Arcadia
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Le
origini
Sono
nata a Catanzaro dove ho vissuto solo un paio d'anni; all'epoca mio padre,
direttore della Montecatini, veniva trasferito regolarmente e,
inaspettatamente, nel 1961 ci siamo stabiliti a Pescara, ridente cittadina sul
mare Adriatico.
Gli
studi
Dopo
gli studi liceali, mi sono iscritta alla facoltà di architettura conseguendone
la laurea e successivamente ho iniziato a lavorare in diversi studi di
progettazione e insegnato matematica in scuole di recupero.
L’incontro
Nel
1985, durante una festa, incontrai casualmente un misterioso ragazzo che
lavorava come ingegnere minerario sulle piattaforme petrolifere: non avrei mai
immaginato che, dopo cinque anni, sarebbe diventato mio marito.
La
conoscenza con questo ragazzo di origini indiane, nato a Tulear, mi fece
rispolverare i vecchi libri di geografia e studiare in modo più
approfondito il Madagascar, meravigliosa terra dove la flora e la fauna
affascinavano il mondo intero e rivestivano, come rivestono ancora oggi,
un ruolo fondamentale.
Il
matrimonio
Dopo
essermi sposata in Italia, sono arrivata, per la prima volta ad
Antananarivo in Madagascar, terra vagamente conosciuta solo attraverso qualche
cartolina; ovviamente le difficoltà di adattamento non sono mancate,
dettate soprattutto da una lingua a me sconosciuta e dalla mancanza del mare,
da sempre di fronte le finestre della mia camera.
E
allora......
Decisi
di iscrivermi ad un corso accelerato di francese e, nel giro di sei mesi, ero
in grado di capire la nuova lingua ed esprimermi.
Purtroppo,
ancora oggi, l'accento tradisce la mia origine.....
Nel
1992 e' nata Leila, oggi quasi ventenne e, due anni dopo, Karim.
Non mi sono
mai adattata alla povertà di questo paese, osservare i bambini che mangiano
nelle spazzature o vederli per le strade mendicare mi rattrista profondamente;
mi chiedo cosa hanno fatto le organizzazioni internazionali per contenere
questa miseria che si diffonde drammaticamente.
Cosa
ti manca
La
dolcezza della vita italiana, mi è sempre mancata, ogni scusa era valida per
raggiungere Pescara, godere la spiaggia, il mare, gli arrosticini, i gustosi
gelati, mia madre, i miei fratelli.
Il
lavoro
Dopo
aver eseguito alcuni studi di progettazione a Tananarive, mi resi conto che,
per rientrare a Pescara con una certa frequenza e giustificare la mia lunga
permanenza, dovevo indirizzarmi verso qualche nuova attività, senza sviare le
mie origini, la mia identità e la mia cultura italiana.
Decisi,
cosi', di aprire, a Tananarive un negozio di articoli puramente italiani, in
relazione alla mia formazione.
Il
decoro, il senso delle proporzioni, i colori, il gusto per gli oggetti
raffinati, l'arte della tavola, i tappeti e l'argenteria hanno influenzato
le mie scelte e da 18 anni il mio negozio, "ARCADIA",
sopravvive a cambiamenti politici, climatici, economici e sociali......'
Viaggi
spesso
Ogni
estate mi reco a Pescara per incrementare la merce e organizzare un
container; mi reco a Murano per acquistare i meravigliosi suppellettili
soffiati a bocca e, tra la burocrazia, l'imballaggio di ogni singolo
articolo e il lungo trasporto fino alle coste di Tamatave, trascorrono oltre un
paio di mesi di attesa.
Non
è semplice spiegare la realizzazione e la tecnica di questi oggetti ai
miei clienti, ma riscontro in loro un certo interesse, soprattutto quando
rientrano in Madagascar dopo un breve soggiorno a Venezia.
Sei
felice
Dopo 22 anni di permanenza in Madagascar, mi sento una
privilegiata rispetto alle mie amiche italiane, ho conosciuto una cultura
diversa, apprezzato un mondo conosciuto solo attraverso i libri di scuola,
gustato nuovi cibi e rapita dal fascino di una natura estremamente rigogliosa,
ho una famiglia fondata su due identità che ci hanno arricchito e, infine, un lavoro che mi
diverte.
Spero solo......... che un giorno il mare arrivi
davanti la finestra della mia camera !
Carmelita
Celi.
Purtroppo, ancora oggi, l'accento tradisce la mia origine.....
RispondiEliminaNon capisco: si vergogna d'essere italiana?
Non credo si tratti di vergogna, è naturale nell'atto di imparare una lingua cercare di assumerne anche gli accenti
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