mercoledì 26 ottobre 2011

Simest assiste gli imprenditori italiani all’estero


Assistere le imprese italiane all’estero è uno dei compiti della Simest: ad elencarli tutti è stato questa mattina il presidente della Società italiana per le imprese all'estero, Giancarlo Lanna, che, insieme a Gian Carlo Bertoni, dirigente responsabile del Dipartimento promozione e marketing, è stato sentito dal Comitato per le questioni degli italiani all’estero.
Nell’introdurre l’ospite, il senatore Firrarello (Pdl), presidente del Cqie, ha sottolineato come "la promozione dell'imprenditorialità italiana all'estero sia una problematica di grande rilievo per i cittadini e le imprese italiane, soprattutto nella difficile congiuntura economica interna e internazionale che l'Italia sta attraversando".
La Simest, ha spiegato Lanna, "è una finanziaria di sviluppo e promozione delle imprese italiane all'estero, controllata dal Governo italiano che detiene il 76% del pacchetto azionario, mentre la restante quota è detenuta da banche, associazioni imprenditoriali e di categoria. Fino all'anno scorso, Simest operava esclusivamente al di fuori dell'Unione europea, mentre attualmente tale limitazione, legata all'esigenza di evitare la qualificazione come aiuti di Stato delle partecipazioni, è stata superata".
Operativa dal 1992, la società "ha approvato sinora più di 1.100 progetti di partecipazione in iniziative di investimento all'estero, per oltre 23 miliardi di euro complessivi. Dal 1999 ha rilevato parte dell'operatività del Mediocredito centrale nel settore del sostegno alle esportazioni"."Il tessuto economico italiano, costituito in gran parte da piccole e medie imprese, - ha aggiunto Lanna – ha una particolare esigenza di accompagnamento nell'ingresso sui mercati internazionali. Un punto di forza è quello dell'attitudine all'esportazione nei mercati emergenti e anche in continenti molto distanti geograficamente. Dei passi in avanti possono comunque essere compiuti nella collaborazione con le Camere di commercio soprattutto nel campo del business scouting, cioè nella ricerca di opportunità di investimento all'estero e di commesse commerciali".
Lanna ha riferito che "gli imprenditori italiani eccellono nello stabilirsi all'estero integrandosi con il contesto di destinazione, ma anche nell'esportazione ad esempio di macchine utensili, nel settore agricolo e nel settore petrolifero. A seconda del paese di destinazione, peraltro, le istanze di assistenza si diversificano. Intento della Simest è anche quello di sostenere politiche di filiera per rendere le imprese italiane competitive, creando ad esempio parchi industriali e fornendo assistenza nel reperimento di soci, nell'elaborazione di studi di fattibilità e nell'assistenza finanziaria, legale e societaria relativa a progetti di investimento all'estero. In questo senso – ha sottolineato – la presenza di una coesa comunità italiana all'estero può essere di supporto".
A Firrarello che ha chiesto come si atteggi in concreto il rapporto tra le imprese italiane e gli Stati stranieri in cui operano e in particolare sul coinvolgimento dei Governi e del settore privato, Lanna ha spiegato che "si tratta di rapporti sul piano privatistico tra imprese italiane e imprese locali, anche ove si operi in paesi stranieri ad economia pianificata".
La Simest, ha aggiunto, "collabora con le Camere di commercio, le ambasciate e i consolati, che da ultimo risultano molto più attive nella segnalazione e nella sollecitazione di opportunità di investimento".
Oltre alla rete consolare e alle CCIE, la Simest collabora anche con la Sace, "che interviene nell'assicurare i crediti" e con le banche italiane presenti all'estero.
A livello istituzionale, ha puntualizzato, "ci sono accordi intergovernativi per l'istituzione di zone economiche speciali, ove sono previste agevolazioni per gli insediamenti produttivi ovvero di zone franche, con un regime favorevole di dazi doganali".
Sul fronte dell’internazionalizzazione e della collaborazione con tutti gli attori presenti all’estero, la Simest, ha detto Gian Carlo Bertoni, "individua le opportunità di investimento e mette in contatto le imprese italiane e straniere. Mentre ambasciate e consolati forniscono soprattutto informazioni e assistenza in generale ai cittadini e alle imprese, la Simest è focalizzata sul settore degli investimenti e degli affari, sostenendo anche l'interscambio tra imprenditori e Camere di commercio".
