Un
gorilla che vive fra Nigeria e Camerun, il cacatua delle Filippine e la rana
mantella dorata del Madagascar. Sono queste tre delle 23 specie a rischio
estinzione che da quest’anno saranno al centro di altrettanti progetti di
conservazione. Il pacchetto di iniziative, deciso da una squadra di esperti a
livello internazionale, è finanziato da Sos (Save our species), con 3,3
milioni di dollari, un fondo di conservazione globale delle specie
lanciato dall’Unione mondiale per la conservazione della natura (Iucn), Banca
mondiale e Global
environment facility (Gef).
Secondo la lista ‘rossa’ dell’Iucn, un anfibio su tre, un uccello su otto e un
mammifero su quattro, risulta a rischio estinzione in natura.
Diciannove
diverse organizzazioni tuteleranno animali e piante nel loro habitat. “La
terribile situazione che sta affrontando la biodiversità – ha precisato Julia
Marton-Lefevre, direttore generale dell’Iucn – richiede un’azione e una
risposta. Sos sta cercando di raccogliere insieme conoscenze, expertise e risorse
per affrontare la piaga delle specie minacciate. Attraverso questi
entusiasmanti progetti speriamo di dimostrare che, se realizzata correttamente,
la conservazione funziona”.
Gli
animali più a rischio sono mammiferi, ma non sono le uniche specie. “Ignorare
la conservazione delle specie – afferma Jean-Christophe Viè, direttore di Sos –
significa ignorare un mondo nel quale le specie stanno scomparendo ad un ritmo
di 100 fino a mille volte superiore al normale. La perdita di piante e animali
selvatici è una minaccia reale al benessere dell’uomo, allo sviluppo
sostenibile e alla riduzione della povertà. In questo periodo di crisi
economica, non sarebbe saggio danneggiare ulteriormente la natura, la nostra
ultima rete di sicurezza”.
Fonte: eilmensile online
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