L'ultimo aggiornamento della Lista Rossa
dell'Iucn delle specie illustra gli sforzidell'International union for
conservation of nature e dei suoi partner «Per aumentare il numero è la
diversità delle specie valutate, migliorando la qualità delle informazioni, al
fine di stabilire un quadro migliore dello stato della biodiversità». L'Iucn è
convinta che «Con più di 61.900 specie studiate ad oggi, un altro passo
da gigante è stato fatto per fare della lista rossa quel vero "barometro
della vita", che eminenti scienziati chiedono sul magazine Science del
2010».
L'aggiornamento
della Red List parte dai rettili che costituiscono una componente
importante della biodiversità, in particolare negli habitat aridi e nelle
isole, i luoghi più colpiti dal global warming e dal cambiamento climatico.
L'Iucn sottolinea che «In questi ultimi anni, sono state valutate numerose
nuove specie di rettili, in particolare la maggior parte di queste sono state
trovate in Madagascar. I risultati allarmanti rivelano che il 40% dei
rettili terrestri del Madagascar sono minacciati. Le 22 specie identificate come a rischio
critico di estinzione, una categoria comprendente camaleonti, gechi, scinchi e
serpenti, sono oggi una vera sfida per la conservazione della natura. Queste
nuove informazioni aiutano a condurre la pianificazione della preservazione
della biodiversità e permettono di fare una valutazione della protezione che le
riserve naturali malgasce offrono ai rettili. E' incoraggiante sapere che
nuove zone di salvaguardia sono state create in Madagascar e che aiuteranno
preservare una percentuale significativa di specie in pericolo critico di
estinzione, come il camaleonte Tarzan (Calumma tarzan), il
caméléon au nez bizarre (Calumma hafahafa) e lo scinco
apode (Paracontias fasika). Grazze al loro status sulla
Lista Rossa, delle specie che, da sempre, sono state ignorate dagli sforzi di
conservazione, come i gechi in pericolo Paroedura masobe e Uroplatus
pietschmanni, figurano in maniera più visibile nei nuovi piani».
Gli anfibi sono certamente le specie più a
rischio e la cosa preoccupa molto perché svolgono un ruolo vitale negli
ecosistemi e rappresentano degli indicatori della buona salute dell'ambiente.
Ma la loro perdita potrebbe essere costosissima per gli esseri umani. Come
spiega il rapporto Iucn, «Sono delle vere farmacie ambulanti utilizzate nella
ricerca di nuove medicine». Come gruppo più minacciato, gli anfibi godono di
una particolare attenzione da parte dell'Iucn e dei ricercatori che
recentemente hanno "scoperto" 26 nuove specie aggiunte subito alla
Red List. La raganella benedetta (Ranitomeya benedicta) è
classificata come vulnerabile, la raganella di Summers (Ranitomeya
summersi) è in pericolo, entrambe sono minacciate dalla perdita del loro
habitat e dalla raccolta destinata al commercio internazionale di animali
esotici da compagnia.
La Lista Rossa si aggiorna anche seguendo da
vicino le scoperte scientifiche: «Per esempio, fino a poco fa si
conosceva solo una specie di razze manta, ma delle nuove comparazioni delle
osservazioni sul campo rivelano oggi che ci sono invece due specie di manta: la
Manta della barriera corallina (Manta alfredi) e la manta
gigante (Manta birostris)» Entrambe sono classificate vulnerabili.
La manta gigante è la più grande razza vivente e può raggiungere i 7 metri di
apertura "alare", il problema è che le sue parti hanno un
grande valore sul mercato e che viene per questo perseguitata da una pesca
mirata, soprattutto per le sue branchie che vengono utilizzate nella medicina
tradizionale cinese. L'Iucn ribadisce che «E' indispensabile istituire
urgentemente un controllo ed una regolamentazione dello sfruttamento e del
commercio delle due specie di razze manta ma anche proteggere i loro principali
habitat».
Restando al mare, secondo l'aggiornamento della
Red List riguardante tutte le specie di sgombridi come i tonni e i
maccarelli e di pescispada e marlin, che è stato recentemente pubblicato su
Science, «Mostrano che la situazione è particolarmente grave per i tonni. 5
delle 8 specie di tonno sono nelle categorie minacciate o quasi minacciate.
Comprendono il tonno rosso del sud(Thunnus maccoyii), in
pericolo critico di estinzione, il tonno rosso del nord o tonno rosso
dell'Atlantico (T. thynnus, quello presente in Mediterraneo, ndr),
in pericolo, il tonno obeso (T. obesus), vulnerabile, il tonno
giallo (T. albacares), quasi minacciato, ed il germon o
tonno bianco (T. alalunga), quasi minacciato. Queste informazioni
saranno molto preziose per aiutare i governi a prendere delle decisioni che
potrebbero salvare l'avvenire di queste specie, molte delle quali hanno un
grandissimo valore economico». L'Iucn ha anche rivalutato lo status del salmone
rosso (Oncorhynchus nerka) del nord Pacifico che resta immutato a
livello di specie, mentre p è molto preoccupante la situazione di alcune
sub-popolazioni a causa del degrado dei loro habitat in nord America: il 31%
delle sub-popolazioni sono minacciate e l'Iucn sottolinea la necessità di
proseguire con le iniziative di tutela.
L'aggiornamento si occupa anche delle piante,
considerate risorse essenziali per il benessere umano e componenti
critici degli habitat selvaggi, ma sono però sottorappresentate nella Red List.
L'Icn spiega che «Il lavoro attualmente in corso per migliorare la loro
conoscenza include una valutazione di tutte le conifere. A questo stadio, i
risultati rivelano alcune tendenze turbolente. L'abete d'acqua cinese
(Glyptostrobus pensilis), per esempio, che era molto esteso in Cina
e Vietnam, è passato da in pericolo a in pericolo critico di estinzione. La
principale causa del declino è la perdita di habitat a causa dell'agricoltura
intensiva e sembra davvero che in Cina non ne esista più nessuna pianta
selvatica. La più grande delle popolazioni recentemente scoperta in Laos è
stata distrutta dalle inondazioni create dalla costruzione di progetti
idraulici e sul suolo vietnamita non restano che pochissimi, se quelli
che restano non producono ancora sementi utilizzabili, significa che questa
specie si dirige rapidamente verso lo status di estinta allo stato selvatico».
Il rapporto fa anche l'esempio del Taxus
contorta, utilizzato per produrre il Taxol, un medicinale utilizzato nella
chemioterapia, che è passato da vulnerabile a in pericolo a causa del
sovra-sfruttamento.
Sono numerose le specie vegetali tropicali a
rischio: il 77% delle 79 piante e fiori endemici delle isole granitiche delle
Seychelles valutati dalla Lista Rossa sono a rischio di estinzione. Una specie,
il famoso coco de mer (Lodoicea maldivica) è passata da
vulnerabile a in pericolo, minacciato dagli incendi e dalla raccolta illegale
per le sue supposte proprietà afrodisiache. Anche se la vendita del cocco di
mare è strettamente regolamentata, esiste un esteso mercato nero.
Jane Smart, direttrice del Global species
programme dell'Iucn, spiega che «Questo aggiornamento ci porta buone e cattive
notizie sullo stato di numerose specie di tutto il mondo. Sappiamo che gli
sforzi di conservazione danno dei risultati se sono messi in opera in tempo ma,
senza un fermo sostegno politico associato a degli sforzi mirati ed a delle
risorse sufficienti, le meraviglie della natura ed i servizi che ci offre
potrebbero essere perduti per sempre».
www.greenreport.it/
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