di Cecilia Martino –
La Bibbia che ogni naturalista dovrebbe avere finalmente c’è, anche in italiano. Un viaggio affascinante e sconvolgente nelle sei regioni biogeografiche della Terra dove sempre più specie sono a rischio di estinzione.
In linea con i tempi che richiedono più che mai una sana attenzione nei confronti di tematiche ambientali, può essere interessante scoprire quali sono i 100 animali da vedere prima che scompaiano. Risulta dunque estremamente utile, oltre che tristemente affascinante, la guida pubblicata dalla Bradt Travel Guides e tradotta per l’Italia da FBE Edizioni, dedicata appunto ai questi 100 animali a rischio di estinzione.
Gli autori Nick Garbutt e Mike Unwin – per i quali il mappamondo non ha alcun mistero – dopo aver suddiviso il globo in sei regioni biogeografiche, hanno presentato per ogni regione gli animali che le popolano, per mettere i viaggiatori in condizione di osservarli nel loro contesto naturale. Solo a partire da una comprensione precipua dell’habitat infatti, è possibile riuscire a capire il futuro incerto di una specie in relazione soprattutto alle condizioni, create dall’uomo, che l’hanno messa in pericolo. Questo il punto di vista, assolutamente condivisibile, degli autori. Perché là dove non arriva nemmeno il turismo responsabile – che pur getta le ancore per una possibile “mutazione genetica” del vacanziere spensierato che non si chiede come anche un suo banalissimo gesto possa cambiare le sorti di un pianeta – subentra la necessità di una coscienza collettiva iper-sensibilizzata che abbia a cuore le sorti del pianeta tout court.
Il libro in questione si scaglia dunque come un fulmine a ciel neppure tanto sereno, nel panorama delle guide turistiche ed offre davvero una grande opportunità all’uomo prima, al viaggiatore poi. Basata sui dati delle statistiche del progetto EDGE (Evolutionary Distinct and Globally Endandgered) della Zoological Society of London, la guida abbraccia e descrive sei regioni biogeografiche (Eurasia, Asia sud orientale, Australasia, Africa, Madagascar e il Nuovo Mondo) e illustra molti tipi di animali dal più vispo al più bizzarro. E dietro alle spettacolari immagini e alle dettagliate descrizioni, si aggira sempre lo spettro di dati raccapriccianti provenienti dal giudizio di insigni scienziati.
Ad essere a rischio, infatti, sono un terzo degli anfibi, un mammifero su quattro, e una specie di uccelli su otto e questo a causa soprattutto dei cambiamenti climatici e della distruzione degli habitat da parte dell’uomo. L’esperienza e la professionalità degli autori – che oltre ad essere scrittori e fotografi professionisti, sono studiosi che da anni coltivano il loro interesse per l’ambiente e la storia naturale – è messa al servizio di tutti i comuni mortali, tutti indistintamente coinvolti nella ricca e complessa trama di rapporti che costituisce la vita sulla terra, che gli scienziati hanno denominato “biodiversità.
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