venerdì 18 febbraio 2011

La lettera che l’incaricato d’affari svizzero a Torino, Abraham Louis Tourte, invia al Presidente del Consiglio dei Ministri di S. M. il Re d’Italia, Camillo Benso Conte di Cavour.



"Torino, 2 aprile 1861
Eccellenza,
Con nota del 23 corrente, il comandante Jocteau ha informato il Consiglio federale che il Parlamento nazionale ha votato, e che Sua Maestà il Re di Sardegna ha sanzionato, la legge in virtù della quale Vittorio Emanuele II assume, per lui e per i suoi successori, il titolo di Re d’Italia.
Il Consiglio federale mi incarica di ringraziare il Governo del Re d’Italia di questa comunicazione e di testimoniargli quanto è stato toccato dai sentimenti d’amicizia di cui, in questa occasione, egli si è mostrato animato verso la Svizzera.
Essa, per la sua parte, contribuirà lealmente, e per quanto in suo potere, a mantenere e a rinsaldare ancora con il nuovo Regno d’Italia le antiche relazioni di buona amicizia che sussistevano da così lungo tempo tra la Sardegna e la Confederazione.
Voglia, Eccellenza, far partecipe il Governo che lei presiede degli auguri che io ho formulato, a nome del mio paese, in favore della nuova era che Sua Maestà Vittorio Emanuele ha appena inaugurato per l’Italia e gradisca l’assicurazione della mia altissima considerazione".
Il Consiglio federale svizzero aveva informato Torino della sua intenzione di riconoscere prontamente il nuovo Stato, dopo che il 17 marzo il Parlamento aveva proclamato Vittorio Emanuele Re d’Italia, chiarendo tuttavia di poter procedere in tal senso solo dopo che una grande potenza avesse compiuto il primo passo.
Nell’attesa che ciò accadesse si verificò un incidente diplomatico: un giornale torinese, la Gazzetta militare, diede alle stampe un articolo in cui si parlava di una possibile tripartizione della Svizzera tra Italia, Francia ed Austria, provocando agitazione tra l’opinione pubblica elvetica e mettendo in forse le buone intenzioni del Governo di Berna. Cavour costrinse allora la Gazzetta militare a pubblicare una rettifica e comunicò alle autorità svizzere che la Corte di Torino non condivideva le tesi esposte dal giornale, giudicandole anzi assurde.
Risolto l’incidente ed ufficializzato il riconoscimento da parte della Gran Bretagna, il Consiglio federale svizzero diede mandato al suo rappresentante a Torino di comunicare al Conte di Cavour il riconoscimento elvetico.
Abraham Louis Tourte

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