Che
cosa siano i derivati finanziari, se uno non pretende di entrare nei dettagli,
è presto detto. Un titolo di debito o di proprietà è uno strumento finanziario
di base. La promessa di cederlo a una certa data e a un certo prezzo è già un
derivato. Ma la maggior parte dei derivati non è mica così semplice. Un
derivato può consistere nella possibilità di imporre a qualcuno l'acquisto di
un altro derivato a un prezzo che sia la radice cubica del prodotto del prezzo
del secondo moltiplicato per due volte quello di una certa obbligazione del
Madagascar diviso per pi greco il prezzo di un'azione Apple. Capito qualcosa?
Sia che sì sia che no, adesso domandatevi: quanto vale un simile derivato? Si
accettano scommesse. Appunto, le scommesse. Queste, e cioè il valore dei
derivati sul mercato mondiale, hanno raggiunto la bella cifra di 700.000
miliardi di dollari, stando all'ultima rilevazione (2011) della Banca dei
Regolamenti Internazionali. Dieci volte il pil mondiale. Nessuno sa a quanto
ammonti il vero valore di tutta questa massa di registrazioni elettroniche. E
c'è di peggio. A controllare più del 90% di questo mercato sono cinque sole
banche, Jp Morgan Chase, Bank of America, Morgan Stanley, Goldman Sachs e Hsbc.
Se una di queste perde solo un decimo sui derivati in suo possesso, per
rimettere a posto le cose l'intera economia mondiale deve lavorare due mesi e
mezzo. Fate i conti e vedrete che è proprio così. Per questo Warren Buffett ha
definito i derivati «armi di distruzione di massa». I derivati finanziari sono
gioco d'azzardo allo stato puro, ma sono truccati da nobilissime incarnazioni
della Finanza Moderna. Regolamentarli in qualche modo è già molto difficile, ma
se si aggiunge alla difficoltà la scarsissima volontà politica è uno sforzo
disperato: per controllare a dovere questa finanza pirotecnica bisognerebbe
colpire interessi potenti e… molto generosi verso i politici. Il risultato è
che da tempo i derivati possono galoppare liberamente per le vaste praterie
dell'economia mondiale. E al loro passaggio, non cresce più l'erba. Perché i giocatori di fatto non
giocano i loro soldi, ma quelli di innocenti famiglie che potranno ritrovari
rovinate quando il gioco finisce. I derivati vanno regolati, se non proibiti.
Chi vuol giocare vada al casinò come Emilio Fede, senza trascinare sul lastrico
per il proprio vizio persone innocenti.
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