Caldo afoso quasi fosse già estate, relax in spiaggia grazie
al ponte, bagno al mare...
perchè farsi mancare un buon gelato? D'altra parte, chi è costretto
a rimanere in città o ha scelto di passare questi giorni di vacanza nei luoghi d'arte, ha solo il gelato come
fonte primaria di refrigerio.
Festeggiano i gelatai, allora, che in un periodo solitamente non troppo gagliardo vedono aumentare enormemente i consumi dei propri prodotti.
Festeggiano i gelatai, allora, che in un periodo solitamente non troppo gagliardo vedono aumentare enormemente i consumi dei propri prodotti.
Al mare, nelle città d'arte ma, segnalano dalla Coldiretti,
anche negli agriturismi: si stano moltiplicando, infatti, le agrigelaterie, che
per confezionare il gustoso prodotto utilizzano il latte appena munto dai
propri animali.
Secondo l'indagine della Coldiretti, nei giorni scorsi si è registrato il picco di vendite di gelato dall'inizio dell'anno, insieme al boom dei gusti: la Coldiretti ne ha contati ben 600 diversi, distribuiti nelle oltre 36mila gelaterie presenti su tutti il territorio italiano.
Tendenza dell'anno, inoltre, sembra essere la riscoperta dei sapori autentici, veri e naturali: scompare il blu puffo e ricompaiono gusti a km zero. Sempre di più, inoltre, sembrano essere i produttori attenti alle materie prime: lunga vita, quindi, al latte fresco prodotto localmente, banditi tutti i prodotti surrogati che costano meno ma danno risultati decisamente peggiori.
Che gli italiani non si spaventino, però, se il prezzo del gelato aumenta: l'utilizzo di latte fresco, e l'aumento del prezzo della vaniglia sui mercati internazionali da 25 a 30 dollari al chilo, causato dallo scarso raccolto messicano e indiano (che insieme al Madagascar sono le regioni con la più alta produzione di questa profumata bacca) potrebbero far lievitare leggermente il costo al consumatore.
Secondo le stime, gli italiani spenderanno nel 2012 due miliardi e mezzo di euro per i gelati, con il primato alle regioni del nord.
E i gusti preferiti degli italiani?
I grandi classici: cioccolato, nocciola, limone, fragola, crema e stracciatella, con curiosità in aumento verso gusti particolari ottenuti con tipicità del territorio come Bergamotto, Recioto (vino veneto) e pistacchio di Bronte.
Infine, anche a casa si fanno più gelati. Materie prime scelte, gusti personalizzati et voilà... il gelato è servito.
Secondo l'indagine della Coldiretti, nei giorni scorsi si è registrato il picco di vendite di gelato dall'inizio dell'anno, insieme al boom dei gusti: la Coldiretti ne ha contati ben 600 diversi, distribuiti nelle oltre 36mila gelaterie presenti su tutti il territorio italiano.
Tendenza dell'anno, inoltre, sembra essere la riscoperta dei sapori autentici, veri e naturali: scompare il blu puffo e ricompaiono gusti a km zero. Sempre di più, inoltre, sembrano essere i produttori attenti alle materie prime: lunga vita, quindi, al latte fresco prodotto localmente, banditi tutti i prodotti surrogati che costano meno ma danno risultati decisamente peggiori.
Che gli italiani non si spaventino, però, se il prezzo del gelato aumenta: l'utilizzo di latte fresco, e l'aumento del prezzo della vaniglia sui mercati internazionali da 25 a 30 dollari al chilo, causato dallo scarso raccolto messicano e indiano (che insieme al Madagascar sono le regioni con la più alta produzione di questa profumata bacca) potrebbero far lievitare leggermente il costo al consumatore.
Secondo le stime, gli italiani spenderanno nel 2012 due miliardi e mezzo di euro per i gelati, con il primato alle regioni del nord.
E i gusti preferiti degli italiani?
I grandi classici: cioccolato, nocciola, limone, fragola, crema e stracciatella, con curiosità in aumento verso gusti particolari ottenuti con tipicità del territorio come Bergamotto, Recioto (vino veneto) e pistacchio di Bronte.
Infine, anche a casa si fanno più gelati. Materie prime scelte, gusti personalizzati et voilà... il gelato è servito.
Fonte: in gusto.it
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