lunedì 11 aprile 2011

Un viaggio virtuale nelle biodiversità

MAURIZIO LUPO
TORINO
Un colpo di teatro virtuale farà fiorire la foresta pluviale del Madagascar nel Museo regionale di Scienze Naturali. Sarà uno dei meravigliosi scenari scientifici del «Tempio del pianeta», ideato dal noto naturalista e divulgatore Giorgio Celli. Su 1500 metri quadri dell’antico ex ospedale San Giovanni riunirà e racconterà in via Giolitti 32 la magnificenza e la varietà dei milioni di specie che compongono la biodiversità della Terra. Il grande pubblico scoprirà come la natura è nata e si è diversificata in milioni di anni, lungo un nuovo percorso museale permanente, frutto di studi avviati nel 2006. La sua progettazione è curata dal gruppo «A.t.i.Euphon, Communication spa». Realizzerà un allestimento diretto da Celli, su progetto architettonico e museografico di Carla Giusti, affiancata da Lorenza Merzagora. Le opere prenderanno avvio il 2 maggio e saranno inaugurate il 15 marzo 2012. Costeranno 5,4 milioni di euro, finanziati per 4,3 milioni dai fondi europei e per il rimanente dalla Regione.
Il Museo, diretto da Ermanno De Biaggi, aggiungerà ai suoi percorsi un ulteriore allestimento ,articolato in quattro sezioni tematiche. Spiegheranno la diversità della natura, la selezione, gli adattamenti e l’evoluzione delle specie, fino a confluire in uno scenario finale: la foresta del Madagascar. Riprodotta da Piero Gilardi, sarà eletta quale teatro dove spiegare le delicate relazioni che legano l’umanità e l’ambiente nella quale si esprime. «Proponiamo - spiega Celli - una sorta di tempio del pianeta, che ripercorre il percorso della vita sulla Terra. Lo racconteremo con un linguaggio accessibile a tutti. Privilegerà le immagini, la spettacolarità, per dare stimoli forti, per suscitare entusiasmi che inducano il pubblico e soprattutto i ragazzi ad approfondire i temi che avranno incontrato».
Celli ha concepito «un’integrazione intima fra passato e futuro». Utilizza i diorami storici e gli animali impagliati cari all’antica museografia e li fa interagire con il pubblico, tramite video e simulazioni virtuali. All’ingresso del Museo, nella crociera dell’ex ospedale, il visitatore sarà accolto da una grande «Camera delle meraviglie naturali». Qui rocce, minerali, vegetali dalle forme artistiche, uniti a spettacolari esemplari del mondo animale, tramite postazioni multimediali, racconteranno la complessità della natura, con particolare attenzione al territorio del Piemonte. Quindi si farà un incontro con Charles Darwin, padre della teoria dell’evoluzione, per scoprire come la natura si è specializzata dalla notte dei tempi, dalla savana ai ghiacci polari.
Le origini della diversità verranno quindi narrate con la scoperta del Dna, la «grande cellula interattiva» della vita. Postazioni multimediali riprodurranno quella variabilità su cui agiscono i meccanismi della selezione naturale. Fino a raggiungere uno dei luoghi dove la biodiversità più si è espressa, nella foresta del Madagascar, scelta quale grande laboratorio dell’evoluzione.

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