Gli italiani sono pronti a mettersi in posa per farsi
“fotografare”. Una gigantesca istantanea sarà scattata domenica 9 ottobre 2011
allo scoccare della mezzanotte, in occasione del Censimento Generale della
Popolazione e delle Abitazioni del nostro Paese. Il quindicesimo dall’anno
dell’Unità d’Italia. “Un paese in crescita” potrà essere il titolo,
qualora ce ne fosse bisogno, dell’indagine che illustrerà la situazione
demografica italiana. Dati importanti che saranno presi in considerazione nel
prossimo decennio, a partire dalla ripartizione dei seggi in Parlamento (come
previsto dalla Costituzione).
Seppure i dati saranno pubblicati solo nel 2012, l’Istat (Istituto Nazionale di
Statistica) conterà chi abitualmente dimora lungo la Penisola. Si tratta del Censimento
numero 15 che, come sempre, si svolge nell’anno che termina con il numero 1. Il
costo previsto si aggira sui 600 milioni di euro, stanziati dalla Finanziaria,
una cifra importante ma non eccessivamente dispendiosa, come evidenzia Enrico
Giovannini, presidente Istat: “Se si considera il costo pro capite, il
censimento in Italia è uno dei più economici d’Europa”. La spesa impiegata per
il primo censimento fu di 300mila lire, un “credito straordinario” utilizzato
per registri e schede varie.
A distanza di un secolo e mezzo dall’Unità d’Italia si nota come le province
sono quasi raddoppiate (59 contro le attuali 107) e la popolazione triplicata.
Se nel 1861 risiedevano in Italia poco più di 22 milioni di persone, gli ultimi
dati del 2011 parlano del superamento di 60 milioni di abitanti, che
rappresentano quasi l’1% della popolazione mondiale (che taglierà il traguardo
dei 7 miliardi di individui proprio ad ottobre). Come ogni censimento, infine,
si affianca alla popolazione la conta di abitazioni ed edifici (nel 1861 si
parlava di “casali”, “centri” e “case sparse”).
Quello del 2011 sarà un censimento rivoluzionario. Sono stati dimezzati i
rilevatori rispetto al 2001 (quando la popolazione era di 57 milioni) e per la
prima volta il questionario sarà inviato via posta, anche se la grande novità
sarà quella di poterlo compilare online. Non bisogna dimenticare, però, i tanti
anziani residenti nel nostro Paese, che non dispongono di un computer e hanno
bisogno di aiuto per la compilazione del questionario. Dalla rilevazione
saranno numerose le caratteristiche degli italiani che verranno fornite, tra
cui quello sulle famiglie delle coppie non coniugate di persone dello stesso
sesso, oltre, ovviamente, al discorso degli stranieri, che vivono nel nostro
Paese. Immigrati iscritti all’anagrafe o quelli che non si sono mai registrati
pur avendone diritto, o ancora chi ha fatto domanda di permesso di soggiorno,
poiché non tutti si cancellano dall’anagrafe quando cambiano comune di
residenza.
Non un album fotografico da sfogliare, dunque, ma una foto piena di dettagli.
Pur trattandosi di un avvenimento importante, il censimento (almeno nel metodo
tradizionale) sembra avere le ore contate nel nostro Paese. Solo un anno fa
ancora non si era ancora certi se sarebbe stato ancora svolto. In Scandinavia
ad esempio si incrociano fonti diverse per un archivio sempre aggiornato,
mentre in Usa e Canada si usano due versioni di questionario, una breve e una
lunga con una rilevazione a campione. Nel frattempo prepariamoci al meglio per
questo avvenimento. Buon censimento a tutti. (L'Ottimista / ItalPlanet News)
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