domenica 3 aprile 2011

La targa “OTTIMO RISTORANTE ITALIANO DI QUALITA’”

"Il decreto che istituisce la targa di "OTTIMO - RISTORANTE ITALIANO DI Qualità" firmato dal ministro Galan può definirsi una tappa veramente importante e concreta per il riordino di tutta la ristorazione italiana nel mondo". A ribadirlo è l’onorevole Antonio Razzi (Ir) che oggi difende la bontà dell’iniziativa da lui promossa, criticata nei giorni scorsi da Esposito (Ciao Italia) e Cocco (Isnart).
"La nostra cucina, le nostre tradizioni – continua Razzi – sono assai apprezzate all’estero sia per la qualità dei prodotti made in Italy sia per la variegata gamma delle nostre ricette. Il decreto è praticamente a costo zero non grava, cioè, sulle casse dello Stato. La stessa creazione del Comitato di studio sarà composta da esperti e componenti delle istituzioni senza previsione di spesa alcuna che lavoreranno per spirito di liberalità. Rappresenta una prima tappa per instaurare un regime nuovo ufficiale, trasparente ed efficace che chiarisca la differenza tra una semplice associazione di ristoratori italiana all’estero con la certificazione di marchio e qualità".
"Troppo spesso, infatti, ci si è arrogati, e ci si arroga, questo merito senza averne né le competenze, né l’autorizzazione istituzionale a fregiarsene. Ho toccato con mano – spiega ancora – cosa avviene perché sono stato fuori dall’Itala per 40 anni ma anche perché appassionato di cucina attività che ho posto in essere innumerevoli volte preparando personalmente i menu nelle feste delle nostre associazioni di italiani in Svizzera. La contraffazione e la cattiva qualità di molti dei nostri esercizi di ristorazione all’estero ha fortemente danneggiato la nomea della tradizione nostrana nel mondo e lo si vede attraverso la preparazione di piatti che tutto sono tranne che "italiani". Non di meno il decreto ha messo in evidenza l’esistenza nel settore di interessi che proprio spassionati non sono ragion per cui non era più conveniente ritardare l’intervento istituzionale. Oltre che l’esportazione dei prodotti made in Italy, oltre la sicurezza di una ricetta e di menu conformi alla nostra tradizione culinaria con l’uso di prodotti di qualità italiana rispettosa dei protocolli della dieta mediterranea, oltre il giusto riconoscimento a quanti si sono sempre sforzati di mantenere altissimo il livello dell’offerta, il decreto vede nel prossimo futuro il realizzarsi anche di agevolazioni di significativo impatto economico e commerciale per le imprese dotate di targa".
"I nostri uffici, della mia segreteria particolare e quella del ministro Galan – sottolinea Razzi – hanno fatto indagini capillari prima della stesura del documento. Nelle vesti di addetti del settore ci siamo informati telefonicamente presso le loro sedi di quali fossero le attività delle associazioni di ristorazione italiana all’estero attualmente costituite . L’indagine ha dato dei risultati per certi versi prevedibili cioè nulla più che la richiesta di una quota a titolo di iscrizione e basta. Il provvedimento firmato dal ministro Galan da me suggerito, è un primo passo sul quale sono aperte delle prospettive di largo respiro e sul quale sono disposto a lavorare sodo compatibilmente con le esigenze del governo. Mi rendo conto che sul territorio si siano consolidati degli equilibri che non vogliono essere destabilizzati dal decreto, ma nessuno vuole impedire il proliferare di associazioni in tal senso senza contare che associarsi è una libera e lecita attività".
"La concessione della targa – precisa Razzi – è un’altra cosa da una semplice associazione: è né più e né meno la certificazione acquisita ufficialmente a seguito del decreto di un ministro del nostro essere "italiani" nelle cose che si vendono e si cucinano all’estero. Non è neanche detto che tutti gli esercizi avranno le carte in regola per ottenere la targa pur restando comunque esercizi di ristorazione. Era talmente importante intervenire che anche la forma del decreto e non quella dei tempi biblici dell’iter legislativo dimostra come e quanto sia l’interesse per la materia che necessita di un forte riordino. Dal decreto in poi ci sarà una sola targa che attesterà la qualità e questa sarà la targa di “OTTIMO- RISTORANTE ITALIANO DI QUALITA’”. Nessun altro simbolo, scudetto, logo o vessillo avrà lo stesso significato e nessuno di questi – conclude – sarà idoneo ad attestare la qualità della ristorazione per dirsi "italiana"". (aise)


“Ottimo-ristorante italiano di qualità”Il testo del decreto del MIPAF

Prevede l’istituzione di un elenco dei ristoranti italiani di qualità all'estero e la concessione di una targa ad hoc con la dicitura "OTTIMO – RISTORANTE ITALIANO DI QUALITÀ" con il logo del Ministero.

