martedì 30 agosto 2011

VIAGGIO L’arte? S'impara a Pietrasanta

Per seguire le orme di Botero, Mitoraj e Yasuda, giovani da tutto il mondo vengono a bottega nei laboratori del marmo. E nel piccolo borgo della Versilia si moltiplicano atelier, studios e grandi eventi: D’artista

DALLA SCANDINAVIA, dalla Francia e dalla Turchia. Persino da un isolotto al largo del Madagascar. I giovani che vogliono imparare l’arte e, soprattutto, il mestiere vanno a Pietrasanta. La polvere del marmo sui volti e sui vestiti, il rumore degli scalpelli, accenti diversi che s’intrecciano: un tempo i laboratori del marmo erano oltre cento, ora raggiungono appena la ventina. Ma chi segue le orme di Fernando Botero, Igor Mitoraj e Kan Yasuda scegliendo Pietrasanta come bottega dove lavorare, trova in questo piccolo borgo a un passo dal mare di Versilia un'atmosfera da piccola Atene. Dinamica e all’avanguardia. Ed è con questo spirito che si consuma l’estate 2011, nel segno di Pi.Co. - Pietrasanta Contemporanea, contenitore di mostre ed eventi: pittura, scultura e design. Ma anche fotografia, installazioni e performance. Si è partiti con "Sopra/ naturale. La forma che riflette" (fino al 28 agosto), un percorso espositivo di sculture, dipinti, video art. Protagonisti, Loris Cecchini e Alberto Garutti, il belga Jan Fabre e il camerunense Pascale Marthine Tayou.
Interessanti anche "Cabinet de Dessin" (a Villa la Versiliana, fino all'11 settembre), dialogo sul valore progettuale ed espressivo del disegno - con opere di Dennis Oppenheim, Omar Galliani, Gianni Politi - e "Una corrente di aria fresca e leggera" (Palazzo Panichi, fino al 28 agosto) con artisti che interpretano in maniera originale il tema del paesaggio. Un long weekend di fine estate è dunque d’obbligo per fare shopping d'artista tra studios e atelier in riva al mare. Un concentrato di creatività sono i laboratori del marmo come Studio Sem, che negli anni '60 produceva per Henry Moore e Mirò. Basta varcarne il cancello (quasi sempre aperto) per respirare l’atmosfera internazionale di artisti che producono sculture, naturalmente in marmo. Quello di Carrara è ancora considerato pregiatissimo per la sua purezza. Le cave si possono visitare tutti i giorni (carraramarble.it) o con la guida dello scultore Neil Barab dal 4 settembre al 31 ottobre (prenotazioni e pacchetti speciali: Hotel Byron di Forte dei Marmi, hotelbyron.net). LoStudio Sem è a pochi passi da piazza Duomo, cuore storico dove si concentrano alcune delle gallerie più d’avanguardia, da Marco Rossi Arte contemporanea, con le sue esposizioni di pittura astratta, a Flora Bigai, attenta alla Pop Art, a Sylvia Loew, proveniente da San Paolo del Brasile, la cui produzione artistica si estende dai vasi e oggetti in ceramica a sculture in marmo o bronzo.
Intorno, le vie del passeggio: è qui che s’incontra lo smart set dell’estate versiliana. L’appuntamento all’ora dell’aperitivo è al bar Michelangelo(piazza Duomo 23). Per una buona frittura di pesce azzurro si va da Quarantuno, delizioso ristorante con dehors gestito da quattro donne: ricercato, attento alle materie prime, con una piccola boutique gourmand all’interno. Accanto c’è Carla Castellana, boutique di arte e design che propone anche griffatissime borse vintage e gioielli in resina. In zona, si mangia in compagnia di scultori e pittori all’Enoteca Marcucci, un must per la cucina local. Nella stessa via si trova l’atelier di Paolo Milani: stoffe pregiate e creatività per modelli che sembrano usciti da una quinta teatrale. Impossibile non notarlo. Tra gli habitué, Sophia Vari, moglie di Botero. Stile più contemporaneo da Zoe: tre boutique, per lui, per lei e per i piccoli, con linguaggi stilistici differenti, ma lo stesso leitmotiv: un’estetica raffinata. L’eleganza caratterizza anche l’hotel Palazzo Guiscardo, in stile Liberty, così come Villa Corte Lottiche ha camere di charme con pavimenti in marmo (ovviamente di Carrara) e boiseries in mogano e Locanda Pietrasantese, con suite che si affacciano sulla Cattedrale.
Uscendo dal centro, la passeggiata a mare porta a Marina di Pietrasanta, al Texas Beach Versilia: qui,una sessantina di comode tende total white, a distanza di sicurezza, una piscina olimpionica e un ristorante pieds dans la sable. Basta spostarsi verso Pisa, a Marina di Vecchiano, per trovare un'atmosfera più selvaggia: chilometri di sabbia circondati dalla macchia di Migliarino e da dune dorate. Se da un lato la costa versiliese affascina con i suoi chilometri di spiaggia, dall’altro la montagna e i suoi borghi, meno battuti e solitari, sono ancora più incantevoli. Come Candalla, alla base del monte Penna, nella zona di Camaiore. L’itinerario lungo il rio Lombricese (oasidilombrici. com) porta a mulini, frantoi e antiche fabbriche di pasta per arrivare alle polle di acqua cristallina immerse nel bosco. Per la sosta gourmand, l’Osteria Cadalla. Tra le mura di un antico mulino, circondato da corsi d’acqua e cascate, il ristorante ristrutturato dall’architetto Giulio Luccio è unico. In tavola, i sapori autentici toscani.
Fonte: www.leiweb.it

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