giovedì 21 luglio 2011

Se parto per....: dal Ministero della salute una guida per l’assistenza sanitaria all’estero

Si chiama "Se parto per...." la guida interattiva predisposta dal Ministero della Salute, utile a tutte le persone che si spostano, per ragioni di lavoro, studio, pensione o anche per una breve vacanza, nei vari Paesi del mondo.
La guida garantisce l’assistenza sanitaria per italiani all’estero e per gli stranieri in Italia. Lo scopo è quello di fornire semplici informazioni sui diritti e gli obblighi nel campo dell’assistenza sanitaria, e permette a tutti gli assistiti (cioè tutti coloro che sono iscritti e a carico del Servizio Sanitario Nazionale - SSN) ed a tutti gli operatori sanitari, di avere informazioni sul diritto o meno all’assistenza sanitaria durante un soggiorno o la residenza in un qualsiasi Paese del mondo.
In particolare, tramite la guida, si possono raccogliere le informazioni più dirette ed essenziali su: come ottenere l’assistenza sanitaria in un qualsiasi Paese del mondo; a chi rivolgersi; come richiedere eventuali rimborsi.
La guida si utilizza rispondendo per passi a tre domande: Dove vai? Per quale motivo? A quale categoria appartieni?
Le scelte saranno guidate, e si avranno a disposizione l’elenco di tutti i Paesi del mondo, l’elenco di tutti i possibili motivi del viaggio e l’elenco di tutte le tipologie di utente previste (lavoratore, studente, ecc.).
Come si ricorderà, sono beneficiari dell'assistenza sanitaria in Paesi con i quali non vigono accordi in materia sanitaria i cittadini che si recano all’estero per motivi di lavoro e di studio.
I cittadini italiani che si recano per motivi di lavoro o con borsa di studio o per altri motivi specificati nel Dpr 618 del 1980 nei Paesi al di fuori dell’Unione Europea e in cui non vigono accordi bilaterali in materia di assistenza sanitaria possono usufruire della garanzia dell'assistenza sanitaria in forma indiretta: anticipare le spese e successivamente chiedere il rimborso tramite la Rappresentanza diplomatica italiana all'estero al Ministero della Salute - Direzione Generale per i Rapporti con l'Unione Europea e per i Rapporti Internazionali Ufficio VI - Sezione distaccata c/o Ministero degli Affari Esteri.
I cittadini italiani che trasferiscono (o hanno trasferito) la residenza in uno Stato con il quale non è in vigore alcuna convenzione con l’Italia perdono il diritto all’assistenza sanitaria, sia in Italia che all’estero, all’atto della cancellazione dall’anagrafe comunale e della iscrizione all’AIRE, fatta eccezione per i lavoratori di diritto italiano in distacco. L’iscrizione all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero) o il diritto di voto in Italia, non aprono un diritto all’assistenza sanitaria in Italia.
Tuttavia, ai sensi del DM 1° febbraio 1996 ai cittadini con lo stato di emigrato ed ai titolari di pensione corrisposta da enti previdenziali italiani, che rientrino temporaneamente in Italia, sono riconosciute, a titolo gratuito, le prestazioni ospedaliere urgenti e per un periodo massimo di 90 giorni per ogni anno solare, qualora gli stessi non abbiano una copertura assicurativa, pubblica o privata, per le suddette prestazioni sanitarie. (aise)

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