giovedì 9 febbraio 2012

Il mondo in libreria


Nuova edizione degli “Incontri senza confine” alla Bassanese. Quattro serate dedicate alla “letteratura migrante”, tra orizzonti allargati e stretta attualità

Ci sarà Milton Fernàndez, scrittore, regista e docente dell'Uruguay, autore di opere “che raccontano di migrazione, spostamenti, inquietudini ma anche del bisogno umano di radici.” Poi sarà il turno di Shady Hamadi, giovane scrittore italo-siriano, testimone e interprete di uno dei punti più caldi della crisi mediorientale. E ancora Tullio Chiminazzo, economista, scrittore e fondatore del Movimento Mondiale “Etica ed Economia”, il cui ultimo libro racconta dei nuovi progetti di economia sostenibile in Madagascar. Gran finale con Khaled Fouad Allam, il noto giornalista, scrittore e sociologo di origine algerina ritenuto uno dei massimi esperti sul tema dell'immigrazione islamica.
E' il poker d'assi che per tutto il mese di febbraio, nelle serate dei giovedì alla libreria “La Bassanese”, darà vita all'edizione 2012 degli “Incontri senza confine”: la rassegna dedicata agli scrittori migranti, organizzata dall'associazione interculturale “Il quarto ponte” in collaborazione col libraio Marco Bernardi e con il contributo dell'Associazione Culturale Bassanese.
“Un'occasione culturale - affermano gli organizzatori - per conoscere i Paesi d'origine degli scrittori ospiti della manifestazione e per confrontarsi sull'Italia e gli italiani visti con gli occhi altrui, quell'Italia che ha da poco conosciuto 150 anni di unità ma che fa fatica, per vari motivi, a riconoscersi e a riconoscere gli altri.”
Ma anche un'opportunità di avvicinarsi alla “letteratura migrante”: interessante fenomeno creativo costituito da autori, come spiega l'ideatrice della rassegna Janaina Cesar, “che usano la forma narrativa del Paese d'origine, scrivendo in italiano.”
“Sono scrittori coraggiosi, che affrontano temi coraggiosi - puntualizza Marco Bernardi della libreria La Bassanese -. Per questo cercheremo ad ogni incontro di inserire argomenti di attualità.” 
E c'è anche chi, come il bassanese Chiminazzo - attraverso l'esperienza del Madagascar, primo punto di partenza e di arrivo dello scambio di capacità imprenditoriali  promosso da “Etica ed Economia” - rovescia completamente i termini della questione della crisi economica e dei Paesi in via di sviluppo.
“La crisi, per i Paesi in via di sviluppo, è un'opportunità - afferma -. E' l'occasione storica nella quale il Sud del mondo non è più obbligato a guardare l'Occidente come un modello da seguire. Se vogliamo favorire uno sviluppo sostenibile in questi Paesi dobbiamo cercare di partire dal basso, e cioè dalla gente comune. Non dobbiamo imporre le nostre idee, ma ascoltare l'altro.”
Il “giro del mondo in libreria” è quindi pronto ad alzare il sipario. Alla fine di ogni incontro con gli autori, strutturato in forma di intervista e intervallato dalle letture di Anna Branciforti, gli organizzatori offriranno un piccolo buffet dal Paese di provenienza dell'ospite della serata. 

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