A Nosy Be (un’isola del Madagascar) vive una donna italiana di nome Manina, insegnante di filosofia in pensione. Arrivo' nel 1997 per trascorrervi una vacanza e affascinata dal posto decise di trasferirsi stabilmente.
"Vivendo l'isola" venni a contatto con le problematiche locali e con la condizione in cui gravavano molti bambini, sia dal punto di vista fisico che da quello dell'istruzione.”
Inizio' cosi' a pagare la retta scolastica ad alcuni bambini. In poco tempo le richieste si moltiplicarono. Cominciò a costruire alcune scuole e stipendiare i maestri. Le prime strutture ospitavano 120 bambini, oggi le scuole di Manina sono 200 e più di 12000 i bambini che vi accedono gratuitamente. "..Non ero andata a fare la missionaria, cercavo un luogo per scrivere e pescare, volevo fare il punto della mia vita. era il dicembre del ’97, vacanze di Natale, Nosy Be, isola grande, a nord ovest del Madagascar, nel canale del Mozambico, è il posto dove ho scelto di vivere”
Il nome Manina, difficilmente spiegabile in Italia, in malgascio significa “nostalgia di una persona lontana”. Nostalgia è quello che provano gli abitanti, quando lei si allontana dall’isola, nostalgia è ciò che sente Manina per Nosy Be quando è in Italia. Camminare per le strade di Nosy Be al fianco di Manina, significa essere sommersi da un’ondata di “Ciao Manina!”. Non è un saluto è un grido, che tutti le rivolgono accompagnato da un sorriso. Questo è il segno più tangibile della loro riconoscenza. Lei non è “Vazah” (che è il nome con cui i malgasci chiamano i bianchi): il popolo malgascio riconosce la sua appartenenza alla propria terra.
Lentamente è diventata un punto di riferimento per la popolazione, la sua attività è efficace perché capillare, senza troppe pretese. Sono molte le persone che Manina ha strappato all’indigenza (e a volte alla morte) e che oggi vivono dignitosamente grazie a lei e al supporto dell’associazione da lei fondata.
“Tutte le ingiustizie a cui nella nostra civiltà non c’è rimedio, lì le posso riparare. Con la massima sincerità: faccio molto ma quello che ricevo è ancora di più”
Tutto ciò che è stato costruito è di proprietà dei malgasci, e resterà al popolo malgascio.
Quello che abbiamo fatto finora
Nel 2001
La prima Scuola materna gratuita "Tsaiky Tsara"( pron.cechi ciara) (Bambini Buoni).
Nel 2003
Le scuole " comunitarie" gratuite sono 40, 2.500 gli alunni.
Aperto un ambulatorio (Ad Ambondrona), con medico, visite e medicine gratuite.
Aperta una casa per 6 anziani e paraplegici.
Distribuzione mensile di riso a 100 indigenti.
Nel 2004
In Madagascar, Manina riceve il titolo di “Chevalier de l’Ordre National de la Republique de Madagascar”.
In Italia, nasce l’Associazione “ I Bambini di Manina del Madagascar”.
Le scuole "Tsaiky Tsara" sono 70 e si estendono in Madagascar (con 7 scuole)
Iniziano i corsi di alfabetizzazione per adulti nei villaggi.
Nel 2005
Le scuole sono 100 a N.Be, 19 in Madagascar.
Costruite 2 toilettes pubbliche.
Costruito un campo di Basket.
Nel 2006
Le scuole sono 152 in totale.
Distribuzione di riso a 160 indigenti.
Riabilitazione della sede della Croce Rossa,in città.
Riabilitazione del carcere di Hell-Ville.Vitto e medicine ai carcerati.
Aperto un dispensario a Nosy Faly.( già 7 scuole)
Iniziato l’allevamento di mucche e vitelli a Djabala Honko
Nel 2007
Aperta la Scuola Secondaria Superiore “ Comunitaria” ad Ambondrona,con mensa scolastica, biblioteca e pozzo.
Aperti 2 pozzi in altri villaggi.
Un secondo ambulatorio( a Jabala Honko).
Gli indigenti sono 200.
