Thermal
Imaging of Aye-Ayes (Daubentonia madagascariensis) Reveals a Dynamic Vascular
Supply During Haptic Sensation" che rivela, attraverso l'utilizzo della
termografia ad infrarossi (Irt) il "funzionamento" del lunghissimo
dito medio del misterioso Aye aye (Daubentonia madagascariensis), il lemure
notturno più grande del Madacascar (e quindi del mondo) elencato come specie a
rischio estinzione nella Lista Rossa Iucn per le progressiva erosione del suo
habitat e che subisce una vera e propria persecuzione sia per il suo aspetto,
che per il suo richiamo inquietante, considerato come un cattivo presagio, sia
proprio per il lungo dito medio di cui sono dotati gli esemplari maschi che,
secondo la superstizione, se puntato su una persona ne provochererebbe la
morte.
Gillian
L. Moritz e Nathaniel J. Dominy, dela Dartmouth University del New Hampshire
(Usa), hanno utilizzato l'Irt proprio perché serve a visualizzare e valutare
variazioni nelle temperature superficiali e viene applicato anche in ricerche
su animali che comprendono studi di anatomia termo funzionale, ecologia e
comportamento sociale. «L'Irt - spiegano i due scienziati - è particolarmente
adatto alle indagini del sistema somatosensoriale perché i recettori tattili
sono altamente vascolarizzati, dinamici e si trovano vicino alla superficie
della pelle».
Le
strane mani dell'aye aye, con il loro lungo dito medio che si sapeva già
supersensibile alle vibrazioni, sono quindi un soggetto particolarmente adatto
per l'Irt, visto che il lungo dito centrale funziona come uno strumento tattile
e di indagine specializzato per la ricerca di cibo: larve e insetti sotto le
cortecce degli alberi.
«Si
tratta di uno strumento sensoriale fondamentale - sottolineano Moritz e Dominy
- che si pensava fosse caratterizzato da un'alta densità di meccanorecettori
cutanei che irradiano calore e impongono costi termici a temperature fresche».
La ricerca è servita a capire se questa previsione fosse giusta. Sono state
quindi acquisite immagini Irt di 8 aye-aye impegnati in una serie di
comportamenti passivi ed attivi in labatorio.
«Abbiamo
scoperto che il dito medio era solitamente 2,3°C più freddo delle altre dita
quando il metacarpo-falangeo (MP) congiunto è esteso, e che si riscalda in una
media di 2,0°C quando l'articolazione MP è flessa durante un comportamento
tattile attivo. Questi cambiamenti nella temperatura della superficie digitale,
che sono stati a volte fino 6,0°C, sono in netto contrasto con le temperature
fortemente invarianti delle altre dita. Sebbene i meccanismi fisiologici alla
base di questi cambiamenti di temperatura siano sconosciuti, sembrano rivelare
una unica fonte vascolare dinamica».
Una
spiegazione però è stata avanzata dagli scienziati statunitensi: l'aye aye
tiene il dito fresco perché questo gli consente di risparmiare energia.
Infatti, quando non viene utilizzato nelle immagini termiche il lungo dito appare
scuro, con una grande differenza di temperatura rispetto elle orecchie e agli
occhi che risultano bianchi, quindi molto più caldi, ma quando il lemure è in
cerca di cibo la temperatura del dito cresce anche di 6 gradi.
Gillian
Moritz ha detto alla Bbc Nature News: «E' stato sorprendente vedere come il
terzo dito sia molto più fresco quando non è utilizzato e quanto velocemente si
riscaldi rispetto alle altre dita quando è impegnato in un compito attivo di
foraggiamento. Pensiamo che le temperature relativamente più fresche del dito,
quando non utilizzato, potrebbero essere correlati alla sua forma lunga e
sottile. Questa forma si traduce in una relativamente elevata rapporto
superficie-volume, ma un tale rapporto non è buono per trattenere il calore».
Per
percepire le vibrazioni di larve ed insetti attraverso la corteccia degli
alberi il dito medio degli aye aye è ricco di terminazioni nervose sensibili,
sono gli unici primati noti ad avere questo strano adattamento, ma i loro
recettori specializzati sono uno strumento molto costoso in termini energetici.
«Come ogni strumento delicato, è probabilmente meglio disattivarlo quando non è
in uso», ha detto la Moritz a Bbc Nature.
Quel
che non è ancora chiaro è come il lemure controlli il calore di un solo dito,
la ricercatrice americana suggerisce due spiegazioni: «La prima è semplicemente
che i vasi sanguigni che riforniscono il dito possano essere ristretti o
dilatati. La seconda possibilità, più insolita, è che la creatura potrebbe
impiegare un metodo di controllo della temperatura, che è legato alla
flessibilità del suo dito. Dato che il dito è fragile e vulnerabile ai colpi, è
spesso ripiegato indietro e fuori portata durante la locomozione e nei periodi
di inattività».
Questo
ripiegamento potrebbe causare un restringimento dell'arteria che fornisce
sangue caldo al dito. Insomma, il sistema del lungo dito dell'aye aye si
comporterebbe come un tubo di gomma per innaffiare che quando viene piegato
fornisce meno acqua, l'afflusso di meno sangue lo manterrebbe quindi molto più
freddo rispetto alle altre dita.
Fonte:greenreport
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