Il 16 marzo scorso l’ormai ex ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Giancarlo Galan ha firmato un decreto per "tutelare e promuovere la tradizione enogastronomica e culinaria italiana nel mondo". l’iniziativa, promossa dal deputato eletto all’estero Antonio Razzi (Ir) prevede l’istituzione di un elenco dei ristoranti italiani di qualità all'estero e la concessione di una targa ad hoc con la dicitura "OTTIMO – RISTORANTE ITALIANO DI QUALITÀ" con il logo del Ministero.

Riportiamo di seguito il testo del decreto.
"Art. 1 (Elenco dei ristoranti italiani di qualità all’estero)
1. Al fine di tutelare la tradizione enogastronomica e culinaria italiana nel mondo, è istituito, presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, l'"Elenco dei ristoranti italiani di qualità all'estero".
2. L'Elenco individua i ristoranti siti fuori dal territorio nazionale in cui si rispetta la tradizione gastronomica e culinaria italiana secondo elevati standard di qualità, considerati, di conseguenza, degni di essere identificati con la dicitura "OTTIMO".
Art. 2 (Iscrizione all’Elenco)
1. Il ristoratore che intende conseguire l'iscrizione nell'Elenco per il porprio esercizio presenta domanda, entro il 30 settembre di ciascun anno, al Comitato interministeriale per la ristorazione italiana di qualità all'estero - OTTIMO di cui all'articolo 5.
2. L'iscrizione all'Elenco ha validità dal 1° gennaio al 31 dicembre dell'anno solare successivo a quello in cui la domanda è stata accolta.
3. Ai fini dell'iscrizione all'Elenco, il ristoratore, consapevole delle responsabilità e delle conseguenze civili e penali previsti in caso di dichiarazioni mendaci, ai sensi e per gli effetti di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, dichiara che:
a) nel corso dei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda, un certo quantitativo dei prodotti o ingredienti utilizzati ai fini della ristorazione nel proprio esercizio, ad esclusione dei prodotti ortofrutticoli, è di provenienza italiana, e che una parte di essi è costituito da prodotti tutelati da un marchio di qualità DOP, impegnandosi a mantenere almeno le medesime percentuali per l'anno successivo;
b) la carta dei vini del proprio ristorante contiene una certa percentuale di vini italiani, di cui una parte DOCG, DOC, IGT, ovvero, per le pizzerie, che il menu offra una percentuale di birre di produzione italiana;
c) il menu prevede almeno un piatto preparato esclusivamente con prodotti di provenienza italiana, secondo la tradizione della "Dieta Mediterranea - Patrimonio dell'Umanità UNESCO";
d) il menu è corredato dall'indicazione, nella lingua locale, dell'origine delle materie prime utilizzate per la preparazione dei piatti serviti ed illustra la ricetta della specialità del ristorante che deve essere un piatto tipico della tradizione italiana.
4. Ai fini delle dichiarazioni di cui alle lettere a) e b) del comma precedente, il ristoratore allega alla domanda copia delle fatture di acquisto dei relativi prodotti. Ai fini delle dichiarazioni di cui alle lettere c) e d), il ristoratore allega alla domanda copia del menu del proprio esercizio.
5. Il Comitato OTTIMO, di cui all'articolo 5 del presente decreto, determina entro sessanta giorni dal suo insediamento, le quote e le percentuali di cui alle lettere a) e b) del comma 3 del presente articolo.
Art. 3 (Vantaggi derivanti dall'iscrizione)
1. I ristoratori che hanno ottenuto l'iscrizione per i propri esercizi ai sensi dell' articolo 2, ricevono, entro il 31 dicembre dell'anno in cui hanno presentato la domanda, un attestato, una targa e 4 vetrofanie valide per l'anno successivo, in cui si certifica l'inserimento del ristorante nell'Elenco di cui all' articolo l.
2. L'attestato, la targa e le vetrofanie, oltre all'anno di riferimento e allogo del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, eventualmente scritto in una lingua straniera, recano la dizione "OTTIMO - RISTORANTE ITALIANO DI QUALITA".
3. Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali realizzerà un'apposita sezione nel proprio sito istituzionale, in lingua italiana e in altre lingue straniere, con l'Elenco di cui all'articolo l, nonché una guida turistica contenente la descrizione dei ristoranti italiani all'estero che hanno ottenuto il riconoscimento.
4. Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali favorisce il raggiungi mento di convenzioni commerciali atte ad assicurare agevolazioni all'acquisto dei prodotti agroalimentari italiani.
Art. 4 (Doveri derivanti dall'iscrizione)
1. All'atto dell'iscrizione il ristoratore si impegna ad esibire i titoli di ammissione all'Elenco a qualsiasi cliente ne faccia richiesta.
2. Il ristoratore iscritto all'Elenco si impegna altresì a segnalare nel menu gli ingredienti e i prodotti italiani, indicandone per ciascuno la zona geografica di provenienza ed eventuali marchi di qualità o riconoscimenti.
Art. 5 (Comitato interministeriale per la ristorazione italiana di qualità all'estero)
1. Ai fini della realizzazione e dell'aggiornamento del predetto Elenco, è istituito, presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, il "Comitato interministeriale per la ristorazione italiana di qualità all'estero - OTTIMO", di seguito "Comitato OTTIMO".
2. Il Comitato OTTIMO:
a) determina le quote e le percentuali di cui all'articolo 2, comma 3, lettere a) e b) del presente decreto;
b) raccoglie le domande di iscrizione e le valuta nel merito;
c) conferisce, entro il 31 dicembre, l'attestato, la targa e le vetrofanie ai ristoranti valutati positivamente;
d) cura la tenuta dell'Elenco e assicura la pubblicità delle modalità di iscrizione allo stesso;
e) pone in essere ogni attività utile a fornire la massima visibilità all'Elenco di cui all' articolo l;
f) elabora proposte al Ministro per la predisposizione di un piano operativo strategico per la promozione e la tutela della qualità della ristorazione italiana all' estero;
g) propone l'organizzazione di eventi di promozione della tradizione enogastronomica italiana, inclusa la giornata "OTTIMO - I ristoranti italiani di qualità all'estero" durante cui consegnare ufficialmente gli attestati, le targhe e le vetrofanie agli iscritti all'Elenco;
h) formula proposte in ordine all'eventuale contributo per le spese di iscrizione al Registro da parte dei ristoratori che ne facciano richiesta.
3. Il Comitato OTTIMO è presieduto dal Ministro o, in sua vece, da altra persona da lui delegata, e si compone del Capo di Gabinetto, del Consigliere Diplomatico del Ministro, del Coordinatore del Gruppo di Lavoro UNESCO, del Capo del Dipartimento per le politiche competitive del mondo rurale e della qualità, del Direttore generale dello Sviluppo Agroalimentare e della Qualità - SAQ, del Presidente della società Buonitalia spa, nonchè di 9 esperti, nominati con decreto del Ministro, di cui 2 su proposta della Conferenza Stato-Regioni, l su proposta del Ministero degli affari esteri, l su proposta del Ministero dello sviluppo economico, l su proposta del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
4. Gli esperti designati durano in carica 3 anni e possono essere confermati.
5. Il Dipartimento per le politiche competitive del mondo rurale e della qualità assicura la Segreteria Tecnica del Comitato OTTIMO ed istruisce le domande di cui all'articolo 2.
6. Ai membri del Comitato OTTIMO, anche esterni all' Amministrazione non è riconosciuto alcun compenso o indennità.
Art. 6 (Disposizioni finali)
l. Il presente decreto sarà trasmesso all'organo di controllo per la registrazione". (aise)

Nessun commento:

Posta un commento

Si invitano i lettori ad inviare il loro indirizzo email o di amici interessati per ricevere le NEWS AIM Madagascar: news@aim.mg
Lasciare un commento anche anonimo ci aiuta a migliorare il nostro blog.
Grazie