mercoledì 27 aprile 2011
Giornata mondiale contro la malaria: un'altra liberazione
La Federazione internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, in occasione della giornata mondiale contro la malaria prevista per domenica 25 aprile, diffonde un rapporto che sottolinea il legame tra le campagne informative sui territori e la diffusione della malattia. "Le zanzariere proteggono chi è più a rischio, come donne e bambini"
In un rapporto pubblicato in occasione della Giornata Mondiale contro la malaria, la Federazione internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (Ficr) ha evidenziato come la distribuzione di zanzariere associata alla campagna di sensibilizzazione dai volontari nelle comunità ha ridotto, in modo significativo, la diffusione della malaria.
"Nuovi dati dal Burkina Faso, Togo e dal Kenya dimostrano come le comunità impegnate possono fare una differenza significativa nel proteggere coloro che sono più a rischio come i bambini sotto i cinque anni e donne incinta", ha affermato nell'ultimo rapporto sulla malattia Jason Peat, capo del Programma Globale sulla malaria della Ficr a Ginevra. Il rapporto approfondisce i risultati di uno studio svolto nel Burkina Faso dove la Croce Rossa locale e il ministro della Salute hanno attuato, lo scorso anno, la prima distribuzione pilota di zanzariere nei distretti di Diébougou. Il resoconto finale del Ministero della Salute evidenzia che il 99.7% delle famiglie ha ricevuto una zanzariera e il 98% una visita da parte dei volontari della Croce Rossa nell'ambito di una apposita campagna di sensibilizzazione. L'uso delle zanzariere è aumentato del 70% laddove si sono combinate la distribuzione e la visita dei volontari. Anche nel Togo i risultati di uno studio compiuto sul territorio nazionale nel 2009 ha riscontrato un aumento del 23% dell'uso delle zanzariere a seguito di una sola visita da parte dei volontari della comunità, confermando un contributo significativo alla riduzione della malaria.
Il rapporto della Federazione internazionale fornisce, inoltre, dettagli sul progetto relativo alla gestione a domicilio della malaria, che coinvolge i volontari della Croce Rossa del Kenya. Il programma è finalizzato a facilitare l'accesso veloce alle medicine, così che i bambini colpiti dalla malaria possano essere curati, specialmente quelli che risiedono in zone remote. Uno studio dell'Istituto Medico del Kenya dimostra un aumento del 21% nell'approvvigionamento, entro le 24 ore, di medicine salvavita ai bambini nelle zone coperte dal progetto. "Sebbene sia necessario investire ancora di più nella ricerca operativa per poter quantificare il contributo dei programmi sulla lotta alla malaria basati sul coinvolgimento delle comunità - ha aggiunto Jason Peat - questi dati dimostrano che l'approccio basato sull'impiego dei volontari sta funzionando. Siamo impegnati nello sviluppo di questa formula vincente".
Il rapporto auspica un maggior riconoscimento, supporto e investimento nelle soluzioni ed azioni che coinvolgano le comunità per proteggere le conquiste già ottenute nella battaglia contro la malaria. Dal 2002, la distribuzione delle zanzariere della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa ha protetto 18.2 milioni di persone ed ha evitato più di 300.000 morti dovute alla malaria. Anche se l'Africa è certamente il continente maggiormente colpito, la malaria continua ad essere una malattia globale. Ad Haiti la malaria era già endemica prima del terremoto. Malgrado sia preventivata una distribuzione in loco di più di 3 milioni di zanzariere da diversi partner, il rapporto della Federazione richiede un aumento di campagne preventive da parte di volontari della Croce Rossa di Haiti, così da non perdere i risultati già raggiunti.
Nel 2010 le società nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa svolgeranno attività di prevenzione contro la malaria nei seguenti Paesi: Haiti, Indonesia, India, Senegal, Mali, Burkina Faso, Ghana, Sierra Leone, Liberia, Costa d'Avorio, Togo, Benin, Angola, Nigeria, Camerun, Guinea Equatoriale, Repubblica Democratica del Congo, Malawi, Madagascar, Tanzania, Burundi, Ruanda, Kenya, Uganda, Sudan e Zimbabwe.
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