Pensavo di infrangere il mio ultraventennale voto di castità anarchica e di andare a votare il prossimo 12 giugno per il referendum sul nucleare, ma poi, l’undici marzo, è arrivata Fukushima e ho pensato: “La gente non sarà così stupida da votare a favore delle centrali atomiche, dopo ciò che è successo in Giappone! Possono fare il referendum anche senza di me”.
Poi, il 20 aprile, ci sono stati altri sviluppi (o dovrei dire altre manipolazioni delle masse) e sono saltati fuori alcuni esponenti del governo, tra cui il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani, a dire che l’Italia ci ripensava, sull’uso dell’energia nucleare ed era necessaria una moratoria. Sembrava quasi una botta di saggezza, come capitano raramente tra i governanti ma, successivamente, il Premier Silvio Berlusconi ha rimesso le cose in chiaro e se n’è venuto fuori dicendo che se si va alle urne adesso la gente vota sull’onda dell’emotività e il programma nucleare italiano resta fermo per chissà quanti anni. Questa schietta affermazione ha sollevato le indignazioni della Sinistra sulle reali intenzioni del governo e in effetti è alquanto curioso che, dopo l’incontro con Sarkozy, Berlusconi non solo ha ribadito la necessità per l’Italia di continuare a sfruttare l’energia nucleare, ma ha anche dato il via libera all’impiego dei nostri bombardieri nella guerra in Libia.
Il che mi porta a riflettere sul fatto che se prima eravamo succubi degli Stati Uniti, ora siamo succubi anche della Francia. Che cosa teme Berlusconi, che se non mandiamo i nostri Tornado a bombardare Gheddafi e non compriamo i suoi reattori nucleari, la Francia dichiara guerra anche a noi?
La parola d’ordine dei ministri, ora, è quella di demandare alla Comunità Europea la definizione di nuovi standard di sicurezza sull’uso del nucleare, come se il parere degli italiani contasse meno che niente e le decisioni europee siano il nuovo vangelo a cui tutti i cittadini devono sottostare. Se tanto mi dà tanto e la comunità europea è solo una fase di passaggio verso il Nuovo Ordine Mondiale, allora assisteremo alla disintegrazione della volontà del singolo, che conterà sempre meno. Di fronte a un governo mondiale che decide dei destini di sette miliardi di persone, quanto può contare la scelta di un singolo individuo? Si va nella direzione opposta alla filosofia anarchico individualista, con un sistema di governo in cui a prendere le decisioni sulla pelle della gente sarà un’oligarchia distante e inaccessibile, come solo Kafka era stato in grado profeticamente di immaginare. L’individuo non conterà nulla. Dovrà solo consumare, ammalarsi, vivere una vita scialba, lavorare come uno schiavo e morire, senza nemmeno fare lo sforzo di tanto in tanto di andare a votare. La peggiore dittatura della storia dell’uomo è forse dietro l’angolo?
Intanto, sembra di assistere a uno scontro tra nuclearisti e petrolieri, una specie di gioco degli scacchi in cui la scacchiera è il mondo, mentre uomini comuni e animali sono le pedine sacrificabili. Da una parte abbiamo i nuclearisti che sabotano la piattaforma nel golfo del Messico, causando la più grave sciagura ecologica della storia e dall’altra abbiamo i petrolieri che, con le nuove armi climatiche causano un devastante terremoto in Giappone, con relativo tsunami, così da creare un disastro radioattivo pari se non superiore a quello di Chernobyl. In mezzo milioni di persone animali e umane che, se non muoiono avvelenate dai miasmi del petrolio, si ammalano lentamente a causa delle radiazioni. E mentre poche ditte incaricate della ricostruzione, probabilmente facenti capo a quegli stessi che hanno causato la distruzione, si arricchiscono, l’ambiente in cui viviamo, la nostra casa comune, diventa sempre più ostile e inadatta alla vita, tanto che il sospetto avanzato da David Icke, secondo cui a governare il nostro martoriato pianeta sono delle élites di extraterrestri, sembra quasi verosimile. Fa venire i brividi pensare che i padroni del mondo mirino a rendere invivibile per esseri umani e animali questa nostra vecchia Terra, mentre loro potranno sopravvivere perché non abbisognano di ossigeno per respirare o semplicemente perché, a un certo punto, se ne andranno da questo pianeta. Magari a far danni su un altro. Locuste cosmiche.
