martedì 22 maggio 2012

Il calciatore mancato!!!


Alberto Contigiani nato a Genzano di Roma, diplomato Ist. Tecnico per il Turismo
Oggi si occupa di una società proprietaria di alcuni alberghi nella capitale,
di due alberghi a Sainte Marie e di un'albergo a Anjajavy.
Volevo fare il calciatore. A 14 anni infatti giocavo sotto falsa identità
in terza categoria (l'Olimpica) e a 16 anni ero in quarta serie con l'Almas.
Se mio padre non fosse deceduto negli anni 60, sotto la sua guida sarei
diventato senza dubbio un buon calciatore.


Il primo lavoro
Primo impiego a 18 anni agenzia "Zoom Sul Mondo" specializzata sulla Tunisia.
Grazie ad un'annuncio che avevo messo sul Messaggero di Roma, sono stato chiamato da una agenzia che stava aprendo: “Zoom Sul Mondo”. Mentendo spudoratamente al titolare sulla mia conoscenza delle lingue e del mestiere, sono stato assunto, senza quasi un'esame,  perché in quel momento avevano bisogno urgente di personale. Ho cominciato come fattorino e poi sono passato alla vendita al pubblico,  per finire ad accompagnare gruppi in Tunisia di cui eravamo specialisti.

E poi............
Sono stato il più giovane direttore d'Italia prima alla "Rosetours" e poi alla "Novatur" sempre di Roma. Mi sono occupato di vendita al dettaglio, di biglietteria aerea, ferroviaria e marittima, di programmazione e vendita di programmi di viaggio e di accompagnamento di gruppi. Ho fatto qualche giro del mondo accompagnando gruppi in Europa; in Africa del Nord; in Madagascar; in oriente (Cina, Hong Kong e Giappone) di cui sono divenuto uno specialista; Polo Nord; India del sud e Andamane; Maldive; USA; Brasile; Messico; Argentina; Isole Vergini; Porto Rico; Cuba; mi sono specializzato anche in EXPO nel mondo, accompagnando gruppi di ingegneri italiani etc. etc. Ho fatto la promozione al Madagascar, vendendo i programmi della Novatur in tutta Italia e per questo ho preso residenza prima a Milano e poi a Bergamo, dove ho vissuto per due anni.

Il Madagascar
Avevamo deciso di aprire un'agenzia ricettiva in Madagascar eravamo 4 soci: Giancarlo Annunziata, Marcello Vagliani, Stefania Florio ed io. Decidemmo di mettere come direttrice una ragazza francese di nome Maria Schollat che andando a Nosy Be con un gruppo fu presa da raptus di follia e dovemmo rimpatriarla a Parigi. Gli altri soci mi chiesero, visto che ero tra i più esperti del Madagascar, di venire a sostituirla qualche mese, giusto il tempo di trovare un'altro direttore. Non sono più rientrato in Italia!

Difficoltà
Conoscevo già il paese perché venivo 3/4 volte l'anno per almeno uno o due mesi. Avevo già molti amici e conoscenti tra albergatori, tassisti, impiegati della Air Madagascar, poliziotti, venditori ambulanti, commercianti dello "Zoma" e gente che lavorava nel turismo. Non mi sono adattato a loro, ma loro si sono adattati a me alla mia foga, alla mia italianità. Appena arrivato, ho subito trovato una squadra di calcio (Hilton); mi sono fatto amici al bowling che allora esisteva all'interno dell'Hilton anche perché in Italia ero un  ottimo giocatore della Brunswick dell'Acqua Acetosa di Roma.
La più grossa difficoltà l'ho trovata sul mangiare, perche sono un "pastaro" nato, ed allora la SMIE, la società importatrice di prodotti alimentari italiani,  non esisteva ancora e non avevamo la Barilla o la Nutella di cui vado pazzo.

