giovedì 10 febbraio 2011

Testimonianze da Loppiano

- AUTORE: ANNAMARIA SALVEMINI

Il nostro corrispondente speciale da Loppiano Redi Maghenzani ha portato, all’interno dello spazio dedicato alla realtà dei focolari, una testimonianza davvero unica e toccante: Jean Ranàivo Arisòa. Nato in Madagascar da una famiglia unita e gioiosa, ha 5 fratelli e 6 sorelle. Cresciuto con un’educazione cattolica grazie ai genitori, andava a Messa ogni mattina prima di andare a scuola. A 19 anni la svolta e da lì la consapevolezza dell’importanza della Parola di Dio.
Riportiamo un brano dell’intervista telefonica realizzata all’interno di “Di giorno in giorno”.
D: “I tuoi 19 anni importanti, perché?
R: Da piccolo godevo di buona salute, lo studio andava molto bene. Sentivo anche un desiderio di essere per Dio, di appartenere a Lui. Nel 1976, a 19 anni,una malattia dolorosa difficile da guarire mi ha provato duramente. Ho rivisto la mia vita, ho riflettuto ed infine ho capito che Dio che ha tutto in mano e appartengo a Lui. Quindi ho pregato col mio essere: SONO TUO. MUOIO PER TE, VIVO PER TE. Ho continuato le cure mediche con fiducia e qualche settimana dopo sono guarito. Mi preparavo per l'esame della Maturità Matematica. Ma sono diventato una persona nuova. Vedo il mondo, lo studio, con una logica diversa di prima. Ho scelto Dio, Lui ha preso il primo posto nel mio cuore e nella mia vita.

D: Come è diventata importante la Parola di Dio per te?
R: Cercavo una soluzione per rimanere cristiano tutto il giorno ed ogni giorno. E’ stato un libro a cambiarmi la vita, un libro di Chiara Lubich che mi ha illuminato sulla mia vita di essere cristiano. Mettere in pratica la Parola ci fa come Gesù.

D: E la Parola diventa vita….
R: Una domenica dopo la messa, incontro un amico della scuola primaria, aria smarrita e disperato, senza sorriso. Lo porto a casa, condividiamo cibo, vestiti e mi racconta la sua esperienza. Ha trascorso 6 mesi in prigione, cerca un aiuto per il processo ma nessuno lo aiuta. Nel mio cuore risuona la Parola: Gesù ha amato fino alla fine i suoi. Deciso ad aiutarlo, cerco nella mia agenda l’indirizzo di chi avrebbe potuto aiutarlo: I padri Trinitari, che a Tananarive, la capitale del mio paese, curano i prigionieri, soprattutto quelli senza difesa. Lì un religioso italiano mi ha fatto conoscere Chiara Lubich. Vicino a casa dei trinitari c'è la scuola delle suore Orsoline di Verona. Con la preside della scuola è nata un’amicizia nel nome di Chiara. Mi ha permesso di leggere i libri ed ascoltare le cassette che aveva sul movimento dei focolari, concedendomi una sala di classe per farlo. Quindi andavo li ogni giovedì pomeriggio, e pian piano si sono uniti insegnanti, alunni, aspiranti con cui abbiamo poi formato la comunità di Tananarive.
D: Grazie a te ha cominciato a diffondersi in Madagascar lo Spirito di Unità
R: Infatti dopo aver scritto a Chiara Lubich, una focolarina è passata a trovarci. Da tutta l’isola veniva gente a Tananarive per vivere la Parola insieme a noi. In seguito, per lavoro mi sono trasferito ad Ambatondrazaka, città a 150 km a nord della capitale, dove nel 1991 sono sorti i centri del Movimento in Madagascar. Ho lasciato il mio paese nel 1985, seguendo la via per l'unità voluta da Gesù.”

E ora la sua vita è a Loppiano.

Nessun commento:

Posta un commento

Si invitano i lettori ad inviare il loro indirizzo email o di amici interessati per ricevere le NEWS AIM Madagascar: news@aim.mg
Lasciare un commento anche anonimo ci aiuta a migliorare il nostro blog.
Grazie