giovedì 21 luglio 2011

SUD SUDAN: Gli auguri del SECAM al nuovo Stato africano

“Se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui. Ora voi siete corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parte”. Così, con una citazione dalla prima Lettera di San Paolo Apostolo ai Corinzi, il Simposio delle Conferenze episcopali di Africa e Madagascar (SECAM) porge i suoi auguri al Sud Sudan, il 54.mo Stato africano proclamatosi indipendente il 9 luglio scorso. In un messaggio a firma del card. Polycarp Pengo, presidente del SECAM ed arcivescovo di Dar-Es-Salam, inviato ai vescovi del Sudan guidati da mons. Rudolf Deng Majak, si legge: “Siamo molto felici del fatto che ora voi siate una nazione africana nuova, sovrana ed indipendente”. “Preghiamo – prosegue il messaggio – perché la Chiesa in Sud Sudan contribuisca in modo non indifferente alla difesa dei diritti del popolo sudanese, così da assicurare che tutti i cittadini vivano in pace, come fratelli e sorelle, in un’unica famiglia di Dio”. Di qui, l’auspicio espresso dal SECAM affinché i vescovi sudanesi possano, insieme con “le organizzazioni della società civile”, “esortare la popolazione ad evitare azioni che potrebbero ostacolare il processo di sviluppo del Paese”. Da parte sua, le Conferenze di Africa e Madagascar assicurano al Sud Sudan che continueranno a “favorire la comunione e la solidarietà con la Chiesa locale e con l’intera popolazione, nello sforzo comune di trovare soluzioni valide alle sfide che attendono sia il nuovo Stato che tutta l’Africa”. (PIRO)

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