Sembra fantascienza e io sono il primo a non crederci, ma vorrei sfidare chiunque a spiegarmi come degli esseri umani come noi, che mangiano i nostri stessi cibi, che respirano come noi e hanno un metabolismo come il nostro, possano gettare le basi per rendere questo pianeta un deserto inospitale.
Di una cosa però bisogna rendergli atto: sono coerenti. Gli stessi che parlano di nucleare sicuro come di una scelta energetica obbligata, sono anche favorevoli agli OGM, cioè agli organismi geneticamente modificati. In agricoltura, con le sementi, e in altri campi della vita sociale, con il cibo e con animali d’allevamento ibridati con DNA misto, resi – a loro dire – economicamente più produttivi. Giacché è questo che loro (come li vogliamo chiamare, Rettiliani?) hanno in testa: il guadagno economico a tutti i costi. Un rullo compressore che schiaccia qualsiasi cosa trovi sul suo cammino. Come nelle guerre sono contemplati i danni collaterali, cioè le uccisioni di civili, così nella giungla finanziaria, in cui agguerriti uomini d’affari combattono quotidianamente, i danni collaterali sono tutti quegli inconvenienti che colpiscono la popolazione in genere, ma permettono lauti guadagni a pochi impuniti criminali in giacca e cravatta.
Che la manipolazione del genoma, indotto da radiazioni senza controllo o da interventi di genetisti che credono di averlo, sia pericolosissima, è ormai assodato, ma la macchina da guerra di tali individui irresponsabili prevede grossi investimenti nel settore propagandistico, tanto che sono riusciti a portare dalla loro parte moltitudini di ingenui sprovveduti e riescono a girare la frittata come meglio preferiscono. La gente crede a ciò che viene detto dai telegiornali, che sono diventati una specie di Gran Fratello orwelliano. Se alcuni militari tornano dai Balcani o dall’Iraq e mettono al mondo figli focomelici, a causa dell’uranio impoverito, e se attorno alla base di Quirra, in Sardegna , nascono agnelli con due teste e i pastori muoiono di leucemia, che volete che sia?!
E’ lo scotto che si deve pagare per difendersi dal terrorismo. Ma se il terrorismo è stato inventato dalla solita cricca di petrolieri e nuclearisti, una volta tanto concordi, come può stare in piedi una tale obiezione? Se la popolazione che vive attorno alle centrali nucleari si ammala di tumore con un’incidenza che va ben oltre la normale statistica dei casi, è il prezzo che bisogna pagare se vogliamo avere luce e riscaldamento nelle nostre case. Ma se coloro che c’impongono la pericolosa energia nucleare, sono gli stessi che affossano gli studi sulla fusione fredda e sulle energie naturali come il sole, l’eolico, le maree, ecc. come può stare in piedi una simile obiezione?
La verità è che siamo governati da criminali spietati, dal cervello di cavalletta, che tirano i fili delle loro marionette nei teatrini della politica, per tenere a bada un pubblico ipnotizzato, e mentre loro si arricchiscono sempre di più, ubriacandosi di potere e privilegi, il resto dell’umanità arranca miseramente (e qui mi vengono in mente i poveri conducenti di “pousse pousse” del Madagascar), subendo le decisioni più assurde e criminali, prese nelle stanze dei bottoni.
Finché un giorno quei malati di potere decideranno di ridurre la popolazione mondiale di qualche miliardo, con eclatanti disastri planetari di cui ora, con terremoti, siccità e tsunami, ci stanno solo facendo provare un assaggino. Dopo il disastro che estinse i dinosauri sessantacinque milioni di anni fa sopravvissero solo topolini e scarafaggi. Dopo quello prossimo venturo, sopravvivranno solo le locuste spaziali.
Freeanimals
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