mercoledì 19 ottobre 2011

''Alessandra mancherà a tutti noi''


Tutto in beneficenza: i suoi gioielli, i suoi vestiti, la quota di una sua proprietà e i suoi risparmi ai bambini della Casa Famiglia e alla onlus “Janine & Janet” di padre Stefano Scaringella, frate missionario viterbese in Madagascar. Così, in una lettera datata aprile 2006 consegnata ad un’amica, Alessandra Corsi ha dimostrato ancora una volta la sua grandezza d’animo.
E’ stato il marito, Federico Usai, durante la cerimonia funebre, a leggere il testamento di Alessandra trattenendo a stento le lacrime e commuovendo l’intera platea.
Familiari, amici, colleghi e rappresentanti della comunità viterbese si sono stretti oggi pomeriggio nella parrocchia di San Leonardo Murialdo, affollata anche all'esterno, per porgere l’ultimo saluto ad Alessandra Corsi, moglie, mamma, amica e giornalista straordinaria. 
“La sofferenza – ha ricordato Don Pierluigi Brizi – che ha supportato Alessandra dal 2003, durante la lunga e terribile malattia contro cui ha combattuto in questi anni, è stata la corsia preferenziale per le porte del Paradiso ed ora dall’alto la sua luce brillerà illuminandoci e guidandoci verso la salvezza eterna”.
Chi ha avuto la fortuna di conoscerla porterà sempre con sé la sua voglia di vivere e di lottare, il suo sorriso e la sua positività che non l’ha mai abbandonata nonostante il suo calvario. Alessandra, con la sua morte, non ha lasciato un vuoto, così come si dice in questi casi, ma un esempio di umanità, professionalità e forza con cui affrontare gli ostacoli e le sfide della vita.
Si è dedicata con tutta se stessa al suo amato lavoro e ai suoi cari, il padre Hidalgo, il marito Federico e il figlio Emanuele tanto che sulla bara ha voluto soltanto due rose rosse donate dagli uomini della sua vita.
Attaccamento alla famiglia dimostrato anche dal desiderio, espresso nella lettera testamento, di essere sepolta a Viterbo accanto alla tomba di Marina Spiller, prima moglie di Federico Usai e mamma di Emanuele.
“Alessandra mancherà a tanti – ha concluso don Pierluigi -, a tutti. Ma il ricordo del suo sorriso contagioso nonostante le avversità ci accompagnerà per sempre”.
Grazie Alessandra.
Flavia Ludovisi, Silvia Cannucciari, Simona Deligia, Alessandra Pinn

Istituire un premio intitolato ad Ale
 Ha scelto di essere sepolta accanto a Marina, la prima moglie di suo marito, Federico, e mamma di Emanuele, il figlio che lei ha cresciuto e amato con tutto l’amore che solo le madri sanno dare. Anche nello scrivere le sue ultime volontà, Alessandra ha dimostrato di essere una persona fuori dal comune.
E che fosse una donna eccezionale lo hanno ribadito le centinaia di persone che hanno gremito la chiesa di San Leonardo Murialdo e tutto il sagrato esterno durante i suoi funerali.
A tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla e di lavorarci insieme, di Alessandra, oltre al sorriso che sapeva sfoderare ogniqualvolta l’incontravi e lo scrupolo che metteva nel suo lavoro, anche quando la malattia che ha combattuto con forza e dignità per anni sembrava prendesse il sopravvento, resterà impressa per sempre anche l’estrema dimostrazione d’amore verso Federico ed Emanuele.
E la sua grande generosità, espressa in vita con i suoi modi gentili, l’affabilità, la simpatia. E, presa coscienza che la malattia che l’assediava da tempo, prima o poi le avrebbe espugnato la vita, donando tutto ciò che possedeva, dai gioielli alla quota di una proprietà familiare, in beneficenza.
Ecco, questa è stata, Alessandra. E così deve essere ricordata. E proprio per perpetuare la sua memoria di donna e di giornalista, proponiamo al Comune, di cui è stata ineffabile capo ufficio stampa per anni, d’istituire un premio a lei intitolato, riservato a coloro che attraverso le organizzazioni di volontariato o iniziative personale dedicano le loro energie al prossimo.
Fonte: Viterbo News 24


12/10/2011 - 18:26
Beniamino Mechelli

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