Nasce
il primo ambulatorio medico nella foresta di Vendroso
Dario Zotti,
ci aveva raccontato il dramma che da anni vive la popolazione della foresta del
Madagascar
“Nella foresta non
esiste alcun presidio medico, ogni 10 secondi muore un bambino e si spegne un
sorriso”. Con queste parole il responsabile della Caritas della chiesa S. Maria
degli Angeli e S. Chiara d’Assisi di Monterusciello, Dario Zotti, ci aveva
raccontato il dramma che da anni vive la popolazione della foresta del
Madagascar. Ma da qualche giorno è arrivata una buona notizia: dopo tre anni
dall’inizio della missione umanitaria, promossa dalla parrocchia di
Monterusciello, dai Padri Missionari Redentoristi e dal gruppo di laici “Il
grido dei bambini è come l’erba che cresce”, è sorto il primo ambulatorio
medico nella località Vendroso. “Siamo stati soltanto un tramite di tutta la
carità dei cittadini trasformata in concretezza” rende noto la Caritas, in
seguito alla realizzazione della struttura sanitaria. “La solidarietà e l’impegno
dei padri missionari Redentoristi, fautori di tale programma, hanno già
permesso la costruzione di quattro scuole – ci raccontano - Si tratta di tanti
piccoli passi in avanti, che vengono quotidianamente effettuati per lenire le
sofferenze dei bambini malgasci.
La nostra parrocchia vi prende parte mediante la raccolta permanente di oggetti ed abiti, che poi vendiamo, per spedire il ricavato in Madagascar.
Organizziamo, infatti, dei veri e propri mercatini in cui la gente può acquistare a poco prezzo prodotti ben tenuti e allo stesso tempo partecipare a questa importante gara di solidarietà. Inoltre la vendita di tali articoli ha anche un risvolto ambientale, dato che evitiamo che tali oggetti diventino rifiuti.
La nostra comunità interviene in maniera davvero attiva; sono tante le donne che ci aiutano a selezionare i vari prodotti che arrivano presso il nostro centro. In più a sostenere questo nostro progetto, vi sono anche i centri Caritas delle parrocchie S. Paolo e S. Artema”. Ma la parrocchia di via Malaparte si occupa anche di circa 70 famiglie puteolane indigenti. Nuclei familiari che molto spesso non riescono ad arrivare alla seconda settimana.
“La nostra parrocchia mira a sostenere tutte quelle persone che purtroppo non sono in grado di portare avanti la propria famiglia. Abbiamo costruito presso il centro Caritas una doccia per dare la possibilità ai senza tetto di potersi lavare. In più sono tanti i ragazzi che ci vengono affidati dal tribunale e che mediante le nostre attività riusciamo a togliere dalla strada. Combattiamo la devianza giovanile, in un quartiere vessato da una serie di problematiche sociali” chiosa il signor Zotti. Tra i referenti della missione in Madagascar c’è il signor Solpietro, che da 18 anni prende parte al progetto missionario organizzato dai Padri Missionari Redentoristi. “In questi posti si vede la grande miseria, l’atroce sofferenza di chi è completamente devastato dalla povertà – racconta - Non credo ci siano parole per descrivere il dolore che si prova nel vedere determinate scene: bambini soli, abbandonati, malati, sporchi. La malaria, la lebbra, il colera uccidono ogni giorno in Madagascar, dove non ci sono medicine e cibo a sufficienza. Il progetto di costruire un dispensario mira proprio a salvaguardare la madre e il suo bambino; la maggior parte delle volte le donne partoriscono in putride capanne. Senza cura, né pulizia. E’ difficile, ma con la missione miriamo a risollevare un popolo; gli diamo una mano per rialzarsi. Con amore e tanto impegno, bisogna intraprendere il cammino della speranza”.
La nostra parrocchia vi prende parte mediante la raccolta permanente di oggetti ed abiti, che poi vendiamo, per spedire il ricavato in Madagascar.
Organizziamo, infatti, dei veri e propri mercatini in cui la gente può acquistare a poco prezzo prodotti ben tenuti e allo stesso tempo partecipare a questa importante gara di solidarietà. Inoltre la vendita di tali articoli ha anche un risvolto ambientale, dato che evitiamo che tali oggetti diventino rifiuti.
La nostra comunità interviene in maniera davvero attiva; sono tante le donne che ci aiutano a selezionare i vari prodotti che arrivano presso il nostro centro. In più a sostenere questo nostro progetto, vi sono anche i centri Caritas delle parrocchie S. Paolo e S. Artema”. Ma la parrocchia di via Malaparte si occupa anche di circa 70 famiglie puteolane indigenti. Nuclei familiari che molto spesso non riescono ad arrivare alla seconda settimana.
“La nostra parrocchia mira a sostenere tutte quelle persone che purtroppo non sono in grado di portare avanti la propria famiglia. Abbiamo costruito presso il centro Caritas una doccia per dare la possibilità ai senza tetto di potersi lavare. In più sono tanti i ragazzi che ci vengono affidati dal tribunale e che mediante le nostre attività riusciamo a togliere dalla strada. Combattiamo la devianza giovanile, in un quartiere vessato da una serie di problematiche sociali” chiosa il signor Zotti. Tra i referenti della missione in Madagascar c’è il signor Solpietro, che da 18 anni prende parte al progetto missionario organizzato dai Padri Missionari Redentoristi. “In questi posti si vede la grande miseria, l’atroce sofferenza di chi è completamente devastato dalla povertà – racconta - Non credo ci siano parole per descrivere il dolore che si prova nel vedere determinate scene: bambini soli, abbandonati, malati, sporchi. La malaria, la lebbra, il colera uccidono ogni giorno in Madagascar, dove non ci sono medicine e cibo a sufficienza. Il progetto di costruire un dispensario mira proprio a salvaguardare la madre e il suo bambino; la maggior parte delle volte le donne partoriscono in putride capanne. Senza cura, né pulizia. E’ difficile, ma con la missione miriamo a risollevare un popolo; gli diamo una mano per rialzarsi. Con amore e tanto impegno, bisogna intraprendere il cammino della speranza”.
Fonte; Julie News
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