L'omaggio all'imprenditore morto in Madagascar
Stasera, alla messa delle 18.30, nella chiesa di Santa Maria ed
Elisabetta, parenti e amici ricorderanno Gianluca Marcolini, morto cinque anni
fa nella tragedia aerea avvenuta nella città di Tulear, in Madagascar. Assieme
a Marcolini persero la vita il suo collaboratore Angelo Corvini, altri due
imprenditori, Carlo Pozzi ed Elvezio Domeniconi e i due piloti.
Il Cessna 425 quella mattina del 25 ottobre 2006 era partito normalmente da Tuelar, per ritornare alla capitale Antananarivo; un paio di minuti dopo il decollo si è schiantato a terra. «A tutt'oggi non si conoscono le cause del disastro e le indagini sono ancora in corso», confermano i familiari.
Gianluca Marcolini 41 anni, contitolare della Marcolini Marmi spa, era in Madagascar per incontrarsi con i dirigenti della Magrama presieduta da Umberto Lanza e per visionare alcune partite di labradorite (una speciale pietra blu), nella convinzione, ricordano i collaboratori, «che il settore lapideo poteva ancora espandersi grazie all'esportazione». Per questo, da anni Marcolini viaggiava alla ricerca di materiali nuovi e presentava la sua azienda e la serietà e la laboriosità degli imprenditori della Valpantena nel mondo. Il marmo e il granito sono una delle attività più diffuse nella zona costiera del Tuelar.
Da tre anni ad Ankilimivotra (sempre in Madagascar), funziona una scuola elementare in grado di accogliere ogni anno circa 300 bambini. L'edificio (completo di arredi) è stato costruito con il contributo dei famigliari e amici di Marcolini, mentre la scuola è seguita dall'Istituto Don Bosco (frequentato anche da Gianluca).
Marcolini, con i suoi viaggi all'estero, ha fatto un po' da apripista per tanti giovani imprenditori veronesi del settore lapideo, che hanno «scoperto» i Paesi emergenti per rilanciare la propria azienda e superare la crisi.A.S.
Il Cessna 425 quella mattina del 25 ottobre 2006 era partito normalmente da Tuelar, per ritornare alla capitale Antananarivo; un paio di minuti dopo il decollo si è schiantato a terra. «A tutt'oggi non si conoscono le cause del disastro e le indagini sono ancora in corso», confermano i familiari.
Gianluca Marcolini 41 anni, contitolare della Marcolini Marmi spa, era in Madagascar per incontrarsi con i dirigenti della Magrama presieduta da Umberto Lanza e per visionare alcune partite di labradorite (una speciale pietra blu), nella convinzione, ricordano i collaboratori, «che il settore lapideo poteva ancora espandersi grazie all'esportazione». Per questo, da anni Marcolini viaggiava alla ricerca di materiali nuovi e presentava la sua azienda e la serietà e la laboriosità degli imprenditori della Valpantena nel mondo. Il marmo e il granito sono una delle attività più diffuse nella zona costiera del Tuelar.
Da tre anni ad Ankilimivotra (sempre in Madagascar), funziona una scuola elementare in grado di accogliere ogni anno circa 300 bambini. L'edificio (completo di arredi) è stato costruito con il contributo dei famigliari e amici di Marcolini, mentre la scuola è seguita dall'Istituto Don Bosco (frequentato anche da Gianluca).
Marcolini, con i suoi viaggi all'estero, ha fatto un po' da apripista per tanti giovani imprenditori veronesi del settore lapideo, che hanno «scoperto» i Paesi emergenti per rilanciare la propria azienda e superare la crisi.A.S.
Nessun commento:
Posta un commento
Si invitano i lettori ad inviare il loro indirizzo email o di amici interessati per ricevere le NEWS AIM Madagascar: news@aim.mg
Lasciare un commento anche anonimo ci aiuta a migliorare il nostro blog.
Grazie