sabato 28 aprile 2012

Madagascar. Incontro con l'onlus Omeo Bon Bon

Breve scheda di presentazione e qualche immagine per cominciare a conoscersi



I soci fondatori della Onlus Omeo bon bon sono il Dottor Antonio Vasco, medico psicologo siciliano, originario di Enna, ed Emanuele Gessi, piccolo imprenditore di Ferrara.
Perché “Omeo bon bon”? In lingua malgascia significa “mi dai una caramella” ed è la frase che i bimbi del Madagascar, soprattutto quelli che vivono mendicando lungo le strade, rivolgono agli stranieri.
Antonio Vasco, professionista di scuola basagliana laureato all'università di Padova, arriva a questa decisione dopo anni di ricerca interiore, sulla base di una sua sempre maggiore distanza dalle logiche di compromesso della nostra società e sulla spinta della sua necessità di mettere in pratica una attività di servizio ed equità verso i meno fortunati nel terzo mondo, mettendo  le sue conoscenze e la sua buona volontà a disposizione di questo intento.
L'attività si concretizza nel 2005, anno di fondazione e registrazione della nostra associazione, dopo un suo viaggio in Madagascar con visita ad una missione gestita da missionari conoscenti di una sua parente suora; qui vede finalmente cosa e come fare per cercare di dare un futuro ed una speranza di vita: aiutare i bambini a crescere con un punto di vista diverso e, fondamentalmente attraverso l'istruzione e l'educazione, promuovere un futuro di dignitoso lavoro e di conseguenza di consapevole autosostegno nella vita sociale in cui andranno ad inserirsi col nostro aiuto.

L'attività si svolge essenzialmente con la gestione di “case famiglia”, tre al momento, in cui vengono accolti, in accordo coi servizi sociali locali, bambini di strada abbandonati, orfani o figli di carcerati; a questi bimbi vengono garantite dunque, oltre ovviamente a vitto e alloggio, una educazione scolastica, una assistenza sanitaria continua e sopratutto una situazione di vita dignitosa ed amorevole che li aiuta a superare gli shock causati dal tipo di vita che conducevano prima e a crescere in modo sereno.
Attualmente i ragazzi ospiti delle tre “case famiglia” sono una quarantina, con età compresa fra i tre e i 20 anni.
Il progetto attuale dell'associazione è quello di costruire una “casa famiglia” più grande, capace di ospitare un maggior numero di ragazzi, con annessi laboratori (falegnameria, officina, lavorazione della rafia per la produzione di oggetti di artigianato) attraverso i quali avviare i ragazzi più grandi al lavoro e dare nel contempo ad altri, la possibilità di impararne uno. È sicuramente un progetto molto ambizioso per le possibilità attuali dell'associazione ma l'intento che motiva tutti sostiene anche negli sforzi necessari per realizzarlo.
Emanuele Gessi ha condiviso per tanti anni con Tony Vasco il percorso di ricerca e crescita interiore frequentando insieme scuole, situazioni e contatti che lo hanno portato a condividere totalmente il suo punto di vista sulla vita e la necessità interiore di fare qualcosa di vero per cercare di fare la differenza nelle vite di chi non sa nemmeno di avere il sacrosanto diritto ad una vita dignitosa.
Tony Vasco dunque vive in Madagascar, nella provincia di Fianarantsoa (altipiani centrali), ormai da sette anni occupandosi in prima persona della gestione pratica dell'attività dell'associazione e seguendo personalmente i ragazzi; Emanuele, in qualità di presidente, gestisce, con l'aiuto di pochi volontari, tutte le attività per la raccolta dei fondi necessari al sostegno del lavoro svolto.
Tutte le attività sono fatte su base assolutamente volontaria e la gestione diretta, senza intermediari o dipendenti, permette di garantire che la totalità di quanto si raccoglie venga usata per sostenere la gestione del lavoro, svolto senza il minimo spreco.
Fonte: Tellus Folio

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