venerdì 28 gennaio 2011

Madagascar: emergenza alimentare tra la popolazione di Tolagnaro


A causa della siccità continua l’emergenza alimentare a Fort Dauphin (Tolagnaro in lingua malgascia), nell’estremo sud del Madagascar. La Regione, con una superficie di 45 mila kmq, è la più povera, la meno sviluppata, la meno scolarizzata del Paese, con infrastrutture inadeguate e in degrado, ormai abbandonata dal Governo. La popolazione di quasi un milione di abitanti, di cui l'11% cattolici, vive prevalentemente di allevamento del bestiame nelle zone più alte del nord, di agricoltura al sud e di pesca nelle zone costiere. Trattandosi di una zona rocciosa e sabbiosa, dove per la maggior parte dell'anno non piove, la vita è molto dura e, con il prolungarsi della stagione secca, diventa sempre difficile riuscire a sopravvivere a causa della scarsità d'acqua. Il vescovo di Antananarivo, mons. Odon M. Razanakolona, ha raccontato all’agenzia Fides, quanto sia drammatica la situazione. Durante la sua ultima visita nella Regione, infatti, ha riferito di aver spesso incontrato lunghe file di gente che camminavano per chilometri per prendere solo un po’ d’acqua da un piccolo fiume. Secondo quanto raccontano i missionari locali, sono frequenti i casi in cui la gente lascia in gruppo le aree più lontane e devastate dalla siccità e si dirige verso la città di Tolagnaro, perchè per loro “è meglio morire lì per la fame piuttosto che per la sete a casa loro”. A rendere ancora più grave la situazione sono le tradizioni ancestrali e la superstizione, ancora molto seguite in questa Regione. Ad esempio la poligamia e i matrimoni forzati in giovane età sono molto comuni. O ancora, secondo una tradizione dell'etnia dei Tandroy, nel distretto di Androy, quando muore un capofamiglia viene ucciso tutto il bestiame e vengono bruciate anche le case, costringendo i membri delle famiglie a ricominciare tutto da zero. Tuttavia, secondo il vescovo, la fede seminata dai missionari Lazzaristi, primi evangelizzatori della Regione, porta i suoi frutti e si rende viva in questa gente semplice. Inoltre, la Radio cattolica diocesana svolge la sua funzione di organo di comunicazione e di evangelizzazione. (M.I.)

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