lunedì 11 aprile 2011

Le risaie lombarde: Terreno fertile di sperimentazione a favore della biodiversità

(Adnkronos/Ign) - Le risaie lombarde, quelle pavesi in particolare, sono sempre più all'avanguardia. Non solo eccellenza dal punto di vista della produzione, delle tecniche e tecnologie applicate, del prodotto realizzato, ma anche fertile terreno di sperimentazione a favore della crescita della biodiversità. Per il terzo anno consecutivo parte infatti in questi giorni la nuova fase di sperimentazione di Corinat (Coltivazione delle risaie di elevato valore biologico e naturalistico), un progetto di ricerca cofinanziato dagli assessorati regionali ai Sistemi verdi e Paesaggio e all'Agricoltura, finalizzato a individuare modalità di gestione delle risaie, che permettano l'incremento di biodiversità garantendo al tempo stesso buone rese produttive.
Il team di lavoro è variegato e qualificato: biologi faunisti, botanici, agronomi e alcune aziende risicole della Provincia di Pavia. Le indagini riguardano principalmente le modalità per mantenere una presenza costante di acqua quale condizione indispensabile per la continuità dei cicli vitali di numerosi invertebrati e della catena alimentare che ne consegue.
Un altro elemento fondamentale riguarda il mantenimento di porzioni, anche limitate, di ambiti agroambientali in adiacenza o inframmezzate ai campi. L'incremento di biodiversità è evidenziato dall'aumento del numero di specie e delle popolazioni di avifauna monitorate. Anche la biodiversità vegetale viene arricchita da azioni di reintroduzione e mantenimento di specie botaniche tipiche di questi ambienti e oggi divenute rare.
Il processo ha anche un curioso e positivo effetto collaterale: il contenimento dell'abbondanza di zanzare. La ricerca e l'innovazione, dunque, sono fondamentali. Secondo, lo State of the World 2011 'Nutrire il pianeta', il rapporto annuale realizzato dal Worldwatch Institute, prediligere le coltivazioni locali non solo tutela l'ambiente ma aiuta a vincere la fame nel mondo.

Tra le innovazioni nella risicoltura, il rapporto cita il caso del Madagascar dove il riso si coltiva in quasi ogni regione del paese, e costituisce l'80% dell'agricoltura dell'isola. A causa dell'aumento demografico registrato negli ultimi decenni in Madagascar, la produzione risicola non riesce a far fronte alla domanda di cibo. Allo stesso tempo, inoltre, affinchè il riso cresca c'è bisogna di molta acqua anche per sopperire al problema della siccità.
Per promuovere le rese e ridurre il danno ai raccolti è dunque necessario un cambiamento alle abitudini della gestione idrica. Per questo, tra le diverse varietà, in Madagascar si è adottata una varietà migliorata denominata Mailaka. Tale varietà è particolarmente adatta alla cottura, poichè cresce parecchio di volume e può sfamare più individui utilizzando la stessa quantità di riso.
Un sistema d'intensificazione risicola, invece, secondo il Worldwatch Institute, aumenta le rese ma richiede un uso intensivo di manodopera e dipende da una rigida gestione idrica; analogamente, gli ibridi del riso richiedono grandi quantitativi di fertilizzanti costosi. Queste innovazioni di certo apportano molti benefici, ma non sono adottabili dai risicoltori locali.

Nessun commento:

Posta un commento

Si invitano i lettori ad inviare il loro indirizzo email o di amici interessati per ricevere le NEWS AIM Madagascar: news@aim.mg
Lasciare un commento anche anonimo ci aiuta a migliorare il nostro blog.
Grazie