La nuova vita del Museo di scienze naturali Un nuovo allestimento per le scienze torinese

 Mostre in continuazione, con laboratori in tema per le scuole, dalla fotografia naturalistica all'ambiente, una vasta biblioteca e una collezione storica che risale agli ultimi due secoli: il Museo di scienze naturali di Torino, in via Giolitti 36 ha alle spalle una storia gloriosa, nel suo presente recente tanti consensi, ma si sta preparando a nuova vita e a nuovi inizi per il millennio appena iniziato.

I lavori per il nuovo allestimento sono iniziati nel 2007, con la supervisione di Giorgio Celli, che non è riuscito a vederlo terminato: ormai la collezione permanente al piano terra del Museo è ormai sulla buona strada della sistemazione definitiva, che si aprirà ufficialmente tutta nella seconda metà dell'anno. Il nuovo percorso di visita sarà organizzato su tre grandi sezioni, con una moderna Wunderkammer, la camera delle meraviglie del Settecento, per andare alla scoperta della natura, una riflessione e spiegazione sui meccanismi alla base della biodiversità e un approfondimento sull'ambiente unico al mondo della foresta pluviale del Madagascar, sul quale da anni si sono focalizzate le ricerche dei naturalisti del Museo. In mostra reperti museali storici e più recenti, postazioni multimediali e interattive, scenografie, su duemila metri quadri che restituiscono alla città di Torino e non solo il patrimonio rinnovato di uno dei suoi Musei storici.

Scopo del nuovo allestimento è quello di avvicinare i visitatori di ogni età alle scienze della natura, coniugando passato e presente, tradizione storica e nuove tecnologie.

Il Museo di scienze naturali è aperto tutti i giorni tranne il martedì dalle 10 alle 18. In questo periodo sono di scena come mostre principali fino al 29 aprile Memorandum il festival sulla fotografia storica, fino al 26 giugno prossimo Vita da lupi, fino al 6 luglio Bulloni e farfalle che mette accanto natura e tecnologie.

Elena Romanello Fonte: Articolotre