Presente alla seduta, il senatore Fantetti (Pdl) ha voluto ricordare "i buoni risultati ottenuti dalla Simest nel corso degli anni", di cui, ha aggiunto, "ho avuto testimonianza diretta per la mia esperienza professionale", ma segnalato, allo stesso tempo, "un insufficiente livello di conoscenza da parte delle imprese italiane delle opportunità offerte dal canale estero non solamente a livello di rete diplomatico-consolare e di Camere di commercio, ma anche di organismi rappresentativi delle collettività italiane nel mondo". Il senatore ha quindi chiesto un chiarimento sulle relazioni esistenti tra la Simest e le banche internazionali di sviluppo.
"Esiste un consolidato rapporto di collaborazione con la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) e con le altre banche di sviluppo", gli ha risposto Lanna, precisando che, però, "fino all'anno scorso la Simest operava esclusivamente al di fuori dell'Unione europea". Dal canto loro, ha aggiunto, "le imprese italiane presentano una netta preferenza al sostegno alle esportazioni, a scapito degli investimenti diretti, il che non consente di sfruttare appieno tutte le opportunità che il canale del finanziamento al capitale può offrire".
Senatore eletto in Europa, Micheloni (Pd) ha chiesto una valutazione sul riassetto che ha riguardato l'Ice e dei chiarimenti sui progetti che hanno riguardato in particolare la Svizzera. Per il senatore occorrerebbe "migliorare la collaborazione tra le istituzioni italiane a sostegno delle imprese e le ambasciate e i consolati" e sapere bene "come in concreto un'impresa italiana possa mettersi in contatto con la Simest".
Per Lanna "negli ultimi anni la collaborazione tra Simest e la rete degli uffici all'estero del Ministero degli Affari esteri è molto migliorata. Vi è un costante confronto tra Simest, Sace e Ministero degli Affari esteri".
Quanto alle modalità concrete di rapporto tra Simest e imprese, il presidente ha sottolineato che "ci sono occasioni specifiche di contatto. Inoltre esiste un canale informativo a livello regionale, mentre per la presentazione delle istanze è operativa la sede di Roma. L'istruttoria sulle domande di finanziamento per studi di sostegno all'esportazione è meno complessa di quella sui finanziamenti in conto capitale. In tale ultima ipotesi, infatti, è previsto un intervento di private equity nella fase di avvio per la durata massima di otto anni, con una valutazione del progetto industriale. L'analisi è approfondita in quanto si tratta di investire fondi pubblici e il riscontro in termini di utili è positivo. Credo – ha aggiunto – che un ulteriore miglioramento della collaborazione con le imprese potrebbe essere ottenuto dagli specifici accordi sottoscritti con Unioncamere e le associazioni di Confindustria territoriali, per raggiungere imprese con sede anche distante da Roma".
Per Lanna, invece, "un fattore di criticità è rappresentato dalla qualificazione del commercio estero come potestà concorrente tra Stato e regioni. Vi è la tendenza degli organismi regionali – ha spiegato – a destinare risorse a canali diversi rispetto al venture capital, il quale secondo me andrebbe privilegiato". Quanto alla presenza di Simest nell'Unione europea, "essa è essenzialmente legata alle operazioni di partecipazione al capitale, una volta superato l'ostacolo della qualificazione come aiuti di Stato. La Simest – ha voluto puntualizzare – effettua una precisa scelta di affidare le opzioni imprenditoriali al management delle società, senza interferenze nella gestione dell'azienda". Sull’Ice, Lanna ha diplomaticamente osservato che "le scelte normative sul riassetto dell’istituto devono essere valutate con attenzione, per non disperdere il prezioso patrimonio costituito dalle sedi estere". (aise)

Nessun commento:

Posta un commento

Si invitano i lettori ad inviare il loro indirizzo email o di amici interessati per ricevere le NEWS AIM Madagascar: news@aim.mg
Lasciare un commento anche anonimo ci aiuta a migliorare il nostro blog.
Grazie