L’Italia
In Italia vado principalmente per la fiera del turismo di Milano (BIT) nel mese di febbraio e ogni tanto per riossigenarmi nel respirare un'aria di civiltà o piuttosto di modernità, perché inutile negarlo, il Madagascar somiglia molto da vicino all'Italia del dopo-guerra con strade dissestate, con i contadini che dormono con gli animali e che fanno i loro bisogni nelle latrine, con mendicanti e affamati soprattutto a Tananarive etc. etc. Senza poi dimenticare che viviamo su un'isola e la mentalità é quella classica dell'isolano che non conosce altri orizzonti. Poi c'é il problema culturale e d'informazione, che ho risolto con un'abbonamento a CANALSAT che mi tiene informato in tempo reale su tutto quello che accade nel mondo. Pensa che ho il contratto numero 10!
Ogni tanto vado anche in vacanza e per ritrovare la mia famiglia e mia madre che ha 90 anni suonati.

 Berlusconi
Ero un  tifoso di Berlusconi, ma penso che in questi ultimi anni sia diventato arterosclerotico e ha dato delle dimostrazioni di sé e delle sue capacità, piuttosto frustranti; per noi che siamo in costante contatto con francesi, tedeschi, brasiliani e gente di altre nazionalità è stato veramente umiliante. Non ho mai voluto reagire alle prese in giro dei miei amici perché devo riconoscere che avevano ragione di fare di Berlusconi un Pulcinella e siccome il nostro primo rappresentante si mostrava come tale, automaticamente, per il resto del mondo siamo ritornati ad essere "quelli" della pizza, degli spaghetti e del mandolino. Insomma tanto lavoro per ridorare la nostra immagine rovinata dal comportamento buffonesco del nostro primo Ministro.
Ora penso che con Monti, anche se chiede sacrifici sovrumani, la nostra immagine stia passando nella lavatrice per uscirne pulita e speriamo rigenerata come si vede con quei prodotti nelle pubblicità italiane.

La mattina
Il cafféééééé, presto!!!!
Più seriamente, al mio risveglio cerco di essere in forma per il mio lavoro perché niente é più rassicurante e niente dà più fiducia al cliente di un  sorriso od una battuta ben assestata al momento giusto.

Felice
Si, certo! Il mio messaggio é "CARPE DIEM" Ho fatto quello che ho voluto, quando l'ho voluto, mi sono sposato a 45 anni e solo allora ho deciso di avere dei figli. Sono felice per quello che ho vissuto e per quello che vivo, certo se avessi tanti soldi sarei ancora più felice.                                        

Vorresti essere....
Qui dove sono ora, la maggior parte del tempo e in Italia nei momenti di nostalgia che mi prendono spesso forse a causa dell'età che avanza. Amo l'Italia molto di più di quanto io stesso non riesca ad esprimere. Mi basta un film italiano alla TV che mi prendre la nostalgia. D'altronde se la nostalgia é cantata da Romina e Albano (Nostalgia), da Maurizio Vandelli (Torno a casa), da Riccardo Cocciante (Celeste Nostalgia) é perché esiste e quelli più sensibili come me ne subiscono gli effetti.

I tuoi sogni
La mozzarella di bufala che me la sogno anche di notte.

Rifaresti tutto
Farei la stessa scelta per quanto riguarda la famiglia che é tutto nella mia vita, ma per quanto riguarda la professione, tenterei la via del calcio che in realtà é sempre stata la mia passione. Non il calcio in poltrona ma quello giocato che ho dovuto lasciare troppo presto. Cosi' va la vita!



1 commento:

  1. molto bene sono d' accordo con te su tutto specialmente su berlusconi.sono pensionato con1000'00euri al mese cosa pensi?posso venire da te? fammi sapere.CIAO.

    RispondiElimina

Si invitano i lettori ad inviare il loro indirizzo email o di amici interessati per ricevere le NEWS AIM Madagascar: news@aim.mg
Lasciare un commento anche anonimo ci aiuta a migliorare il nostro blog.
Grazie