I ricercatori si augurano che il cannabidiolo (Cbd),
contenuto nella marijuana, possa diventare una valida alternativa alla
chemioterapia, senza gli effetti collaterali di quest'ultima. "Ho sempre
creduto nelle proprietà contenute nei derivati della cannabis - afferma il
professor Umberto Veronesi - questa è una strada mai esplorata a causa di
condizionamenti psicologici. La fonte universitaria è molto seria. Voglio
chiarire che l'oggetto della ricerca è un composto della cannabis e non una
droga. Sarebbe un peccato non esplorare questa via per combattere il tumore al
seno". E gli autori dello
studio confermano che, a differenza della cannabis, il Cbd non ha alcun effetto
psicoattivo e quindi il suo utilizzo non viola alcuna legge sugli stupefacenti.
Inoltre, insistono nello spiegare che non stanno invitando i loro pazienti a
fumare marijuana, visto che le concentrazioni di Cbd usate nelle loro ricerche
sono di molto superiori a quelle che si possono ottenere solo fumando. "Il
Cbd funzionerebbe bloccando l'attività del gene Id-1 - spiega Sean McAllister,
autore della ricerca - ritenuto responsabile della
"metastatizzazione", la diffusione del tumore dalla sua sede
iniziale". Altre ricerche hanno già dimostrato che il Cbd potrebbe
bloccare il tumore cerebrale aggressivo, e ci sarebbero evidenze di un effetto
simile in laboratorio su cellule di tumore al seno.
"Attualmente abbiamo un numero limitato di opzioni nel trattamento delle forme aggressive di cancro - continua McAllister - alcune terapie, come per esempio la chemioterapia, possono essere efficaci ma anche estremamente tossiche e difficili da tollerare". Questo composto offrirebbe quindi la speranza di una terapia in grado di ottenere gli stessi risultati senza gli effetti collaterali, come la nausea e il maggior rischio di infezioni. "La ricerca è a uno stadio iniziale - aggiunge Joanna Owens, del Cancer Research UK - i risultati dovranno essere seguiti da trial sull'uomo per valutare la sicurezza del Cbd e se si raggiungono gli stessi benefici ottenuti in laboratorio. Diversi farmaci basati sulle piante sono attualmente utilizzati nelle terapie tumorali, come la vincristina, che deriva dal fiore Pervinca del Madagascar, ed è usata nel trattamento del tumore al seno e al polmone". Per il momento sono la chemioterapia, la radioterapia e l'intervento chirurgico a dominare il panorama delle terapie contro il tumore. Anche se una serie di farmaci biologici vengono sperimentati ed usati sempre più spesso nei centri di cura oncologici
"Attualmente abbiamo un numero limitato di opzioni nel trattamento delle forme aggressive di cancro - continua McAllister - alcune terapie, come per esempio la chemioterapia, possono essere efficaci ma anche estremamente tossiche e difficili da tollerare". Questo composto offrirebbe quindi la speranza di una terapia in grado di ottenere gli stessi risultati senza gli effetti collaterali, come la nausea e il maggior rischio di infezioni. "La ricerca è a uno stadio iniziale - aggiunge Joanna Owens, del Cancer Research UK - i risultati dovranno essere seguiti da trial sull'uomo per valutare la sicurezza del Cbd e se si raggiungono gli stessi benefici ottenuti in laboratorio. Diversi farmaci basati sulle piante sono attualmente utilizzati nelle terapie tumorali, come la vincristina, che deriva dal fiore Pervinca del Madagascar, ed è usata nel trattamento del tumore al seno e al polmone". Per il momento sono la chemioterapia, la radioterapia e l'intervento chirurgico a dominare il panorama delle terapie contro il tumore. Anche se una serie di farmaci biologici vengono sperimentati ed usati sempre più spesso nei centri di cura oncologici
Fonte: .lucacoscioni.it
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