martedì 8 novembre 2011

Sciamanesimo e arte contemporanea


Si inaugura giovedì, 3 novembre, a Roma, presso la Sala Santa Rita, "Le nove porte: sciamanesimo e arte contemporanea", primo evento in assoluto in Italia - ideato da Romano Mastromattei, sciamanologo e antropologo italiano scomparso nel 2010 - che pone a diretto confronto espressioni appartenenti alle arcaiche religioni sciamaniche con l’attività di alcuni artisti contemporanei.
L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale e da Exòrma Edizioni, in collaborazione con Incontri Internazionali d'Arte e Zètema Progetto Cultura.
Splendidi oggetti di uso magico, complessi disegni cosmologici, musiche rituali, suggestivi video e immagini fotografiche descrivono lo sciamanesimo himalayano e siberiano. In un perfetto innesto formale e concettuale, una serie di opere visuali e sonore e di installazioni multimediali, create da artisti contemporanei, stabiliscono uno stretto colloquio tra sciamanesimo e arte, tra l’azione degli sciamani asiatici e l’ispirazione estetico-visionaria sottesa all’opera di alcuni artisti contemporanei.
Nove porte, poiché nove sono i pericolosi passaggi che lo sciamano deve saper dissigillare nel suo viaggio estatico. Nove le strette simboliche soglie da varcare per raggiungere la più remota delle regioni infere o il più elevato dei cieli, così da confrontarsi faccia a faccia con il divino.
Oltre alla ricca presenza di testimonianze rituali e oggetti sciamanici, provenienti dalle collezioni private e dagli archivi di Romano Mastromattei, Martino Nicoletti e Galina Sychenko (film, registrazioni sonore e immagini fotografiche di rituali estatici e pellegrinaggi sacri; disegni cosmologici e diagrammi magici), l’esposizione ospita le opere artistiche di: Bizhan Bassiri, Rodolfo Lama, Maziar Mokhtari, Martino Nicoletti, Renato Ranaldi; documenti sull’opera di Joseph Beuys, Alighiero Boetti, Yves Klein, James Lee Byars e altri. L'ambientazione sonora contiene musiche sciamaniche nepalesi e siberiane appartenenti all'archivio Eurasia di Romano Mastromattei e al Conservatorio di Stato di Novosibirsk (Russia) oltre a brani di musica contemporanea dei compositori siberiani S. Tosin e B. Lisitsin.
La mostra, che sarà aperta al pubblico dal 4 novembre all'1 dicembre, è curata da Bruno Corà, critico d’arte della Fondazione Burri, Martino Nicoletti, sciamanologo e artista della University of the West of Scotland in Gran Bratagna, da Orfeo Pagnani, art director della Exòrma Edizioni di Roma, e da Galina Sychenko, etnomusicologa del Conservatorio M.I. Glinka di Novosibirsk, in Russia, in collaborazione con Giancarlo Arientoli. Il libro-catalogo dell’evento è realizzato dalla Exòrma Edizioni di Roma. (aise)

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