Francesco,
30enne agente di polizia coratino, perse la vita nel 2010 in un incidente
stradale. Ora un'aula della scuola costruita a Mahasoa, in Madagascar, è stata
realizzata grazie alla raccolta fondi voluta dai suoi genitori
Niente
fiori, niente manifesti.
Ricordare
in maniera diversa Francesco, il ragazzo buono scomparso tragicamente a
trent'anni, era la volontà della famiglia Aucelli.
A
distanza di un anno l’opera è completata: una delle aule della nuova scuola di
Mahasoa, in Madagascar, è stata realizzata grazie alla raccolta fondi voluta
dai genitori di Francesco.
La scuola "Madonna del Perpetuo Soccorso" sorta a
Mahasoa - Anjiro in Madagascar, è articolata su due piani. Con l’inizio del nuovo anno
scolastico, tanti nuovi alunni finora impossibilitati ad accedere
all’istruzione, hanno iniziato a frequentare le lezioni. Dodici aule, unite
alle altre costituite anni fa, assicurano la frequenza a 510 alunni.
«E’ un’idea nata subito, era inutile sperperare denaro in fiori
e manifesti che non portano a niente, abbiamo preferito far qualcosa per
aiutare dei ragazzi in una realtà difficile come quella del Madagascar».
Sono
le parole del prof. Giuseppe Aucelli, papà di Francesco, che ringrazia tutti coloro che hanno
contribuito alla realizzazione dell’aula sulla cui parete presenta una targa
con il nome dello sfortunato ragazzo.
Francesco,
agente di poliza, morì dopo due settimane di
coma nel reparto di rianimazione dell'ospedale "Bonomo" di Andria,
dopo essere rimasto gravemente ferito in un terribile incidente stradale nella
notte fra il 2 ed il 3 ottobre scorso 2010.
«Frequentando la parrocchia di San Gerardo, eravamo a conoscenza
della costruzione di questa scuola e sapevamo che erano necessari fondi
per il completamento della struttura.
Tramite i Padri Redentoristi ci siamo mossi immediatamente in
questa direzione. Volevamo far qualcosa che lasciasse il segno - conclude Giuseppe Aucelli - per non dimenticare Francesco e per non dimenticare quei
ragazzi che hanno davvero bisogno. Ringraziamo tutti, anche coloro che hanno
preferito rimanere nell’anonimato».
Ora
il sorriso di Francesco è riflesso sulle labbra dei bambini africani. Un’azione
speciale per un ragazzo speciale.
Fonte: CoratoLive.it
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