La Nuova Zelanda è il Paese con il maggior numero di pet nelle abitazioni. Ma cresce il numero dei sinistri ad essi legati
I
neozelandesi amano gli animali, ma a volte il loro affetto non è ricambiato. A
rivelare una «difficile» relazione con l’altra metà del creato è uno studio
dell’Accident Corporation Corporation New Zealand (Acc), l’ente preposto a
erogare compensazioni in caso di incidenti avvenuti sul territorio
neozelandese. Secondo un recente rapporto, dal 2009 al 2011 sono stati versati
ben 140 milioni di dollari neozelandesi (equivalenti a 88 milioni di euro) per
lesioni causate da incidenti che coinvolgevano anche animali, con un costi per
i contribuenti pari a 44,5 milioni di dollari nel solo 2011.
INCIDENTI
INUSUALI - La Nuova Zelanda è un Paese agricolo e molti
sinistri vedono come protagonisti bestie da allevamento, ma la lista di
incontri sfortunati con la natura, includono uccelli, capre, lucertole,
scimmie, meduse e persino una lontra. Tra gli incidenti più inusuali del 2011,
rivela l’ACC, figura un faccia a faccia con uno squalo, con conseguente lotta
tra uomo e pesce in cui l’essere umano è finito malconcio, ma è sopravvissuto.
Altro incontro sgradito è stato quello tra un nuotatore e una medusa planata
sulla faccia del malcapitato sportivo che, in quel momento, aveva gli occhi
aperti. Un adulto, poi, che guidava una motocicletta per ragazzini, ha perso il
controllo del veicolo e si è scontrato con una capra in aperta campagna. Un
incauto visitatore di uno zoo, infine, è stato morso da una lontra seccata per
l’intrusione della sua privacy.
GATTI
PERICOLOSI - Tra gli animali domestici,
i gatti si sono rivelati essere particolarmente pericolosi. A parte la
situazione da barzelletta di un proprietario di felino che ha cercato di
recuperare il beneamato animale da una pianta ed è precipitato sul marciapiede,
che dire di una donna che è inciampata sul suo gatto ed è volata giù da una
finestra aperta? Per fortuna la signora in questione, che per la verità aveva
bevuto un paio di bicchieri di troppo, abitava al pianterreno di una villetta.
Una delle situazioni più strane è stata tuttavia quella di una coppia
svegliatasi di soprassalto nel cuore della notte. Il loro gattino aveva pensato
bene di «omaggiare» la moglie con una weta (un grillo gigante, nativo della
Nuova Zelanda, dalle lunghe zampe spinose) che aveva depositato amorevolmente
sul petto della donna. Le urla della signora, non proprio favorevolmente
impressionata dal regalo, hanno svegliato il marito che, nel tentativo di
sbarazzarsi del peloso insetto, si è lussato il collo.
UN PAESE
AMANTE DEGLI ANIMALI - «A parte le richieste di
rimborso per incidenti avvenuti nelle fattorie – spiega Stephanie Melville,
portavoce dell’ACC – ci sono state numerose occasioni in cui uomo e animale si
sono trovati in situazioni curiose, anche se non intenzionalmente. Questi dati
non sono sorprendenti perché la Nuova Zelanda è un Paese di amanti degli
animali domestici. Grazie a Dio, la maggior parte degli incidenti ha avuto
conseguenze minori». Il 68% delle famiglie neozelandesi possiede almeno un
«pet» il cui numero è, secondo i dati più recenti, di cinque milioni di unità
contro una popolazione di 4 milioni di abitanti. Ciò significa che la Nuova
Zelanda conta il più alto numero di animali domestici pro capite al mondo.
«Dalla lettura dei casi più interessanti – conclude Melville – bisogna dedurre
che non si dovrebbe mai approcciare una capra frontalmente, un cavallo da
dietro e uno squalo da qualsiasi angolo». Attenzione, infine, anche ai gatti, e
ai loro “regali”.
Fonte: www.corriere.it
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