consultazione referendaria si apre un problema tecnico, perché, come ha spiegato lo stesso portavoce della Cassazione, il vice segretario generale Raffaele Botta, bisogna modificare le schede elettorali.
Nel frattempo, agli elettori italiani all'estero però sono state già inviate le schede da votare, come prevede la legge, che indica il limite di 18 giorni dalla consultazione.
La sfida, per gli anti-nuclearisti, è quella di superare il quorum, mancato dai referendum abrogativi del 1997. ma anche se la questione del nucleare è la più dibattuta, soprattutto dopo l'incidente in Giappone, è forse il referendum sull'acqua pubblica quello gode di maggiori consensi e, con adesioni trasversali, forse di un effetto trascinamento.
I due quesiti sull'acqua - contro l'affidamento della gestione a privati e contro la remunerazione del capitale investito - hanno raccolto l'anno scorso 1 milione e 400firme, un record nella storia del referendum.
E secondo un sondaggio diffuso giorni fa da Ipr Marketing, il 60% degli italiani voterebbe sì al referendum contro il nucleare, rispetto al 65% favorevole a quelli per l'acqua.
Intanto l'Agcom ha richiamato la Rai a trasmettere in orari di massimo ascolto le schede informative sui referendum, dopo gli esposti presentati nei giorni scorsi dai referendari.
"L'Autorità ha, pertanto, rivolto un richiamo alla concessionaria pubblica affinché realizzi una collocazione dei messaggi idonea a garantire l'obiettivo del maggior ascolto, come previsto dalle disposizioni vigenti", dice un comunicato diffuso oggi dall'authority.
(Massimiliano Di Giorgio)
-- Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano.

ANCHE AL MINISTERO NON SANNO CHE PESCI PRENDERE

Quali sono le ultime decisioni prese dal Ministero per gli italiani residenti all'estero dato che hanno votato e votano su un quesito diverso da quello che sarà votato in Italia.

LA RISPOSTA


Gentile Signore,
questa Task Force è informata della pronuncia della Corte di Cassazione in merito al referendum n.3 sull’energia nucleare. È tuttavia necessario attendere l’esame da parte del Ministero dell’Interno dell’ordinanza della Corte al fine di definire le esatte istruzioni da seguire.

Il Ministero degli Affari Esteri è in costante contatto con il Ministero dell'Interno per determinare al più presto le istruzioni operative che saranno immediatamente diramate a tutti gli uffici consolari al fine di informare tempestivamente i connazionali.

Le suggeriamo pertanto di far riferimento al sito www.esteri.it oppure a quello del suo consolato di appartenenza per conoscere gli aggiornamenti in materia.

Cordiali saluti

1 commento:

  1. Buongiorno,
    senza entrare ancora una volta in riflessioni inutili sul ruolo esatto dell'AIM e neanche sulle eventuali conseguenze - anche gravi - che questa vaghezza possa determinare, e precisando che personalmente ritengo più che evidente che si debba votar SI al referendum, prendo oggi atto che il blog dell'AIM divulga preferenze politiche e di pensiero.
    Come fa un'Associazione che vuole riunire tutti gli italiani residenti in Madagascar a prendere una posizione politica e di pensiero e addirittura farne propaganda???
    Visto che ci siamo ne approfitto anch'io per fare propaganda: se volete un'Italia migliore consigliate ai vostri cari ed ai vostri amici che sono rimasti in Iatlia di NON INFORMARSI MAI PIU' IN TELEVISIONE MA DI INFORMARSI SOLO ED ESCLUSIVALMENTE SU INTERNET. In rete l'informazione é libera, facilmente verificabile e soprattutto non puo' essere rinnegata o cancellata.
    Grazie per lo spazio di propaganda. E meno male che abbiamo ideali forse simili, altrimenti forse non mi avreste neanche pubblicato!
    Cordialmente
    Paolo Preve

    RispondiElimina

Si invitano i lettori ad inviare il loro indirizzo email o di amici interessati per ricevere le NEWS AIM Madagascar: news@aim.mg
Lasciare un commento anche anonimo ci aiuta a migliorare il nostro blog.
Grazie