lunedì 12 marzo 2012

Volontario per aiutare chi soffre in Madagascar


Formignana: il consigliere comunale Perelli per la terza volta nel paese africano «In due missioni abbiamo già effettuato un centinaio di interventi e 300 visite»
Dalla nostra regione e dal Ferrarese per portare concreti interventi di aiuti e solidarietà a migliaia di chilometri di distanza. Precisamente nel Madagascar, per l’ospedale Vezo di Andavadoca.
Un filo lungo ma solido, in cui è in prima fila l’associazione Amici di Ampasilava di Bologna, con numerosi operatori sanitari, medici e paramedici che la vi operano, tra i quali Nicola Perelli, 37 anni, infermiere professionale di Formignana (che lavora abitualmente a Bentivoglio, nel bolognese) che nel suo paese dallo scorso anno è anche consigliere comunale di maggioranza.
Una presenza fondamentale di questa associazione per aiutare soprattutto delle giovani donne e mamme, e bambini che prosegue anche nel 2012, dopo gli interventi svolti già nel 2010 e 2011, con un’equipe chirurgica che ha operato in ogni missione per 23 giorni. Perelli ne è stato infermiere e capo equipe. Spiega, tra l’altro alla Nuova: «Nel 2010 abbiamo effettuato 42 interventi, tra i quali ad esempio laparotomia per gravidanza extrauterina. E nel 2011 altri 52 tra cui per nefrectomia e neoplasia. In due missioni abbiamo fatto 94 interventi e circa 300 visite tra chirurgiche e ginecologiche. Nel piccolo ospedale di Andavadoca fondato dall’associazione - sono sempre parole dell’infermiere formignanese - è presente un medico internista per tutto l’anno. Poi in base alla disponibilità di medici ed infermieri volontari di varie regioni italiane, vanno a turno per svolgere attività oculisti, dentisti, radiologhi, medici internisti e di laboratorio e infermieri. Le equipe chirurgiche si riesce ad organizzarle due o tre volte l’anno».
Con numerosi altri interventi: 18504 visite mediche, 176 interventi chirurgici, 458 visite oculistiche. Le difficoltà a reperire personale volontario sono date dal fatto che come Onlus l’associazione per le spese è tutto a carico del volontario. Ad ogni modo per la sua opera meritoria ha ricevuto un attestato di merito dalla regione Emilia Romagna. Il resto dell’equipe era formata dai medici, strumenti ed infermieri Giuseppe Guardina, Cesare Toschi, Chiara Rimondini, Marzia Perdetti, Daniela Rosa, Paola Pesci, oltre a Perelli.
Franco Corli La Nuova Ferrara

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