mercoledì 21 settembre 2011

Incidente Nucleare nella centrale di Marcoule in Francia

Non dovrebbe comportare alcun rischio per il nostro Paese”: è questo il rassicurante parere del CNR sulle possibili conseguenze per l’Italia dell’esplosione verificatasi stamane nella centrale nucleare francese di Marcoule.
Il timore era che l’esplosione, che ha ucciso un uomo e provocato il ferimento di altri 4, potesse innescare una fuga di materiale radioattivo che avrebbe potuto interessare anche il territorio italiano, visto che il sito è a meno di 250 chilometri dai nostri confini, come si può vedere dalla elaborazione grafica pubblicata dal "Corriere della Sera".
L'esplosione si è verificata infatti in un forno presso il sito nucleare di Marcoule a Chusclan, nel Sud del Paese. Stando a quanto dichiarato dalle autorità francesi, l'incendio ha coinvolto il sito di stoccaggio delle scorie ma non il nocciolo.
In un primo momento, secondo Prefettura e Vigili del fuoco si temeva il rischio di fuga radioattiva, ma l’ipotesi è stata quasi subito ridimensionata da un portavoce del Commissariato all'energia atomica (Cea), per il quale "al momento non vi sono fughe all'esterno".
"Si tratta di un'esplosione di una fornace per la fusione di scorie radioattive metalliche di attività debole e molto debole” ha successivamente confermato l'Asn, l'autorità per la sicurezza nucleare. Intanto, per precauzione, è stato attivato un perimetro di sicurezza. Cautela anche da parte italiana, con il dipartimento della Protezione civile che si è immediatamente messo in contatto con l'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) e con i vigili del fuoco, per monitorare e verificare gli eventuali rischi per l'Italia. Le conseguenze dell’incidente nel sito nucleare francese di Marcoule sono costantemente monitorate dal Ministero dell’Ambiente attraverso l’Ispra e la rete delle Agenzie regionali dell’Ambiente oltre che dalla protezione civile. Le notizie che giungono dalla Francia relativamente ad eventuali contaminazioni radioattive sono al momento confortanti, ma vengono costantemente verificate con le rilevazioni effettuate nel nostro Paese e con particolare riferimento alle regioni del nord-ovest, più vicine alla centrale". È quanto dichiara il ministro all’Ambiente Stefania Prestigiacomo, aggiornando i cittadini italiani sull’evolversi della situazione dopo l’incidente nucleare avvenuto stamane in Francia.
"Quanto accaduto oggi – aggiunge il ministro - a pochi chilometri dai nostri confini conferma la forte esigenza che l’Italia renda operativa e autorevole l’Agenzia per la Sicurezza Nucleare, soggetto forte, capace di interlocuzione costante con le Agenzie Europee, dotata di competenze e professionalità adeguate e collegata alla rete di rilevamento nazionale".
"Il nucleare – conclude - è una realtà in tutto il mondo occidentale e l’Italia deve essere in grado, pur non avendo centrali sul proprio territorio, di sedere ai tavoli internazionali in cui si prendono le decisioni su questo delicato settore. L’Agenzia è la riposta all’esigenza di sicurezza di tutti i cittadini". (aise)

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