Gli alunni sono 10.000
Nel 2008
Il Presidente della Repubblica Napolitano ha conferito a Manina l’ Onorificenza di “Ufficiale della Repubblica Italiana per Meriti”.
Viene aperto il terzo dispensario ( ad Antanamitarana)
All’Ospedale della città: riabilitazione del reparto Maternità.
Decentralizzata la distribuzione del riso.Gli indigenti sono 240.
Distribuzione di latte a 70 neonati, ogni lunedì.
300 circoncisioni nei nostri ambulatori.
A Nosy Faly 11 scuole e un pozzo.
Nel 2009
Nasce la Scuola di Agricoltura, una MFR (maison familial rural) per 40 alunni.
All’Ospedale della città: riabilitato e completato il gabinetto dentistico.
Riabilitato l’appartamento del chirurgo.
Corso di alfabetizzazione in città.
Gli indigenti che ricevono il riso mensilmente sono 312.
Nasce a Nosy Be l’Associazione Tsaiky Tsara malgascia:Afotsama.
Nel 2010
Le scuole sono più di 200, situate a Nosy Be e in Madagascar e ci lavorano più di 250 persone.
I bambini scolarizzati sono circa 12.000
Assistenza sanitaria: 6 ambulatori: 3 ambulatori a Nosy Be e 3 in Madagascar, con medici e infermieri, medicine gratuite.Visite annuali oculistiche e odontoiatriche.
Assistenza anziani e paraplegici: 2 case con vitto e alloggio gratuito e personale.
Assistenza indigenti: Riso per 360 persone (10 Kg. per persona ogni mese).
Assistenza carcerati: 30 Kg.di riso al giorno. Carne,fagioli,etc.2 volte la settimana.
A Nosy be. Corso di alfabetizzazione in carcere.
In Mad, ad Ambanja, 5 sacchi da kg 60 al mese.
Asilo-nido: Bambini da 6 mesi a 3 anni.
2 toilettes pubbliche.
Campo di basket.
Una biblioteca.
Fonte: www.bambinidimanina.net foto: BuoneNotizie.it
B/GIORNO, SONO lOREDANA ED ANCH'IO VIVO IN MADAGASCAR DAL CIRCA 15 ANNI. L'OPERATO DI mANINA è STATO UN GRANDE ESEMPIO PER TUTTI NOI, CHE SIAMO VENUTI IN QUESTO pAESE PER MIGLIORARE LA NOSTRA QUALITà DI VITA. IL SUO ESEMPIO MI HA DATO LA POSSIBILITà DI FARE QUALCOSA NELLA FORESTA DEL MADAGASCAR DOVE VIVONO VILLAGGI E PERSONE SENZA PERò ESISTERE.ED è PENSANDO A mANINA ED AL SUO OPERATO CHE MI SONO BATTUTA PER OVVIARE A QUESTO FACENDO CAPIRE LORO CHE DENUNCIARE LA LORO ESISTENZA GLI DAVA LA POSSIBILITà DI USUFRUIRE DELLE SCARSE MA ESISTENTI AGEVOLAZIONI AGRARIE CHE IL "GOVERNO" ELARGISCE. DOPO 3 ANNI DI VITA INDIGENTE IN MEZZO A LORO SONO RIUSCITA A FARE IN MODO CHE CAPISSERO ED OGGI VENGONO DENUNCIATE LE NASCITE E LE MORTI. UNA RAGAZZA HA IMPARATO A LEGGERE, A SCRIVERE, ED A FAR DI CONTO, PRENDENDOSI L'IMPEGNO DI INSEGNARE AD ALTRI. TUTTO CIò NON è MERITO MIO MA DI mANINA. IN QUANTO SENZA IL SUO ESEMPIO, FORSE, NON MI SAREI CIMENTATA A TANTO. QUINDI "GRAZIE MANINA" PER AVER ARRICCHITO LA MIA VITA.
RispondiEliminaE' bello leggere che esistono italiani così, in giro per il mondo. Non attratti dal facile guadagno, e neppure spinti da fedi religiose. Ma così, solo con il sogno di fare qualcosa per gli altri.
RispondiEliminaSplendida Manina!
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