giovedì 9 febbraio 2012

Nuova pianta fiorita scoperta alle isole Figi, ma solo un esemplare e in un'area a rischio incendi


Durante una ricerca svolta dalla Water and nature iniziative (Wani) dell'Iucn sulla biodiversità nel Distretto di Nakasaleka, nelle Isole Figi, e stata scoperta una "nuova" pianta fiorita negli altopiani vicino al piccolo villaggio di Matasawalevu, sull'isola di Kadavu.
Si tratta di una delle oltre 190 specie di Medinilla, che vivono in Madagascar, Africa, Asia meridionale e nelle isole del Pacifico. Delle 193 specie, 11 si può trovano solo nelle isole Figi, una di queste è il Tagimoucia, (Medinilla waterhousei), il fiore simbolo delle Figi.
La pianta non ha ancora un nome comune, ma è stato proposto il nome scientifico di Medinilla matasawalevu, in onore del villaggio dove è stata ritrovata. E' in corso il lavoro per confermare l'esatta classificazione della Medinilla, compresa l'analisi del suo Dna. La nuova specie è stata individuata al confine tra la prateria e la foresta, in una posizione che la rende estremamente vulnerabile agli incendi che purtroppo sono comuni nell'area.
Ma c'è un problema ancora più grosso, come spiega Marika Tuiwawa, lo scopritore del nuovo fiore che lavora per il Wani e l'University of the South Pacific's Institute of Applied Science, «Siamo riusciti a trovare solo una pianta di questo tipo. Le attività agricole commercial e gli incendi incontrollati sono le principali minacce per questa specie. Un semplice incendio la potrebbe distruggere in pochi minuti.
Jane Smart, global director del Biodiversity conservation group dell'Iucn è sia soddisfatta che preoccupata: «Il fatto che una sola pianta di questo tipo sia stata trovata finora e che si trovi in un luogo così vulnerabile, dovrebbero suonare come un campanello d'allarme, La sfida è ora quella di proteggere la nuova specie e di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla sua importanza per le comunità locali, per assicurare il suo futuro a lungo termine».
Il team del Wani/Uucn che opera a Kadavu Island lavora anche con le comunità locali per aiutarle a gestire meglio le risorse idriche dell'isola e ha trovato la nuova pianta proprio mentre monitorava il degrado del bacino idrografico dell'area.
Milika Sobey, coordinatore del Water and wetlands programme dell'ufficio regionale dell'Oceania dell'Iucn, sotolinea che «La scoperta di questa specie precedentemente sconosciute di piante ci dà il senso di quanto fragile può essere la natura. Il fatto che sia stata trovata durante i lavori su un progetto di gestione dei bacini idrici è una lezione in più di quanto sia importante che la natura sia tra le priorità per la gestione dell'acqua».
Mark Smith, direttore del Global water programme Iucn, ribadisce che «Attraverso l'iniziativa "Water and Nature" l'Iucn ha dimostrato, in oltre 30 Paesi nel mondo, che lavorando con la popolazione e partner locali è possibile mettere in atto soluzioni sostenibili in grado di soddisfare le esigenze idriche delle persone e della natura».
Fonte:Greenreport.it

 


 

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