I soci fondatori della Onlus Omeo bon bon sono il
Dottor Antonio Vasco, medico psicologo siciliano, originario di
Enna, ed Emanuele Gessi, piccolo imprenditore di Ferrara.
Perché “Omeo bon bon”? In lingua malgascia significa “mi dai una caramella”
ed è la frase che i bimbi del Madagascar, soprattutto quelli che vivono
mendicando lungo le strade, rivolgono agli stranieri.
Antonio Vasco, professionista di scuola basagliana laureato all'università
di Padova, arriva a questa decisione dopo anni di ricerca interiore, sulla base
di una sua sempre maggiore distanza dalle logiche di compromesso della nostra
società e sulla spinta della sua necessità di mettere in pratica una attività
di servizio ed equità verso i meno fortunati nel terzo mondo, mettendo le sue conoscenze e la sua buona volontà a
disposizione di questo intento.
L'attività si concretizza nel 2005, anno di fondazione e registrazione
della nostra associazione, dopo un suo viaggio in Madagascar con visita ad una
missione gestita da missionari conoscenti di una sua parente suora; qui vede
finalmente cosa e come fare per cercare di dare un futuro ed una speranza di
vita: aiutare i bambini a crescere con un punto di vista diverso e,
fondamentalmente attraverso l'istruzione e l'educazione, promuovere un futuro
di dignitoso lavoro e di conseguenza di consapevole autosostegno nella vita
sociale in cui andranno ad inserirsi col nostro aiuto.
L'attività si svolge essenzialmente con la gestione di “case famiglia”, tre
al momento, in cui vengono accolti, in accordo coi servizi sociali locali,
bambini di strada abbandonati, orfani o figli di carcerati; a questi bimbi
vengono garantite dunque, oltre ovviamente a vitto e alloggio, una educazione
scolastica, una assistenza sanitaria continua e sopratutto una situazione di
vita dignitosa ed amorevole che li aiuta a superare gli shock causati dal tipo
di vita che conducevano prima e a crescere in modo sereno.
Attualmente i ragazzi ospiti delle tre “case famiglia” sono una quarantina,
con età compresa fra i tre e i 20 anni.
Il progetto attuale dell'associazione è quello di costruire una “casa
famiglia” più grande, capace di ospitare un maggior numero di ragazzi, con
annessi laboratori (falegnameria, officina, lavorazione della rafia per la produzione
di oggetti di artigianato) attraverso i quali avviare i ragazzi più grandi al
lavoro e dare nel contempo ad altri, la possibilità di impararne uno. È
sicuramente un progetto molto ambizioso per le possibilità attuali
dell'associazione ma l'intento che motiva tutti sostiene anche negli sforzi
necessari per realizzarlo.
Emanuele Gessi
ha condiviso per tanti anni con Tony Vasco il percorso di ricerca e crescita
interiore frequentando insieme scuole, situazioni e contatti che lo hanno
portato a condividere totalmente il suo punto di vista sulla vita e la
necessità interiore di fare qualcosa di vero per cercare di fare la differenza
nelle vite di chi non sa nemmeno di avere il sacrosanto diritto ad una vita
dignitosa.
Tony Vasco dunque vive in Madagascar, nella provincia di Fianarantsoa
(altipiani centrali), ormai da sette anni occupandosi in prima persona della
gestione pratica dell'attività dell'associazione e seguendo personalmente i
ragazzi; Emanuele, in qualità di presidente, gestisce, con l'aiuto di pochi
volontari, tutte le attività per la raccolta dei fondi necessari al sostegno
del lavoro svolto.
Tutte le attività sono fatte su base assolutamente volontaria e la gestione
diretta, senza intermediari o dipendenti, permette di garantire che la totalità
di quanto si raccoglie venga usata per sostenere la gestione del lavoro, svolto
senza il minimo spreco.
Fonte: Tellus
Folio
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