venerdì 17 febbraio 2012

Ciao, è Simona che vi parla!


Sono colei che ha “scattato” la foto simbolo della Giornata della Bellezza Sostenibile:

Vi voglio raccontare qualcosa di questa foto e per farlo vi porto con me in Madagascar, quarta isola più grande del mondo che ritrae e racconta il carisma antico e potente del continente nero mantenendo vive delle unicità straordinarie, che fanno di questo territorio un continente a sè.

È la natura che fa da protagonista in questo viaggio indietro nel tempo e la foto che ho scattato ormai 5 anni fa ne rappresenta tutta la sua grandezza. Il baobab è l’albero nazionale del Madagascar, o gigante buono come viene definito, elevato a simbolo di una terra di stupefacente biodiversità.
Mi trovavo a una ventina di km da Morondava, dove centinaia di maestosi tronchi, con le chiome aperte a venti e più metri di altezza, si allineavano lungo una strada di terra rossa e formano quello che è universalmente conosciuto come Allée des baobab, viale dei baobab.

Amo questa foto perché emana vita, energia, forza. Questo albero dalle dimensioni maestose è chiamato dagli africani “albero magico” e “albero della vita” grazie alle sue infinite proprietà. Questo immenso e poderoso simbolo dell’Africa che sembra unire il cielo alla terra, fornisce infatti agli uomini, nutrimento e rimedio a molti disturbi e malattie di vario genere. Nella medicina tradizionale è utilizzato per combattere la febbre e come analgesico.

E’ fondamentale dal punto di vista alimentare visto il suo elevato quantitativo di vitamina C (molto più delle comuni arance!). Inoltre, contiene vitamine del gruppo B e la vitamina PP fondamentali per lo sviluppo dell’organismo. A tutto questo dobbiamo anche aggiungere che la polpa di baobab è in grado di contribuire all’apporto di acidi grassi essenziali ed alcuni minerali. Le sue proprietà nella cosmesi naturale sono a dir poco eccezionali, dove si usa la polpa, l’olio dei semi, la foglia e la fibra rossa.
La linea hydramemory che rappresenta il simbolo dell’idratazione in [comfort zone] contiene l’estratto di baobab e la sua efficacia idratante è legata alle mucillagini che si ottengono dalle sue foglie perchè hanno la capacità di legare grandi quantitativi di acqua.
La vita del baobab è lunghissima : la maggior parte di queste piante vivono 500 anni, ma in alcune parti dell’africa sembra che ne esistano esemplari vecchi di 5.000 anni. E’ una delle piante più imponenti del regno vegetale : può infatti sopravvivere a incendi e condizioni climatiche difficili per diversi secoli. Il grande tronco con i suoi tessuti spugnosi adatti ad accumulare i liquidi che permettono alla pianta di incamerare acqua durante la stagione delle piogge e di conservarla per la stagione secca, divenendo così una riserva idrica sia per le popolazioni che per gli animali che vivono nei dintorni.
Dice un’antica leggenda africana che
“…il baobab era, all’inizio del mondo, molto vanitoso e si pavoneggiava per la sua superba bellezza. Dio, stanco di sentirlo, lo punì capovolgendolo”
ed è per questo motivo che la sua chioma contorta assomiglia alle radici di un albero.
Immaginate la mia sorpresa nel vedere la mia foto girare l’Italia in centinaia di vetrine e locandine e giornali. Ora però non è più solo una foto ma avete anche una storia e di questo vado fiera.
Fonte: www.giornatadellabellezzasostenibile.com/tag/simona/

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