giovedì 29 marzo 2012

Panorami lontani dal turismo di massa


Kel 12 Viaggi per scoprire il Madagascar


Kel 12 e il Teatro Verga di Milano presentano il Madagascar. Il Tour operator di Mestre svela al pubblico le bellezze di un Paese lontano ancora dal turismo di massa e, per questo, ancora autentico.
Il territorio vasto e selvaggio è il trionfo della natura, ricco di vegetazione e di fauna tra i più ricchi al mondo dal punto di vista biologico secondo le stime del WWF. È qui che si concentrano specie di eccezionale biodiversità, molte delle quali si trovano solo in questo territorio, come ad esempio i lemuri, tre famiglie endemiche di uccelli, numerose specie di camaleonti e i tipici giganteschi baobab.
Kel 12 mostra il Paese mediorientale attraverso i racconti di viaggio di Anna Canuto, antropologa e appassionata di natura e scoperte di località autentiche, sedotta dalla curiosità di scoprire luoghi non comuni. Anche la civiltà è particolarmente variegata con la presenza di diciotto gruppi etnici principali, prevalentemente di origine mista asiatica e africana, con elementi arabi ed europei, che popolano le sei province dell’isola. 
Kel 12, operatore attivo da 30 anni e specializzato nella proposta di itinerari particolari, soprattutto per piccoli gruppi, propone nella sua programmazione escursioni attraverso questa terra suggestiva e variopinta, profumata e selvaggia, ma ricca di umanità.
I viaggi proposti da questo T.O. sono forse più orientati alla scoperta della particolarità e alla curiosità che all’avventura, in modo da gustare meglio luoghi non comunemente accessibili.
Il Madagascar è una delle isole più grandi del mondo. L’Oceano Indiano, circonda quasi 600 mila chilometri quadrati di terra, un perimetro di circa 4.800 chilometri di costa. 
L’ampia raccolta di specie naturali che popola e caratterizza l’isola, staccata dal canale del Mozambico dal resto dell’Africa, è causata dalla diversità del paesaggi e climi, che vede fredde catene montuose al centro, foresta pluviale lungo la costa est e pianure a ovest. È in quest’ultima fascia, dal clima secco, ma molto irrorata da corsi d’acqua, che vengono coltivate le grandi risaie che servono alla popolazione oltre che le piantagioni di caffè. 
Gli altopiani centrali, dall’aspetto particolarmente selvaggio, presentano profonde fratture con punte aspre e maestose che raggiungono anche 2.800 metri, solcati da canyon percorsi da fiumi tra una fitta vegetazione tropicale.
Da queste zone montagnose si estraggono grandi quantità di pietre semipreziose che si trovano trasformati in manufatti nelle botteghe degli artigiani della città di Antsirabe.
Ai margini degli altopiani il paesaggio degrada in vallate collinari con boschi di conifere ed eucaliptus. 
A sud il panorama cambia ancora con ampie zone desertiche ed aride e vegetazione spinosa. 
La foresta fluviale orientale, bagnata dalle frequenti piogge provenienti dall’Oceano Indiano, è ricca di felci, bamboo giganti e grandi alberi dal legno pregiato come ebano, palissandro, bois de rose e tek. 
La costa nord è molto frastagliata e ondulata. Di fronte ad essa sono numerose le piccole isole tropicali sulle quali sorgono villaggi di pescatori. Qui le donne tradizionalmente si dedicano a lavori artigianali di ricamo mentre i bambini si occupano della raccolta di conchiglie.

Fonte: Master Viaggi

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