Sono colei che ha “scattato” la foto
simbolo della Giornata della Bellezza Sostenibile:
Vi voglio raccontare qualcosa di questa
foto e per farlo vi porto con me in Madagascar, quarta isola più grande del
mondo che ritrae e racconta il carisma antico e potente del continente nero
mantenendo vive delle unicità straordinarie, che fanno di questo territorio un
continente a sè.
È la natura che fa da protagonista in
questo viaggio indietro nel tempo e la foto che ho scattato ormai 5 anni fa ne
rappresenta tutta la sua grandezza. Il baobab è l’albero nazionale del
Madagascar, o gigante buono come viene definito, elevato a simbolo di una terra
di stupefacente biodiversità.
Mi trovavo a una ventina di km da
Morondava, dove centinaia di maestosi tronchi, con le chiome aperte a venti e
più metri di altezza, si allineavano lungo una strada di terra rossa e formano
quello che è universalmente conosciuto come Allée des baobab, viale dei baobab.
Amo questa foto perché emana vita,
energia, forza. Questo albero dalle dimensioni maestose è chiamato dagli
africani “albero magico” e “albero della vita” grazie alle sue infinite
proprietà. Questo immenso e poderoso simbolo dell’Africa che sembra unire il
cielo alla terra, fornisce infatti agli uomini, nutrimento e rimedio a molti
disturbi e malattie di vario genere. Nella medicina tradizionale è utilizzato
per combattere la febbre e come analgesico.
E’ fondamentale dal punto di vista
alimentare visto il suo elevato quantitativo di vitamina C (molto più delle
comuni arance!). Inoltre, contiene vitamine del gruppo B e la vitamina PP
fondamentali per lo sviluppo dell’organismo. A tutto questo dobbiamo anche
aggiungere che la polpa di baobab è in grado di contribuire all’apporto di
acidi grassi essenziali ed alcuni minerali. Le sue proprietà nella cosmesi
naturale sono a dir poco eccezionali, dove si usa la polpa, l’olio dei semi, la
foglia e la fibra rossa.
La linea hydramemory che rappresenta il simbolo dell’idratazione in [comfort
zone] contiene l’estratto di baobab e la sua efficacia idratante è legata alle
mucillagini che si ottengono dalle sue foglie perchè hanno la capacità di
legare grandi quantitativi di acqua.
La vita del baobab è lunghissima : la
maggior parte di queste piante vivono 500 anni, ma in alcune parti dell’africa
sembra che ne esistano esemplari vecchi di 5.000 anni. E’ una delle piante più
imponenti del regno vegetale : può infatti sopravvivere a incendi e condizioni
climatiche difficili per diversi secoli. Il grande tronco con i suoi tessuti
spugnosi adatti ad accumulare i liquidi che permettono alla pianta di
incamerare acqua durante la stagione delle piogge e di conservarla per la
stagione secca, divenendo così una riserva idrica sia per le popolazioni che
per gli animali che vivono nei dintorni.
Dice un’antica leggenda africana che
“…il baobab era, all’inizio del mondo,
molto vanitoso e si pavoneggiava per la sua superba bellezza. Dio, stanco di
sentirlo, lo punì capovolgendolo”
ed è per questo motivo che la sua
chioma contorta assomiglia alle radici di un albero.
Immaginate la mia sorpresa nel vedere
la mia foto girare l’Italia in centinaia di vetrine e locandine e giornali. Ora
però non è più solo una foto ma avete anche una storia e di questo vado fiera.
Fonte: www.giornatadellabellezzasostenibile.com/tag/simona/
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