Spiagge, mare e vegetazione da sogno per una piccola perla dell'oceano Indiano
"Si ha quasi l'idea che Mauritius sia stata creata prima del paradiso e che quest'ultimo sia stato copiato da Mauritius", scriveva Mark Twain nel suo "Following the Equator", oltre un secolo fa.
"Si ha quasi l'idea che Mauritius sia stata creata prima del paradiso e che quest'ultimo sia stato copiato da Mauritius", scriveva Mark Twain nel suo "Following the Equator", oltre un secolo fa. Come lui, molti altri scrittori - da Bernardin de Saint-Pierre a Baudelaire e Conrad fino al moderno Jean-Marie Le Clézio - hanno decantato il fascino soprannaturale di questa meravigliosa perla dell'Oceano Indiano.
Che non è un arcipelago, come erroneamente molti pensano ("le Mauritius"…), ma un'isola, una piccola e splendida isola tropicale. Si trova lungo il 20° parallelo, a nord del Tropico del Capricorno, a soli 800 km dal Madagascar, e con i suoi 1865 kmq di superficie totale è circa 7 volte più piccola della Sardegna. Micro nelle dimensioni ma maxi nella sua ricchezza naturalistica, tutta concentrata in un fazzoletto delimitato da 330 km di coste circondate da una straordinaria barriera corallina.
Grand Baie, sulla costa nord, è una delle zone più turistiche di Mauritius: spiagge da cartolina e vita notturna garantiscono una vacanza all'insegna del divertimento a 360° (non a caso è definita "la Saint Tropez dell'Oceano Indiano"). Cap Malheureux, il punto più settentrionale dell'isola, ha invece la spiaggia maggiormente frequentata dai più giovani. E' nota perché vi sbarcarono gli inglesi nel 1810, durante l'attacco a Port Louis, capitale dell'isola. Di qui, all'orizzonte si può individuare il profilo di quattro isolotti, ognuno di per sé speciale: Coin de Mire, dalla conformazione che ricorda l'"angolo di mira" di un cannone, Ile Plate, sormontata da un faro suggestivo, Gabriel, "imprigionata" nella barriera corallina, e Ile Ronde, terra di fetonti, gechi e molti altri rettili.
Sempre sulla costa nord, ci sono Trou aux Biches (a circa 20 km a nord di Port Louis), caratteristico ex-villaggio di pescatori, e Pamplemousses, che ospita i meravigliosi Royal Botanical Gardens, istituiti nel lontano 1735; all'interno, insieme a 500 specie di piante esotiche, 80 varietà di palme, ninfee giganti e fiori di loto della specie Victoria Regia, si trova la chiesa più antica dell'isola.
Spostandosi ad ovest di Mauritius si trovano poi la baia di Tamarin, meta prediletta dei surfisti, e poco distante, le omonime e spettacolari cascate che fanno il paio con quelle del vicino villaggio di Chamarel. In questa zona, le origini vulcaniche del terreno regalano alla superficie effetti cromatici che vanno dal verde all'oro al rosso intenso. Più a nord si incontrano invece le abbaglianti spiagge bianche di Flic en Flac, nome francese che alcuni amano ricondurre al suono prodotto passeggiando sul bagnasciuga.
Imperdibile, nel cuore dell'area meridionale dell'isola, è il Black River Gorges National Park, una straordinaria riserva di oltre 6000 ettari di lussureggiante foresta. Natura rigogliosa e incontaminata è anche quella che popola gli 800 ettari della Val Riche Forest, popolata da cervi e ogni genere di bellezza floreale (siamo nella zona di Bel Ombre, ricca di piantagioni di canna da zucchero). Altri parchi naturali, perfetti per una pausa dalla vacanza balneare e un'immersione totale nel verde di Mauritius, sono quelli di Valle de Ferney e Domaine de L'Etoile. Si trovano entrambi a pochi chilometri da Mahébourg, la cittadina famosa oltre che per il suo Museo Navale, per i biscotti di manioca prodotti artigianalmente dalla biscotteria Rault. Da Mahébourg si possono organizzare escursioni alla volta delle isole Mouchoir Rouge e Ile Aux Aigrettes, altri diamanti di sabbia finissima, palme e mare color indaco.
Non solo relax e turismo baneare. Mauritius offre tantissimo anche agli amanti dell'attività sportiva. Oltre a immersioni, windsurf e pesca d'altura qui si può fare trekking nelle foreste, vivere le emozioni del canyoning (passare sotto le cascate Eau Bleu nell'estremo sud), percorrere l'intero perimetro dell'isola in bicicletta, andare a cavallo (il centro d'equitazione più importante è a Ecuries de la Vieille Cheminée) o praticare golf (con i suoi 12 campi, l'isola è la meta d'eccellenza dell'Oceano Indiano per i golfisti di tutto il mondo).
Per assaporare infine un po' del folclore e dei costumi dei mauriziani, conviene partecipare a una delle tante feste che ravvivano il calendario annuale, da quella induista dei colori (Holi) a quella di Maha Shivaratri, fino alla Festa di Père Laval, a settembre, in memoria dell'omonimo missionario cattolico. Oppure visitate i due piani del piccolo mercato di Port Louis, alle spalle del porto: al piano terra, frutta, verdura, pesce e spezie; al primo piano, tessuti e manufatti artigianali. Altrimenti potete fare un salto a Centre de Flacq, sulla costa orientale, e addentrarvi fra i colori e i profumi indiani del più grande mercato a cielo aperto dell'isola. Sempre sulla costa est c'è Trou d'Eau Douce, un piccolo villaggio da cui ci si può imbarcare per l'Ile aux Cerfs (l'"Isola dei Cervi"), luogo ideale per chi cerca la tranquillità di spiagge isolate, all'ombra degli alberi di casuarina.
Per quanto riguarda la cucina, Mauritius si distingue per il suo raffinato mix di sapori indiani e cinesi, con prevalenza di piatti speziati, serviti col curry, lo zafferano o in salse piccanti come il rogai. Il pesce da queste parti, è ovviamente l'ingrediente-sovrano. Fra le specialità, il marlin affumicato, dal gusto che ricorda il nostro pesce spada.
Quando e come partire per Mauritius? Il clima dell'isola è mite tutto l'anno, ma se cercate temperature più fresche (circa 24° durante il giorno), il periodo ideale è quello dell'inverno mauriziano, da maggio fino ad ottobre. Da novembre ad aprile, invece, le temperature toccano i 30°. I collegamenti con l'Italia sono garantiti da voli diretti settimanali della compagnia di bandiera Air Mauritius(da Milano) e da voli Eurofly (da Roma e Milano).
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