Il mio nome è Léa Ratsimbazafy , sono
nata a Ambatondrazaka nella provincia di Tamatave.
Attualmente svolgo il lavoro di
collaboratrice familiare presso alcune famiglie italiane ma sono in procinto di
avviare una mia impresa di sartoria artigianale, che chiamerò’ “LINA TESSUTI E
RICAMI”.
Sono sposata con tre figli, due maschi e
una femmina. Il primo, Faniry di 22 anni frequenta il terzo anno di ingegneria
informatica presso l’Università Roma Tre; la seconda Iantsa di 20 anni
frequenta il secondo anno di ingegneria chimica presso l’Università La Sapienza
di Roma; il terzo Ifaliana di 17 anni frequenta il quarto anno del liceo
scientifico.
Quando
è arrivata in Italia:
Mi sono
trasferita in Italia, a Roma, nel 2001 per migliorare le nostre condizioni di
vita in quanto in quel periodo la nostra situazione economica era estremamente
difficile.
Con la
mia laurea di ingegneria chimica conseguita nel 1986 e il diploma in gestione
d’impresa executive management conseguito nel 1994 ho lavorato per 12 anni con
grande soddisfazione presso il Ministero della Salute del Madagascar, prima
come responsabile di produzione farmaceutica e poi come responsabile del
controllo qualità di prodotti alimentari.
Purtroppo
il reddito percepito era insufficiente a mantenere dignitosamente la mia
famiglia e quindi mi sono decisa a trasferirmi in Italia sperando in un futuro
migliore sopratutto per i miei figli.
È
stato difficile:
L’inizio
è stato molto difficile e non potendo utilizzare in Italia la mia laurea e le
mie competenze professionali l’unico lavoro che ho trovato è stato quello di
collaboratrice familiare.
Inizialmente
ero ospite di una famiglia malgascia e quindi non mi sono subito adattata alle
abitudini italiane; poi pian piano la situazione è migliorata e mi sono
inserita meglio anche con l’aiuto della comunità malgascia presente a Roma.
In
seguito mi ha raggiunto mio marito Danny e i miei figli, abbiamo preso in
affitto una casa e con molti sacrifici siamo riusciti a farli studiare tutti e
tre.
Continuate
a mangiare riso:
Nella
nostra casa la sera si mangia quasi sempre riso ma a pranzo i figli mangiano
abitualmente la pasta sia a casa che all’università.
Cosa
le manca di più:
Le
persone e le abitudini malgasce mi mancano tanto: la vicinanza della mia
famiglia d’origine, dei miei fratelli e sorelle, le loro chiacchiere, le
risate. Per il cibo non c’è problema perché si trova tutto sul mercato
italiano, meno che le “ravitoto” e le “voajobory”.
Cosa
le piace dell’Italia:
Dell’Italia
in particolare mi piace la diversità delle stagioni: la neve in inverno, il
mare in estate e le mezze stagioni, l’autunno e la primavera, con l’esplosione
di colori e fiori che abbelliscono le strade e i balconi.
Come
sono gli italiani:
Per
quanto riguarda l’accoglienza mi ritengo molto fortunata perché gli italiani
con me si sono dimostrati quasi sempre cortesi e gentili. Ho diverse amiche
italiane conosciute in ambito lavorativo o di vita sociale; questi rapporti si
sono poi estesi alle rispettive famiglie.
La
sua religione:
Sono di
religione protestante e vado in chiesa tutte le domeniche svolgendo tanti
impegni nella nostra chiesa: la diaconia, la tesoreria del gruppo delle donne,
presidente del gruppo di preghiera e tante altre attività legate alla mia arte personale (ad es. decorazione degli ambienti in occasione
di celebrazioni o eventi speciali).
Sono
andata a S. Pietro ad ascoltare il Papa in occasioni importanti come il Natale.
