Il nome di Île Sainte-Marie è associato alla storia della pirateria. Fra il XVII e il XVIII secolo, infatti, l’isola fu scelta come base da numerosi gruppi di pirati e bucanieri che depredavano le flotte mercantili di ritorno dalle Indie Orientali. Fra gli altri, vissero a Sainte-Marie William Kidd e Robert Culliford. I pirati si integrarono con le popolazioni del luogo, dando origine a un gruppo etnico di sangue misto, che prese il nome di Zana-Malata. Wikipedia.
L’isola, 60 chilometri di lunghezza per 10 di larghezza, si trova davanti alle coste nord orientali del Madagascar, affacciata sull’oceano indiano, e sulle rotte delle Megattere. Grazie alle sua storia (ancora oggi non è difficile imbattersi in cacciatori di tesori), ha mantenuto una natura intatta, che offre ai suoi visitatoti numerosi scorci da “cartolina”.
Marco ci racconta di una natura lussureggiante, di un’escursione sulla splendida isola Aux Nattes, raggiuta a bordo di piroghe, di immersioni in acquari naturali come quello nei pressi della laguna di Vavate, dei caratteristici mercati malgasci, e del Tamarin.
Un lungo viaggio per arrivare a Sainte-Marie, il giusto prezzo per una vacanza “fuori dal mondo”.
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