sabato 20 agosto 2011

Aiuti umanitari UNICEF

In Corno d'Africa sono 12,4 milioni le persone che hanno immediato bisogno di aiuto umanitario. Di questi 2,34 sono bambini malnutriti, 600.000 in modo grave. L’UNICEF, sin dall'inizio, ha sostenuto che questa è la carestia dei bambini e per questo ha fissato fra i primi e più urgenti obiettivi il raggiungimento di tutti i più piccoli con la campagna di vaccinazione.
Nei campi profughi di Dadaab la campagna di vaccinazione (antipolio, anti morbillo, somministrazione di vitamina A e di vermifughi) è stata completata il 5 agosto, raggiungendo oltre 70.000 bambini, il 95 % di quelli registrati nei campi.
Inoltre, sempre in tema di diritto alla salute, oltre 130.000 persone hanno anche beneficiato di aiuti sanitari di emergenza fatti pervenire dall’UNICEF a ospedali e ambulatori. Sono in corso anche campagne di vaccinazione integrate e l’UNICEF sta avviando il ripristino delle fonti idriche, oltre a interventi idrici e sanitari nelle aree di insediamento di profughi e sfollati.
Per rispondere al rischio colera, infine, l’UNICEF ha inviato in varie aree della Somalia, e soprattutto a Mogadiscio, scorte di medicinali e materiali sanitari anti-colera, mentre nei campi profughi in Etiopia -dove si sono registrati vari casi di morbillo- ha avviato, d’intesa con le autorità locali, campagne di vaccinazione ad hoc.
La gravità della siccità è sempre più accentuata, e si prevede continuerà a peggiorare nei prossimi mesi – il culmine della stagione secca dovrebbe essere attorno alla metà di settembre, con una stima dei raccolti dimezzata rispetto alla media degli ultimi 15 anni, solo nella regione somala. 200.000 famiglie della Somalia meridionale riceveranno ogni mese, per sei mesi, un sacco da 25 kg di farina mista di granturco e soia, 3 kg di olio e 15 kg di fagioli, sufficienti al sostentamento di una famiglia di 6 persone.
Nairobi e Mogadiscio continuano ad essere punti di snodo per la distribuzione capillare di scorte nutrizionali, di acqua e medicinali. Ancora molto complicato per gli operatori far pervenire gli aiuti nel Sud della Somalia mentre fondamentale è il contributo che riescono a garantire a Doobley, presso il confine col Kenya, e a Liboi, sulle principali vie di transito dei profughi somali verso i campi di Dadaab, in territorio kenyota, dove il 70% dei nuovi arrivi di agosto sono bambini. Qui sono presenti oltre 400.000 profughi, oltre la metà bambini, compresi 400 minori non accompagnati: il 90% delle donne arriva nei campi con in media 4 figli, spesso in condizioni terribili, tutti malnutriti o gravemente indeboliti.
Le decine di migliaia di persone e di bambini che rischiano la vita non possono non spingerci a ricordare che l’appello dell' UNICEF per raccogliere 315 milioni di dollari necessari agli aiuti nei primi sei mesi è al momento finanziato solo per il 56% e che, soprattutto, per salvare la vita ad un bambino bastano circa 35 euro, pari a 15kg di prodotti terapeutici da somministrare al piccolo per qualche settimana. (aise)


Nessun commento:

Posta un commento

Si invitano i lettori ad inviare il loro indirizzo email o di amici interessati per ricevere le NEWS AIM Madagascar: news@aim.mg
Lasciare un commento anche anonimo ci aiuta a migliorare il nostro blog.
Grazie