Ha
visitato altre città:
Ho
visitato qualche altra città in Italia ma non molte: mi è molto piaciuta
l’Isola d’Elba e in particolare Venezia, ma non mi piacerebbe abitarci!
Cosa
apprezza degli italiani:
Dell’Italia mi piace la gente dal carattere molto aperto, la
varietà del mangiare, il paesaggio molto vario e bello, i monumenti della Roma
antica; purtroppo non ho ancora visitato i musei, sono tanti e il mio tempo
libero è poco!
È ritornata in Madagascar:
Pur
desiderandolo molto non sono riuscita ancora a tornare in Madagascar per
visitare i miei parenti, anche se molti di loro sono venuti a trovarmi in
Italia. In questa occasione di incontro è una grande festa, ci raccontiamo
tante cose, sono curiosi della mia vita in Italia, del mio lavoro e della mia
nuova vita!
Ha
dei progetti:
Vorrei
dire due parole sulla mia nuova esperienza di lavoro che sto intraprendendo con
tanta determinazione per potere cambiare le condizioni di vita.
Infatti
la mia nuova attività riguarda quello che io sento di poter fare sulla base
delle conoscenze acquisite presso la mia famiglia in Madagascar nel campo del
ricamo e della sartoria.
Partendo
da questa esperienza, migliorata negli anni con la conoscenza dei gusti degli
italiani, sto costituendo una mia ditta individuale, aprendo un mio laboratorio
di sartoria per la confezione e rifinitura a mano di abiti per bambini.
In
futuro l’attività si può ampliare con la vendita di vestiti importati dal
Madagascar e rifiniti nel mio laboratorio.
La
possibilità di successo del mio progetto deriva, non solo dalla mia
determinazione, ma anche dal sostegno che fortunatamente ho trovato da parte di
alcuni amici italiani che fanno parte di enti e istituzioni, dalla comunità
religiosa e dalle associazioni italo-malgasce che aiutano gli stranieri nello
sviluppo di nuove imprese sulla base di progetti credibili e affidabili.
Dovendo oggi scegliere farebbe le stesse cose:
Se oggi
dovessi scegliere non cambierei niente della mia vita, non mi pento della
decisione che ho preso di venire in Italia, anche se mi è costata tanti
sacrifici.
Ho fatto
questo per migliorare lo stato della mia famiglia, spinta da una grande
speranza e da tanto coraggio.
Io sono
soddisfatta nel vedere i miei figli consapevoli della loro situazione che
cercano di istruirsi al massimo. Capiscono che lo studio è l’amico che non li
lascerà mai, non li tradirà, e servirà come protezione nelle loro difficoltà.
Oggi
guardo il Madagascar con occhi diversi, io all'estero rappresento questa Grande
Isola con tutte le sue ricchezze naturali con il suo popolo che è la vera forza
del paese. Questo è CIO' che vivo tutti giorni e non mi stanco nei miei passi,
nella mia corsa tra le strade di Roma senza riposo; vedo ancora l’immagine di
questa donna malgascia nel campo che porta il figlio sulle spalle mentre lavora;
e io oggi, ho questo ricordo che mi segue mentre lavoro a casa mia, mentre
assisto le varie famiglie e le loro case.
Adesso,
mentre cerco di impostare la mia piccola impresa, questo ricordo mi segue
ancora e mi spinge passo dopo passo a cercare di costruire il futuro mio e dei
miei figli per avere successo nella vita che io costruisco. Cosi vado avanti,
forte e coraggiosa con tutta la speranza di un domani migliore. Spero
che questo nuovo anno sia una partenza, un percorso e una meta orientata verso
la realizzazione dei i miei desideri.
Auguri Lea
Nessun commento:
Posta un commento
Si invitano i lettori ad inviare il loro indirizzo email o di amici interessati per ricevere le NEWS AIM Madagascar: news@aim.mg
Lasciare un commento anche anonimo ci aiuta a migliorare il nostro blog.
Grazie