martedì 5 luglio 2011

Madagascar: locuste all’assalto, a rischio i mezzi di sussistenza di 13 milioni di persone

La Fao utilizza un bio-pesticida prodotto da un fungo

Le disgrazie sembrano far la fila per colpire il poverissimo e meraviglioso Madagascar. La Fao oggi lancia un nuovo allarme: «Concentrazioni di popolazioni di locuste segnalate attualmente nel sud-ovest del Madagascar potrebbero trasformarsi in un flagello e compromettere seriamente i mezzi di sussistenza di 13 milioni di persone, a meno che non sia lanciata di una nuova campagna per contenere questi insetti golosi delle coltivazioni».
Secondo i rilevamenti più recenti almeno 300mila ettari sarebbero infestati dalle locuste e dovrebbero essere trattati entro tra il prossimo novembre e il maggio 2012, un'operazione che costerebbe 7,6 milioni di dollari ed alla quale la Fao e l'Onu si trovano a far fronte mentre sul continente africano ci sono tutte le tragiche avvisaglie dello scoppio di una imponente crisi di fame in Etiopia, Somalia, Eritrea, Gibuti e in parte del Kenya.
Secondo Annie Monard, l'esperta Fao che coordina la "lutte antiacridienne" in Madagascar «Dobbiamo spezzare la dinamica delle popolazioni di locuste al fine di prevenire nuovi sviluppi che potrebbero colpire l'isola durante anni e compromettere gravemente i mezzi di sussistenza dei due terzi della popolazione, cioè 13 milioni di persone».
Dall'agosto 2010 la Fao, in collaborazione con l'United Nations central emergency response fund (Cerf) e Usaid, aiuta il Centre de lutte contre le criquet malgache a contenere le popolazioni di locuste migratrici che hanno già provocato enormi danni in Madagascar nel marzo 2010. Dopo la formazione di team nazionali, le operazioni di lotta contro le locuste sono state concentrate nel periodo ottobre 2010 - aprile 2011 che corrisponde alla stagione delle piogge che è anche il periodo riproduttivo delle locuste. La Fao spiega che «circa 200mila ettari infestati sono già stati polverizzati con gli elicotteri, mentre i metodi di lotta al suolo sono stati sviluppati su 27mila ettari e proseguono».
La campagna 2010-2011 si basa su un piano d'azione che comprende: rafforzamento delle ricerche nazionali e delle capacità di lotta; protezione della salute umana e dell'ambiente; valutazione della campagna e dell'impatto delle locuste sulla sicurezza alimentare. La Fao, oltre ai pesticidi convenzionali, e "tradizionali", sta utilizzando un bio-pesticida estratto da un fungo mortale per le locuste e le cavallette, che vè stato utilizzato per la prima volta su grande scala proprio in Madagascar.
L'agenzia dell'Onu spiega che «mentre tali sforzi hanno impedito che la recrudescenza delle locuste nel 2010 degenerasse in un flagello, con conseguenze disastrose sui raccolti ed i mezzi di sussistenza delle popolazioni, le condizioni climatiche ed ecologiche durante la prima metà di quest'anno hanno innescato il pullulare di locuste su una gran parte del sud-ovest del Madagascar. I 7,6 milioni di dollari di fondi sono richiestio di urgenza per lanciare la nuova campagna antilocuste nelle zone infestate, campagna che deve coincidere con le prossime piogge ed il periodo di riproduzione delle locuste». La Monard è categorica: «Dobbiamo reagire rapidamente a questa recrudescenza delle locuste. La lotta preventiva è il mezzo più efficace e più redditizio per far fronte alle locuste in maniera durevole».
Parallelamente alla campagna di emergenza, la Fao si appresta ad avviare un progetto biennale finanziato dall'Agence Française de Développement per aiutare il Madagascar a realizzare un dispositivo di intervento a lungo termine contro le locuste.
Umberto Mazzantini
Fonte www.greenreport.it

Nessun commento:

Posta un commento

Si invitano i lettori ad inviare il loro indirizzo email o di amici interessati per ricevere le NEWS AIM Madagascar: news@aim.mg
Lasciare un commento anche anonimo ci aiuta a migliorare il nostro blog.
Grazie